Skip to main content

Devil May Cry HD Collection - review

Offerta speciale al reparto "ammazza-demoni".

Attesa da molti come la migliore raccolta possibile, la Devil May Cry HD Collection dedicata a Dante e soci è finalmente arrivata sugli scaffali europei, ma valeva davvero la pena attenderla con tale ansia? Sarà all'altezza di altre splendide compilation uscite in questi ultimi mesi? Vediamo di scoprirlo…

Non penso ci sia bisogno di dire molto sui titoli compresi in questo pacchetto. Siamo in presenza del gioco che ha cambiato il panorama degli action-game a partire dal 2001, del suo deludente sequel e dell'eccellente terzo capitolo che risale ormai a quasi sette anni fa. Prodotti così importanti nel panorama videoludico che non è un azzardo dire che se non ci fosse stato Devil May Cry, probabilmente giochi come God of War e compagnia bella non avrebbero mai visto la luce.

Nessuno dei tre giochi purtroppo sfugge al pessimo sistema di telecamere che ha sempre contraddistinto la saga.

All'epoca il pubblico europeo fu trattato piuttosto male da Capcom, che fece uscire il gioco su PS2 senza supporto ai 60Hz. Il risultato fu un titolo decisamente più lento della controparte giapponese, al punto da rendere quasi impossibili alcune combo!

Nonostante ciò, il gioco era comunque spettacolare. Character design da applausi (le marionette demoniache fanno ancora scuola), dialoghi da film di serie Z e ritmo sempre più incalzante ne decretarono il successo planetario, presentando al mondo uno dei personaggi-icona attualmente più riconoscibili, Dante l'ammazza-demoni. La storia non era un prodigio di sceneggiatura ma serviva adeguatamente allo scopo di rendere "cool" il suo protagonista e dare un pretesto allo stesso per spazzare via centinaia di creature vomitate sulla terra da una decina di inferni differenti.

I combattimenti non avevano precedenti e la combinazione spada-pistole di Dante divenne presto un classico, al punto che i fan iniziarono subito a chiedere un sequel. Questo arrivò puntualmente due anni dopo, pompato oltre ogni limite (ricordate la campagna pubblicitaria della Diesel?), forse anche troppo visto che il risultato finale deluse praticamente tutti.

Grazie a questa compilation, la serie Devil May Cry è per la prima volta disponibile anche per il pubblico Xbox.

"Siamo in presenza della serie che ha cambiato il panorama degli action-game a partire dal 2001"

L'unico merito di Devil May Cry 2 fu di aver introdotto il combattimento multi-direzionale. Rispetto al primo capitolo, Dante poteva indirizzare i proiettili su due nemici diversi e il risultato erano combo ancora più spettacolari di quelle viste nel primo episodio.

Peccato solo che il sistema di telecamere fosse quasi da incubo e il ritmo dell'azione decisamente più blando, diluito troppo da un fallimentare tentativo di inserire nel gioco fasi esplorative, quasi da "adventure".

Fortunatamente le cose migliorarono decisamente con il terzo episodio, che quasi tutti ricordano principalmente per l'esordio di un altro personaggio simbolo della saga, Virgil. Il gioco in questione riuscì a riportare tutti gli aspetti che avevano decretato il successo del capostipite su livelli di assoluta eccellenza.

Le basi di partenza per questa compilation sono quindi eccezionali, quasi da "9 scontato" e invece no. Siamo ben al di sotto di quella quota... ma perché? Cosa non è andato per il verso giusto, a parte le già descritte mancanze del secondo episodio della saga?

Tra i bonus del gioco è compresa anche una gallery con gli artwork dei tre capitoli e qualche gradita sorpresa.

Per prima cosa ho notato alcuni problemi nella conversione in 16:9 dei primi due capitoli. È come se in alcuni casi il gioco dimenticasse di essere stato "potenziato" e ritornasse alle sue origini, mostrando la versione 4:3. La cosa strana è che questa cosa accade spesso in alcuni menù e in un paio di occasioni mi è capitato di vederla anche durante il gioco, in prossimità dei filmati d'intermezzo.

Seconda cosa: non pretendevo assolutamente che il team di sviluppo rifacesse da capo tutte le cut-scene e le ambientazioni, ma purtroppo va fatto notare che tecnicamente parlando i giochi (specialmente i primi due) non sono invecchiati benissimo. Se da punto di vista del gameplay questa trilogia può ancora oggi insegnare molto anche a titoli più moderni, graficamente il lifting HD non ha funzionato come ci si aspettava.

"Graficamente il lifting HD non ha funzionato come ci si aspettava"

Qualcosa ha tutto sommato retto discretamente all'impietoso scorrere del tempo, come i modelli poligonali dei protagonisti, ma vedere texture sparate in alta risoluzione così impietosamente stirate non fa certo bene agli occhi.

Ovviamente tutti questi aspetti sono meno evidenti in Devil May Cry 3 per ovvi motivi. La terza avventura di Dante è tecnicamente più avanzata ed alcuni dei difetti dei suoi predecessori (vedi le telecamere) sono sicuramente più sopportabili.

Se le "qualità" tecniche non sono propriamente dalla parte di questa Devil May Cry HD Collection, la "quantità" di contenuti è invece uno dei suoi punti di forza. Al prezzo di circa 40 euro avrete a disposizione svariate decine di ore di gioco, a patto che siate ben coscienti di quanto tempo e pazienza dovrete avere a disposizione per completare il tutto.

A tal proposito, un'ultima nota va doverosamente dedicata all'argomento "Obiettivi e Trofei". Già di per sé Capcom non è mai stata particolarmente generosa con i suoi fan a caccia di Gamerscore e Platino, ma in questo caso si tocca davvero il limite. Faccio dunque i miei auguri a coloro che decideranno di imbarcarsi nell'impresa di sbloccare tutto lo sbloccabile in questa compilation: probabilmente, quando avranno finito, staremo già giocando con Devil May Cry 6 per Xbox 720 e PS4.

7 / 10