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Crysis 3 - preview

Crytek tra tecnologia e diplomazia.

Nella vita il tragitto dall'altare alla polvere è spesso più veloce di quanto non si creda, e uno dei più recenti esempi di questo settore è proprio Crytek.

Sia chiaro, non stiamo affrontando il discorso dal punto di vista economico: Crysis 2 ha pur sempre venduto abbastanza bene da giustificare un terzo capitolo (2,7 milioni di copie in tutto il mondo), anche se c'è chi giura che il gioco non abbia ripagato gli investimenti.

Piuttosto ci riferiamo al favore dei fan, che sono passati dall'inneggiare lo sviluppatore tedesco come paladino della programmazione indipendente al declassarlo come incompetente 'consolaro' al soldo della peggiore compagnia d'America, ossia EA.

Ecco l'immagine che riassume meglio Crysis 3: nanotuta e arco composito, l'arma più trendy del 2012 nell'ambito dei videogiochi!

Poco importa che nella graduatoria di questo sondaggio rientrino anche industrie petrolifere e società che producono armi, alcolici e sigarette (tutte cose che arrecano alla società giusto qualche danno in più di un DLC al day one). No, i Crytek si sono macchiati di un crimine ancora peggiore all'occhio dell'umanità videogiocante: ha sviluppato Crysis 2 avendo in mente prima le console dei PC. E ditemi voi se non basta questo a garantirsi un imperituro posto nel girone dantesco degli sviluppatori dannati…

Nel tentativo dunque di risalire almeno al Purgatorio, i Crytek vogliono porre un sigillo su questa saga, annunciata sin dal 2007 come una trilogia, che nello specifico si ambienta 20 anni dopo la fine di Crysis 2. Inutile dirlo, parliamo di Crysis 3.

Il riferimento alla 'diplomazia' cui accenno nel sottotiolo è presto detto. Crysis 2 ha infatti affascinato molti con la sua New York sotto l'assedio dei Cell e degli alieni, nonché con lo sviluppo verticale delle sue mappe. Al tempo stesso, però, ha scontentato gli appassionati della prima ora, che a quanto pare non contenti di avere già percorso in lungo in largo le foreste tropicali coi due Far Cry e il primo Crysis, ambivano a vedere ancora qualche palma in più.

Ecco allora la genialata della casa di Francoforte: portare la giungla in New York e proporci una Grande Mela, col suo tipico gameplay verticale, dove la natura è più selvaggia e rigogliosa che mai. La demo dell'E3 era infatti ambientata all'interno del Liberty Dome (quello di New York), ma in tutto avremo sette aree diverse che ci permetteranno di ammirare paludi, canyon, praterie e chissà cos'altro ancora.

Finalmente, e per la prima volta, Crytek non deve programmare un engine daccapo. I PC ringraziano? Staremo a vedere...

Nella "foresta equatoriale urbana" mostrata a Los Angeles, come l'ha chiamata la stessa Crytek, ci troveremo a muoverci all'ombra di giganteschi 'nanodome', delle cupole artificiali erette dalla Cell per proteggere gli abitanti dagli alieni, anche se poi più avanti nella storia verrà narrata la reale motivazione che ha spinto l'organizzazione a questa ottava meraviglia ingegneristica.

"Secondo Crytek, Crysis 3 sarà ambientato in una foresta equatoriale urbana"

Il vantaggio di questa location è anche quello di "canalizzare" l'azione entro poche direttive, laddove l'impostazione 'open world' del primo capitolo della serie era stata giudicata dispersiva. A detta di Crytek, infatti, nel primo Crysis la gente andava in giro finendo spesso in zone dove non succedeva nulla. In questo modo, invece, gli sceneggiatori tedeschi riusciranno a tenere alto il ritmo, e l'esempio più lampante è il livello Dam Buster mostrato al Convention Center.

