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Assassin's Creed III Liberation - preview

Un assassino in gonnella per PS Vita.

Giunta alla sua terza incarnazione numerica, la saga di Assassin's Creed ha cercato ancora una volta di rinnovarsi in maniera significativa, mettendo sul piatto della bilancia un gameplay più evoluto di quello dei predecessori e contestualizzandolo in una nuova location più sfaccettata di quanto visto sinora.

Il cammino di ammodernamento della serie, che giunge particolarmente gradito dopo le numerose richieste dei fan (che in più occasioni lamentavano un'eccessiva ripetitività degli elementi portanti del gameplay), passa però anche attraverso la neonata portatile di casa Sony, Vita.

Per la prima volta, infatti, l'handheld nipponica ospiterà un'avventura parallela a quella narrata dalle console maggiori, un interessante spin-off che come tutti ormai saprete risponde al nome di Assassin's Creed: Liberation.

La dolce, bella e letale Aveline nel suo profilo migliore. Non fatevi ingannare dal suo bel faccino.

Come rivelato nel corso della Press Conference Sony di questo E3 2012 appena concluso, si tratta di una storia completamente staccata dalla sua controparte console. La bella e giovane Aveline è la prima assassina in gonnella del franchise, protagonista di un inedito viaggio nel cuore della Louisiana, precisamente nella solare New Orleans.

Gran parte delle innovazioni introdotte da Assassin's Creed III saranno disponibili anche in questa edizione portatile, primo su tutti il nuovo sistema di combattimento: l'obiettivo dichiarato da Ubisoft, tuttavia, è rendere Liberation un prodotto completo e unico per l'utenza Vita, non necessariamente vincolato a paragoni o sterili confronti col fratello maggiore.

New Orleans, dicevamo. Una città interamente esplorabile, con numerosi edifici rigorosamente da scalare (sempre di Assassini stiamo parlando, no?) e altrettanti alberi che l'aitante Aveline può usare come trampolini di lancio da cui scagliarsi sulle incaute vittime.

A fianco delle missioni principali saranno disponibili una lunga serie di quest e di obiettivi secondari (raccolta di collezionabili in primis) che "obbligheranno" il giocatore a girovagare per le affollate strade della città .

A quanto pare, Aveline se la cava bene persino con la frusta. Manco fosse Indiana Jones!

Come sempre, guai a dare troppo nell'occhio durante le esplorazioni cittadine: le vie pullulano di guardie, sempre pronte a rivolgere le proprie attenzioni nei nostri confronti. Mescolarsi astutamente tra la folla è ancora una volta la chiave per sopravvivere in città, una costante imprescindibile quando si parla di Assassin's Creed.

"Gran parte delle innovazioni introdotte da AC3 saranno disponibili anche in questa edizione portatile"

Quello che rende davvero interessante e unica l'IP, tuttavia, è lo sforzo perpetuato da Ubisoft per rendere Assassin's Creed: Liberation la miglior esperienza portatile possibile. Molte produzioni recenti per Vita hanno ampiamente dimostrato le incredibili capacità grafiche e computazionali del gioiellino Sony, dimenticandosi però di sfruttare a proprio vantaggio il valore aggiunto della console: il gioco veloce, ovunque e "in movimento".

La soluzione di Ubisoft a questo problema? Prima di ogni cosa, accorciare significativamente la durata delle missioni. Piuttosto che obbligare il giocatore a scarpinate chilometriche lungo la città o a pluri-omicidi composti, le missioni raramente supereranno i cinque minuti di durata.

Una scelta brillante ed astuta, che permette al giocatore di portare a termine da una a due missioni "al volo" senza dover necessariamente sedersi e investire sul gioco più tempo di quanto previsto.

Facciamo la conoscenza di Aveline in questo video.

Una delle missioni mostrate durante la presentazione a porte chiuse a cui abbiamo assistito vedeva Aveline impegnata nella liberazione di alcuni cittadini intrappolati dai britannici all'interno di un piccolo edificio. Un faccia a faccia diretto contro i primi nemici, che ci ha permesso di dare una rapida occhiata al nuovo sistema di combattimento.

"La prima feature di rilievo di questo Liberation è l'Assassination Meter"

Il button mashing delle precedenti edizioni, a detta del team di sviluppo, è stato trasformato in una danza di tasti simile ad un rhythm game: picchiare senza sosta sugli avversari, dimenticandosi di parare, schivare e contrattaccare, sarà una strategia destinata al totale fallimento.

