Dragon Age II - Mark of the Assassin
Siete mai andati a caccia?
Che BioWare si sia sempre distinta per il pregevole e costante supporto post-lancio garantito ai suoi prodotti non è certo un mistero, ma nonostante questo devo ammettere che ogni qualvolta mi trovo di fronte ad un DLC, non riesco a non partire un po' prevenuto.
Al di là della mia naturale avversione per quest'ormai popolarissimo modello di business, ho sempre il timore che l'espansione di turno non si riveli all'altezza delle aspettative ma, almeno per quanto riguarda Dragon Age II, le mie paure si sono finora rivelate infondate.
I due precedenti DLC, ovvero Il Principe Esiliato e Legacy, hanno infatti soddisfatto non solo la mia parte di critico ma anche e soprattutto quella di appassionato della serie, ed il più recente Mark of the Assassin ha fortunatamente tenuto fede al famoso detto "non c'è due senza tre".
Questo terzo DLC ci proietta infatti nel vivo di una nuova, affascinante avventura dove, esplorando una serie di scenari inediti in quel di Orlais, saremo chiamati ad affrontare intrighi, inganni e innumerevoli combattimenti per portare a casa la pelle.
Tutto ha inizio con un semplice invito a una battuta di caccia da parte di un duca orlesiano, ma sono sufficienti pochi minuti per rendersi conto che l'avventura ha da offrire molto di più di una corsa in mezzo al verde per portarsi a casa una bella preda.
Poco dopo l'attivazione del DLC ci si trova infatti a fare la conoscenza di Tallis, assassina interpretata ottimamente dall'ormai popolarissima Felicia Day, che ha prestato le sue fattezze al personaggio in questione. La prima cosa che farà sarà ovviamente chiederci di aiutarla nel furto di un preziosissimo gioiello... e indovinate dov'è custodito? Ma è ovvio, nella tenuta del duca che ci ha invitato a caccia!
Da questo punto in poi l'avventura decolla e, superata una prima fase in cui si è chiamati ad esplorare la zona di caccia in cerca di una rarissima Viverna, ci si trova invischiati in un turbine di intrighi, segreti ed inganni che non passeranno di certo inosservati agli occhi degli amanti della serie.
Al di là di una storyline di buona fattura, ciò che stupisce è la decisione di BioWare di introdurre, per la prima volta nella storia del franchise, alcune dinamiche prettamente stealth che, seppur accennate, si dimostrano fondamentalmente valide.
Tutto ruota intorno alla capacità di Hawke di muoversi nell'ombra, con una significativa riduzione della sua mobilità, e di approfittare della poca scaltrezza dei nemici attraverso due nuove skill: la bastonata in testa, i cui effetti non necessitano di certo di una spiegazione, ed il lancio di un sasso, da utilizzare per distrarre le guardie nemiche e portarle così ad abbandonare temporaneamente la loro posizione.