Sia chiaro, l'approccio che ci è stato mostrato è stato quello "fracassone" che si ritiene consono a una fiera di videogiochi, ma lo sviluppatore ha tenuto a sottolineare che il gioco permetterà come al solito gameplay diversi, anche meno spettacolari e, diciamo così, più silenziosi di quanto dimostrato.

Come ormai ben sapete dalle nostre precedenti anteprime, l'arma protagonista del nostro arsenale è l'arco composito, le cui frecce potranno essere cambiate alla bisogna. Queste potranno essere elettriche, "airburst" (una funzionalità sulla quale Crytek mantiene ancora il riserbo) e standard, con queste ultime che saranno recuperabili anche dopo il loro utilizzo. Si potranno poi modificare le dinamiche della freccia, per fare in modo di privilegiare la potenza dell'impatto o la lunghezza della gittata.

Il trailer dell'E3 di Crysis 3.

"Per la prima volta nella serie, in Crysis 3 si potranno usare anche le armi aliene"

Crysis 3 però non è solo l'arco in composito ed è quindi non senza una certa enfasi che Crytek ha annunciato che per la prima volta nella serie si potranno usare anche le armi aliene, il che a ben guardare è coerente col fatto che nel precedente capitolo abbiamo dato in pasto alla nostra nanotuta del DNA alieno. È interessante da notare a tal proposito l'interferenza che si registra nel nostro HUD quando si impugna una di queste armi, come l' X-Pac della demo, quasi che inizialmente essa non venisse riconosciuta dal nostro software interno.

Non mancheranno comunque alternative più "umane" quali lanciarazzi, mitragliatori pesanti e postazioni fisse da staccare e portarsi dietro, nel caso foste tra coloro che pensano che più il problema è grosso, maggiore dev'essere il calibro della propria arma. Nonostante tutto, però, il nostro cuore è andato al Typhoon, un mitragliatore inefficace sulla lunga distanza ma devastante a breve e medio raggio, con la sua capacità di sparare fino a 500 colpi al secondo. Indubbiamente un'arma devastante, ma preparatevi a vedere la barra delle munizioni scendere molto velocemente!

Il fascino della New York in macerie contamina sempre più sviluppatori, al punto che quasi mi sembra di vedere sullo sfondo Joel ed Ellie...

A livello di sceneggiatura, termine spesso usato impropriamente quando si tratta di descrivere gli FPS, non dobbiamo attenderci certo una storia da premio Pulitzer, eppure è interessante sentire che Crytek mira a rafforzare il legame tra noi e il protagonista del gioco, conferendogli una maggiore personalità. Se gli sviluppatori tedeschi riusciranno nell'impresa è difficile a dirsi, ma è certo che i protagonisti dei vari Crysis non siano dei fulgidi esempi di carisma, complice anche la nanotuta che li copre integralmente nel corso del gioco. E, sia chiaro, chi scrive pensa la stessa cosa anche di Master Chief…

E a proposito della nanotuta, non si può non accennare all'annunciato revamp che permetterà di alternare velocemente i vari setup. La novità è che ora questi non saranno più limitati alla solita triade forza/stealth/corazza, ma potranno essere combinati per creare differenti abbinamenti di perk, che si potranno alternare dopo averli inseriti in degli slot di caricamento veloce.

"Si potranno combinare differenti perk, da alternare dopo averli inseriti in degli slot di caricamento della nanotuta"

Volete ad esempio un setup per il corpo a corpo oppure uno da cecchino? O ancora uno misto? A voi la scelta, sebbene sia difficile dire da qui alla release finale del gioco cosa accadrà effettivamente, dato che Crytek s'è affrettata a precisare che questo sistema è ancora in uno stadio embrionale e che si riservano di lavorarci su per il tempo che ci separa da qui alla release del gioco.