L'impianto grafico di AC3 Liberation è semplicemente maestoso, capace di spremere a dovere l'hardware prestante di PS Vita.

Sconfitto il primo gruppetto di Inglesi, Aveline ha sfruttano la sua agilità arrampicandosi su una scala, che le ha poi permesso di assassinare dall'alto il rimanente gruppetto di nemici prima ancora che questi potessero rispondere all'attacco. I civili erano dunque liberi, con annessa cut scene che sanciva la conclusione della nostra prima missione. Semplice, veloce, divertente.

Non potevamo tuttavia non accorgerci della prima feature di rilievo di questo Liberation, un "Assassination Meter" che si riempie man mano che seminiamo morte nel corso del gioco. Proprio all'inizio della seconda demo, infatti, Aveline si è scagliata da un tetto eliminando in un sol botto due guardie (su un gruppo di sette) con la classica lama celata. Rialzatasi dal suolo, il gioco è entrato in una sorta di pausa tattica, rigorosamente in bianco e nero, che poneva sopra le teste dei nemici delle invitanti icone fatte a spada.

Alla nostra espressione stupita, Martin Capel (Producer di Assassin's Creed: Liberation e nostro anfitrione in questa preview) ci ha fatto notare come le quattro barre (il già citato Assassination Meter, per l'appunto) presenti nel lato inferiore destro dello schermo fossero piene.

È dunque bastato cliccare su quattro delle cinque icone disponibili, confermando la selezione con un semplice tap, per assistere a una breve cutscene in cui Aveline eliminava gli obiettivi prescelti con una instant kill. Da uno contro sette, dunque, ci siamo ritrovati ad un più semplice uno contro uno: il tutto in meno di venti secondi!

Le armi a distanza e i proiettili velenosi saranno particolarmente utili anche lungo le strade di New Orleans.

Interrogato su un'eventuale eccessiva semplificazione apportata da tale feature, tuttavia estremamente interessante, Capel ci ha risposto che essa può essere del tutto disattivata: d'altro canto, se il vostro desiderio più grande è combattere in netto svantaggio contro folti gruppetti di nemici, vi basterà non ricorrere all'Assassination Meter e il gioco è fatto.

"Il nuovo sistema di combattimento rende più veloce e immediata l'esperienza di Assassin's Creed su Vita"

Utile o accomodante che sia, questo nuovo schema di combattimento rappresenta comunque uno degli stratagemmi meglio congeniati per rendere più veloce e immediata l'esperienza di Assassin's Creed su Vita.

Combattimento e arrampicata libera, tuttavia, non rappresentano le sole attività ricreative a cui Aveline prenderà parte. L'ultima sequenza a cui abbiamo assistito vedeva la nostra eroina nel cuore di un frenetico inseguimento per le strade cittadine a bordo di un calesse, cercando di evitare i numerosissimi ostacoli utilizzando gli stick analogici e ricorrendo ad un veloce tap per far accelerare i cavalli. Una missione che, se da un lato permette di variare le meccaniche più canoniche di Assassin's Creed, dall'altro permette di sfruttare a modo le numerose feature di Vita stessa.

L'epilogo di questa interessante demo, ovviamente, è coinciso con l'arrampicata dell'edificio più alto di New Orleans, che ci ha permesso di dare una fugace occhiata al mondo "urbano" di Assassin's Creed: Liberation. Un universo di gioco sicuramente meno espanso di Firenze, Roma o Venezia, ma comunque estremamente valido e realizzato con una maestosità grafica davvero di prim'ordine.

Ecco il trailer dell'E3 di Assassin's Creed III: Liberation.

Quanto visto segna infatti nuovi standard qualitativi in quanto a tecnologia, dimostrandosi al pari (se non addirittura superiore) di titoli first party quali il recente Uncharted: Golden Abyss. E considerando che New Orleans è solo una parte di quanto vedremo (non mancheranno infatti escursioni all'aperto, come ormai da tradizione) possiamo davvero aspettarci qualcosa di intrigante.

Con un playthrough che si assesta tra le 15 e le 20 ore di gioco e delle potenzialità davvero impressionanti, il nostro primo incontro con Liberation può dirsi completamente positivo. Se già le versioni PS3, Xbox 360 e WiiU di Assassin's Creed III ci avevano lasciati piacevolmente stupiti, l'incontro con il capitolo Vita ha gettato ulteriore benzina sul fuoco.

Il 30 ottobre, fatidica release date per entrambe le IP, non è mai sembrato così lontano.