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DiRT Showdown - prova

La serie di Codemasters sterza sull'arcade.

Se siete abituati ai "normali" capitoli di DiRT c'è la possibilità che DiRT Showdown vi spiazzi un po'. Al sottoscritto è capitato: mi aspettavo sì un gioco diverso dai precedenti, ma non "così" diverso... siamo infatti esattamente dalla sponda opposta, quella più puramente arcade e divertente.

La versione inviataci da Codemasters non è stata una preview ma una demo estesa e completa del titolo che troveremo nei negozi a maggio, il che mi ha dato l'opportunità di "assaggiare" tutte le modalità disponibili poi nel gioco finale, una più divertente dell'altra. Prima di iniziare è doveroso però fare una precisazione importante: questo non è DiRT 4 ma un capitolo a parte. Al quarto episodio, che uscirà presumibilmente in autunno, sta lavorando un altro team e avremo tempo di riparlarne.

L'EGO Engine è capace di gestire molto materiale su schermo, con svariati effetti speciali attivati e tutto con estrema scioltezza.

Quasi sicuramente DiRT Showdown dividerà il pubblico tra coloro che rimarranno affezionati allo stile "realistico" della serie principale e quelli invece che non potranno non apprezzare questa svolta. La cosa fin da ora piuttosto evidente è che questo prodotto non è stato sicuramente considerato di serie B da Codemasters e lo si capisce dall'eccellente lavoro stilistico svolto in ogni sua componente.

I menù sono curatissimi e "stilosi" come da tradizione e introducono in maniera efficace e immediata a tutte le opzioni del gioco. Purtroppo molte di queste, come dicevamo, sono state oscurate nella versione a nostra disposizione, ma poco importa. Una volta scesi in pista si può scegliere tra vari tipi di gare, con la più semplice di questa che prevede i canonici tre giri di pista con un pugno di avversari, per arrivare primi sotto la bandiera a scacchi e possibilmente tutti interi.

Sì, perché anche in competizioni "basic" come queste non esistono regole e dare qualche sportellata o spinta non solo è consentito ma consigliato. Occhio poi agli ostacoli su strada, rappresentati da pile di gomme posizionate strategicamente e rampe che potrebbero farvi finire ruote all'aria proprio all'ultima curva.

"Quasi sicuramente DiRT Showdown dividerà il pubblico"

C'è poi il Destruction Derby, che è disponibile in ben due varianti. La prima è quella classica e prende il nome di Rampage, e si combatte all'interno di arene chiuse con lo scopo di provocare più danni possibili agli avversari. Per rendere ancora più "pepate" le cose, gli ultimi secondi di gara raddoppiano il punteggio ed è anche possibile utilizzare l'ormai famosa opzione "rewind" per rimediare a qualche errore di troppo. Tale opzione, peraltro, è presente anche in tutte le altre modalità di gioco.

Il secondo tipo di DD invece si chiama Knock Out e si svolge su piattaforme rialzate e in questo caso i punti non si ottengono solo provocando danni ingenti, ma anche riuscendo a buttare di sotto uno o più avversari. Naturalmente questi non staranno lì a guardare e da quanto si è potuto vedere la loro Intelligenza Artificiale non è niente male, anzi, potremmo definirla "bastarda".

L'intero gioco è doppiato ottimamente in Italiano e la telecronaca delle gare sembra decisamente efficace e puntuale.

E che dire delle brevi gare su circuiti a forma di otto? Inizialmente potrebbero anche sembrarvi una banalità, ma aspettate che il gruppo di macchine si sgrani e proprio quando penserete di poter sfrecciare a 200 km/h verso la vittoria, un avversario proveniente dalla direzione perpendicolare vi entrerà nell'abitacolo facendovi perdere numerose posizioni e, probabilmente, anche la pazienza.

I bolidi a disposizione in questa demo non erano molte, quindi giudicare il parco macchine in questa sede non è appropriato. Ognuna di esse potrà però essere potenziata nelle sue tre caratteristiche base (potenza, velocità e manovrabilità) e scelta in numerose varianti cromatiche. Nessuna traccia, per ora, di editor estremi, ma non è certo questo che ci si aspetta in un nuovo capitolo di questa serie.

"Il modello di guida ovviamente non è lo stesso dei precedenti DiRT"

Il modello di guida ovviamente non è lo stesso dei precedenti DiRT, ma non poteva essere altrimenti. Non siamo all'estremo arcade toccato da titoli come Need for Speed Hot Pursuit, ma siamo altrettanto distanti da qualsiasi concetto di realismo. La cosa importante però è che derapate, controsterzi, testacoda e tutto il resto sono estremamente immediati da fare e soprattutto... divertenti!

Tutto questo ben di Dio è mosso da un "motore" EGO che sembra sempre più in forma. Mentre ovunque non si fa che parlare dell'Unreal o CryEngine, questo gioiellino di tecnica e potenza muove tutto con una scioltezza disarmante. Modelli poligonali sofisticati, effetti "blur" da sturbo e tanto, tanto altro ancora... difficile accorgersene in un gioco del genere, ma qui siamo di fronte ad un vero prodigio di tecnica.

Se tale abbondanza di materiale bellico varrà i soldi che costa è ancora presto per dirlo: certo è che se il buongiorno si vede dal mattino...

Dirt Showdown sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 dal 24 maggio sotto etichetta Codemasters Racing.

Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.
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Dirt Showdown

PS3, Xbox 360, PC

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