Tekken Tag Tournament 2 - preview
Uno sguardo al nuovo Dream Match di Namco Bandai.
Anni fa, agli albori dell'era PlayStation 2, Tekken Tag Tournament ebbe il difficile compito di caricarsi sulle spalle la nuova console Sony per mostrare al mondo ciò che l'hardware era in grado di fare.
Nonostante un aliasing impossibile da trascurare, il gioco seppe comunque impressionare milioni di fan in tutto il mondo che, dopo esser stati attratti dai muscoli della veste grafica, seppero apprezzare tutte le qualità di un sistema di gioco che condensava il meglio dei capitoli precedenti, affiancandolo a una modalità Tag davvero gradita.
L'occasione, tenuta saggiamente al di fuori della cronologia narrativa classica della serie, venne trattata come una vera e propria celebrazione, un Dream Match dedicato ai fan e studiato ad arte per dire addio ai vecchi Tekken e prepararsi ad accogliere le future sperimentazioni della serie.
A tanti anni di distanza dal primo Tekken Tag, Namco Bandai ha dato di nuovo il via libera ad Harada per portare avanti un'operazione molto simile, in modo da premiare ancora una volta i fan più accaniti con un titolo programmato attorno alle loro esigenze.
Tekken Tag Tournament 2, come ha giustamente sottolineato Harada, "è semplicemente Tekken". Nulla di più, nulla di meno. Il gameplay, il sistema di combattimento e i personaggi sono gli stessi di sempre, accompagnati da citazioni, omaggi e richiami che solo i fan storici del Pugno di Ferro sapranno cogliere.
Questo vuol dire che quando a settembre il picchiaduro Namco Bandai arriverà sulle nostre console, potremo ancora una volta sbizzarrirci con juggle chilometriche, wall bounce e ground bounce, nel tentativo di schiacciare a suon di pugni i rivali che incontreremo sul ring.
Per far questo potremo contare su più di cinquanta personaggi (molti dei quali immediatamente selezionabili, altri sbloccabili giocando e altri ancora scaricabili sotto forma di DLC), ognuno caratterizzato dal proprio stile di lotta unico e da una quantità impressionante di tecniche da memorizzare.
Anche questa volta, esattamente come in passato, la formula del Dream Match emergerà chiaramente grazie alla presenza di personaggi come Jun (morta nei primi capitoli della serie) o di una versione giovane e rampante dell'immancabile Heiachi, assieme ad alcuni boss storici che riporteranno alla mente imprecazioni irripetibili.
"Potremo ancora una volta sbizzarrirci con juggle chilometriche, wall bounce e ground bounce"
L'evento, così come quello precedente, sarà caratterizzato da una modalità Tag particolarmente corposa che, a quanto pare, questa volta potrà contare su una serie di interessanti novità.
Oltre alle coreografiche mosse di squadra, infatti, Tekken Tag Tournament 2 permetterà ai giocatori più esperti di cambiare personaggio nel bel mezzo di una presa o, un po' come accade in Street Fighter X Tekken, di poter chiamare in causa il compagno di squadra per prolungare una combo dopo determinati attacchi potenti da sfruttare come veri e propri launcher.
In un gioco in cui le dinamiche Tag saranno al centro del gameplay, tuttavia, ci sarà anche spazio per i lupi solitari, visto che Harada ha pensato di inserire la possibilità di organizzare discutibili incontri due contro uno, nei quali una coppia di combattenti potrà alternarsi per cercare di avere la meglio su un unico avversario.
Francamente siamo rimasti un po' spiazzati da questa scelta, che pur ripescando una buona idea già sfruttata in altri titoli (come alcuni dei vecchi King of Fighters o il recente Skullgirls, tanto per fare un esempio), porta sempre importanti problemi di bilanciamento.
"Harada ha pensato di inserire la possibilità di organizzare discutibili incontri due contro uno"
Come ha spiegato lo stesso Harada, trovare il giusto equilibrio in questi scontri non è affatto facile, visto che esiste il rischio concreto che, nel tentativo di non far sentire troppo svantaggiati i giocatori che opteranno per il personaggio singolo, si diano troppi "buff" ai lottatori solitari, a discapito dei team.
Quel che è certo è che, potendo contare su due personaggi, coloro che sceglieranno la modalità Tag avranno a disposizione la temibile arma delle Tag Combo, che in sostanza permetteranno di mantenere viva la pressione semplicemente alternando i personaggi sul ring con il giusto tempismo. Costruendo con intelligenza il proprio team, inoltre, si potrà cercare di arginare o mitigare i difetti di entrambi i lottatori, in modo da ridurre al minimo i match-up sfavorevoli.
Come da tradizione, invece, chi sceglierà un unico personaggio controllerà una sorta di mini-boss, caratterizzato da una resistenza e da una capacità di infliggere danni nettamente superiori a quelle dei rivali.
Il fatto che Harada stesso abbia detto di essere ben conscio dei rischi dell'operazione, comunque, lascia ben sperare, perché vuol dire che, se non altro, il team di sviluppo non esiterà ad effettuare innumerevoli test per garantire ai giocatori un'esperienza il più bilanciata possibile.
Gameplay a parte, l'elemento più interessante e atteso dell'intero progetto è sicuramente il Fighting Lab, un vero e proprio laboratorio nel quale sarà possibile apprendere tutti i segreti del gameplay di Tekken.
Da troppo tempo, infatti, la serie non spiega ai nuovi utenti come migliorare il proprio gioco, creando un divario sempre più ampio tra i veterani e le nuove leve. Grazie al Fighting Lab, invece, anche i principianti avranno a disposizione tutti gli strumenti necessari per diventare veri campioni del Pugno di Ferro, a patto di dedicare alla pratica il giusto numero di ore.
"Il Fighting Lab sarà una sorta di tutorial guidato, dotato perfino di una vera e propria trama"
In sostanza il Fighting Lab sarà una sorta di tutorial guidato dotato perfino di una vera e propria trama, che seguirà il tentativo di Violet di creare il robot da combattimento perfetto. Gli allenamenti del giocatore, in pratica, saranno gli innumerevoli test che Violet porterà avanti per istruire l'Intelligenza Artificiale della propria creatura.
I test si tradurranno in prove specifiche da superare a colpi di pad (o di arcade stick, per i più professionali tra voi), che andranno dalle basi (movimento, schivate, modi per rialzarsi da terra e via dicendo) alle tecniche più avanzate, garantendo ore e ore di allenamento.
Per rendere questa modalità appetibile anche per i veterani, Harada ha avuto un'idea davvero niente male. Il robot allenato dai giocatori, infatti, apprenderà tecniche diverse a seconda dei risultati degli allenamenti, trasformandosi poi in un ulteriore personaggio da sfoggiare nelle partite online.
A questo punto non resta che attendere il mese di settembre per poter mettere le mani sulla versione completa del gioco che, non ci stancheremo mai di ricordarlo, dovrà scontrarsi con il rivale di sempre, quel Virtua Fighter che molti appassionati si apprestano a scaricare dal PSN o da Xbox Live.