Passiamo ora a un altro dei punti "caldi" quando si parla di un gioco dei Crytek, ovvero il motore grafico. Ebbene, in questo caso chiunque s'aspetti un nuovo engine resterà deluso, eppure non tutto il male viene per nuocere, in quanto ciò ha permesso agli sviluppatori di rifinire e migliorare quanto mostrato in Crysis 2.

'Eh, ma io preferivo le foreste del primo Crysis'. 'No, meglio la New York del due'. Che i Crytek abbiamo trovato la quadratura del cerchio?

Ne è un esempio l'intelligenza artificiale dei nemici, che ora dovrebbero operare in modo più realistico e coordinato (nella demo dell'E3 comunicavano frequentemente tra loro, ma d'altronde potrebbe essere pura coreografia), e pure il migliorato sistema di pathfinding, che com'è facile intuire farà reagire i nostri avversari in modo più naturale con l'ambiente che li circonda.

Inutile dirlo, però, quando si parla di "motore grafico" la prima cosa cui va il nostro pensiero è l'estetica, e sotto questa aspetto Crytek parla addirittura di "CryEngine 3 Plus", a indicare le migliori performance ottenute su PC, una variabile questa che è costata a Crytek numerose crocifissioni (in sala mensa) all'epoca dell'uscita di Crysis 2.

La ragione di tanto ottimismo è presto spiegata: mentre la scorsa volta, a loro dire, la maggiore preoccupazione era di fare in modo che il motore grafico si adattasse alle esigenze delle console current-gen, ora invece i programmatori hanno potuto tornare a focalizzarsi nuovamente sull'ottimizzazione per i PC.

Sarà davvero così o si tratterà piuttosto di una trovata da ufficio stampa, destinata a sciogliersi come neve al sole? È presto per dirlo ma quello che abbiamo visto ci è sembrato convincente, sebbene incapace di provocarci quell'"effetto wow" tipico delle cose realmente rivoluzionarie.

"Non mancherà un sistema di hacking col quale aggirare i sistemi di sicurezza delle porte e delle torrette"

Il trailer di annuncio di Crysis 3.

Chiude la lista degli appunti personali un inedito sistema di hacking, grazie al quale aggirare non solo i sistemi di sicurezza delle porte ma anche delle torrette, che ovviamente inizieranno a sparare contro i loro legittimi proprietari. Da segnalare poi il mancato supporto per Kinect e Move, anche se su quest'ultimo i Crytek ammettono di averci ragionato un po', salvo poi accantonare l'idea perché a loro dire hanno già abbastanza preoccupazioni tecniche cui pensare. Ma sono sicuro che nessuno sentirà la mancanza di tali feature, nevvero?

Ultimo ma non ultimo, nulla è stato detto al riguardo del multiplayer, per il quale gli sviluppatori tedeschi rimandano alla fine dell'anno in corso, il che lascia intendere che non si avranno notizie aggiuntive neppure alla Gamescom di Colonia. Nella speranza, ovviamente, di essere contraddetti dai fatti…

Altro da dire non c'è, se non che la sfida che attende Crytek non è delle più facili. Da un lato il gioco dovrà essere in grado di invertire il trend mediatico e di riabilitare l'immagine dello sviluppatore dopo i risultati ottenuti col secondo episodio. Dall'altro Crysis 3 dovrà essere in grado di chiudere degnamente la trilogia e ritagliarsi magari un posto al solo un po' più ampio all'ombra dei Call of Duty e Medal of Honor che lo precederanno.

È presto per dire quali saranno gli esiti dello scontro, ma diciamo che da quanto visto le potenzialità per fare bene ci sono tutte.

Crysis 3 sarà disponibile per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 a febbraio 2013.

Avatar di Stefano Silvestri
Stefano Silvestri: Il suo passato è costellato di tutto ciò che è stato giocabile negli ultimi 40 anni. Dal ’95 a oggi riesce a fare della sua passione un mestiere, non senza una grande ostinazione e un pizzico di incoscienza.
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Crysis 3

PS3, Xbox 360, PC

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