Everybody's Golf - review
Si torna sul green... ancora una volta!
Avete notato che ogni volta che questa serie esce su una nuova console, Sony decide di intitolare il gioco con il nome del primissimo capitolo della saga? Mentre negli Stati Uniti il suo titolo è Hot Shots Golf: World Invitational, qui in Europa è stato chiamato semplicemente Everybody's Golf.
Ok, dopo questa curiosità che sicuramente vi avrà tolto un peso dallo stomaco, veniamo a lui, all'ennesimo arcade golfistico sviluppato dal team Clap Hanz. Ricordo che anche la prima PSP ne aveva proposto uno al lancio e che anche allora il suo disco soggiornò nella mia console per settimane.
Da allora cosa è cambiato? Poco o niente, a dire la verità. Sono invecchiato, ho messo su qualche altro chilo e perso gli ultimi capelli, ho iniziato a scrivere per Eurogamer, ma il gioco non è cambiato di una virgola. Se si esclude un aggiornamento grafico, questa edizione per PlayStation Vita ricalca al 90% quelle precedenti e quindi ne eredità quasi tutti i pregi e i difetti.
Siamo di fronte ad uno dei migliori giochi di golf arcade di sempre... da sempre. Nella mia classifica personale è secondo solo all'immortale Neo Turf Master per Neo Geo ma ovviamente, essendo più giovane, le frecce al suo arco sono molte di più rispetto all'illustre antenato.
Basta una manciata di secondi e chiunque abbia giocato almeno un capitolo precedente della serie non tarderà a ritrovare tutto quello che ricordava, dall'organizzazione dei menu alle opzioni disponibili. Se questo invece è (o sarà) il vostro primo Everybody's Golf e finora avete giocato solo a Tiger Woods PGA Tour, tranquilli... le cose sono molto più semplici e tutto è a portata di dita in pochi "touch".
A differenza di altri titoli Vita usciti per il lancio della console, questo gioco non fa un grande uso dello schermo frontale se non per la navigazione dei menu, che comunque possono essere esplorati anche in modo canonico, con croce direzionale e pulsanti. Anche il Touch Pad posteriore è utilizzato in modo limitato (giusto per dare un'occhiata al percorso) e lo stesso vale per il sensore di movimento della console. Sinceramente però non ho sentito la mancanza di "feature" innovative in questo tipo di gioco, che poi spesso si rivelano anche inutili.
"Le opzioni per il single-player sono semplici sfide da 9 o 18 buche senza premi o ricompense"
Le opzioni a disposizione per il single-player sono quelle canoniche, semplici sfide da 9 o 18 buche senza premi o ricompense, allenamenti e la classica modalità Carriera (che in questo caso si chiama Sfida), che mette di fronte il giocatore a una serie di tornei con in palio delle stelle. A cosa servono le stelle? A progredire nel gioco e sbloccare altri tornei e personaggi da sfidare. Questi ultimi, una volta battuti, diventano disponibili per l'acquisto all'interno del negozio.
A tal proposito, come al solito nel negozio si rendono via via disponibili attrezzature sempre migliori, ma anche bonus divertenti come pezzi della colonna sonora, miglioramenti per lo spogliatoio, sfondi, artwork e così via. Per acquistarli è necessario guadagnare soldi virtuali, che arrivano comunque a sufficienza vincendo i vari tornei.
Una delle poche novità di questo capitolo è rappresentata dalla presenza di molteplici sistemi di tiro, che però non cambiano più di tanto i due inizialmente disponibili. Si tratta solo di varianti quasi puramente estetiche, che potrebbero facilitare le cose ad alcuni tipi di giocatori. Io ho continuato a preferire quelli classici ma sono vecchio e abitudinario, quindi non faccio statistica.
Mutuato dagli ultimi capitoli "casalinghi" della serie è anche il sistema di Lealtà, che permette di sbloccare tiri più potenti e speciali quando si utilizza con maggiore costanza uno stesso personaggio.
La longevità, come al solito, dipende molto dalla vostra attitudine a questo tipo di giochi. Al di là del single-player, che comunque richiede un bel po' di tempo per sbloccare tutto lo sbloccabile, troviamo svariate modalità multiplayer, tra le quali anche (udite udite) una completamente nuova. Si tratta di un torneo "giornaliero" che viene organizzato, non ci crederete, ogni giorno online e al quale possono partecipare tutti a prescindere dall'abilità o dall'esperienza ottenuta.
"Ogni giorno verrà organizzato online un torneo al quale potranno partecipare tutti"
Naturalmente non è necessario aspettare il proprio turno all'interno di tornei che potrebbero, in teoria, contare su migliaia di partecipanti. Il sistema scelto è infatti molto più snello e veloce: il nostro punteggio viene confrontato buca per buca con quelli di tutti gli altri e alla fine si tirano le somme per capire quale posizione si è raggiunta. Lo svolgimento, quindi, è praticamente identico a quello di un torneo offline.
Molto carina l'idea di fornire ai contendenti una sorta di mini-avatar col quale si può girovagare per le lobby di gioco online. Questo piccolo personaggio può essere anche personalizzato sbloccando nuovi vestiti e accessori, in puro stile Everybody's Golf. Grazie a lui è possibile "conversare" con altri giocatori presenti, tramite una chat in stile fumetto, con tanto di "balloon" che appaiono sopra la testa degli avatar.
Se dal punto di vista grafico questo gioco non può ovviamente rivaleggiare con Uncharted o Wipeout nella line-up iniziale, è fuori di dubbio che il suo lato estetico è comunque estremamente piacevole, grazie a una palette di colori molto viva. Per il resto poco o nulla da segnalare, soprattutto dal punto di vista sonoro, caratterizzato dalle solite musichette orecchiabili ma sicuramente non memorabili.
Avrei voluto tanto far salire di un altro gradino la valutazione di questo Everybody's Golf. Qualità e quantità non gli mancano, ma il problema è che sono sempre le stesse, da anni e anni. I fan della serie, come me, possono tranquillamente considerarlo un 8, alla pari dei migliori capitoli del passato. Per tutti gli altri, o per coloro che preferiscono le simulazioni pure, forse è il caso di dirigersi verso qualche altro gioco per accompagnare l'acquisto della loro PS Vita.