Firefall - prova
Ecco cosa nasce se un FPS e un MMO escono a cena.
Firefall è uno di quei titoli interessanti che rischiano di sfuggirti anche se stai tutto il giorno con le parabole puntate sul mondo dei videogiochi.
Vuoi perché ormai siamo iperstimolati da un flusso di anteprime, video, news, recensioni, interviste e quant'altro, che ci fa ignorare tutto ciò che non sale subito in superficie o non cerchiamo direttamente; vuoi perché i titoli free-to-play devono ancora scrollarsi di dosso la nomea di prodotti costruiti per regalare al giocatore qualche piccola emozione, rapidamente frustrata dalla richiesta di un obolo, ma ignoravo Firefall finché mi è capitato davanti come il volantino di un gruppo indie sconosciuto portato dal vento, ed è stata la più classica delle piacevoli sorprese.
Quando poi ho scoperto che Firefall è sviluppato dai Red 5 Studios, un gruppo di talentuosi ragazzi fuoriusciti da Blizzard, che sarà assolutamente gratuito, che sarà fondamentalmente un MMO futuristico in cui si spara sia in PVE che in PVP, con tanto di crafting e jetpack “alla tribe”, non ho potuto fare altro che darmi dello scemo per non averlo notato prima.
La storia di Firefall inizia nella città di New Eden, uno dei tanti avamposti in cui la gente cerca di tirare avanti e sopravvivere a quell'enorme campo di battaglia che è diventata la Terra nel 2233. La colpa è tutta dell'Archlight, un'astronave sperimentale il cui lancio fallimentare ha scatenato una tempesta energetica che ha sconvolto la vita sul pianeta. Trovandosi letteralmente nell'occhio del ciclone, gli Umani, coriacei come sempre, vivono in piccole sacche di normalità perennemente in guerra con i Chosen, una razza aliena apparsa con il cataclisma con l'ovvia intenzione di sterminarci e che ovviamente andrà fermata.
"Pur essendo un MMO, Firefall è soprattutto uno shooter"
Pur essendo un MMO, Firefall è soprattutto uno shooter, quindi non vi basterà conoscere a memoria le abilità e la strategia del vostro personaggio o dotarvi dell'equipaggiamento più forte. Dovrete anche imparare a muovervi, a gestire il ritmo di gioco, a mirare con accuratezza, ad utilizzare il jetpack che può darvi un vantaggio sugli avversari. Insomma, dovrete sviluppare tutte le doti necessarie per primeggiare in un FPS.
Questa è senza dubbio la caratteristica più interessante di Firefall, il saper mescolare con sapienza il bisogno di sparare bene con quello di conoscere il momento giusto in cui utilizzare un'abilità, soprattutto i cosiddetti “calldown”, abilità finali dal lungo cooldown che possono cambiare drammaticamente le sorti di uno scontro.
In Firefall le classi sono gestite attraverso i Battleframe, che potrebbero essere definiti come il tipo di armatura che utilizzate, e che identifica anche quale delle cinque classi disponibili state utilizzando. Queste classi a un primo impatto non sono molto diverse da quanto già visto in altri FPS: abbiamo il Recon, amante delle lunghe distanze; l'Assault, il più classico dei soldati multiruolo; il Biotech, classe curativa e di supporto per eccellenza; l'Engineer, che ovviamente usa torrette e altri attacchi indiretti; infine il Dreadnaught, amante delle armi pesanti e dei botti.
Una caratteristica molto piacevole introdotta da Firefall è che per provare tutte le classi non sarete costretti a 'rerollare' un personaggio, vi basterà cambiare l'equipaggiamento e potrete buttarvi nella mischia, anche se ovviamente dovrete comunque sudare per ottenere tutte le abilità che volete.
"Per provare tutte le classi non sarete costretti a 'rerollare' un personaggio, vi basterà cambiare l'equipaggiamento"
Ogni personaggio inizia con un'arma primaria, una secondaria e un'abilità, ma col procedere del gioco e con l'aumentare dell'XP, potrete sbloccare o creare nuove abilità, nuove parti dell'armatura e un nuovo equipaggiamento, proprio come in ogni MMO che si reputi tale.
I Battleframe offrono tre specializzazioni differenti e se moltiplichiamo il tutto per tre classi, ci aggiungiamo le variabili date dall'equip e consideriamo che possiamo cambiare Battleframe ogni volta che vogliamo, ne risulta una ricetta varia e divertente, soprattutto in chiave PVP, in cui collocare ogni punto abilità diventa un rituale al quale prestare massima attenzione.
Essendo Firefall un free-to-play che deve in qualche modo monetizzare la propria esistenza, non può mancare uno shop online dove acquistare oggetti utilizzando i vostri euro. Fortunatamente il titolo è progettato in modo da non dare alcun vantaggio insormontabile a chi voglia strisciare la carta di credito, che potrà scambiare i propri soldi con dei boost all'esperienza o con delle modifiche puramente estetiche. Così facendo gli sviluppatori sono riusciti a mantenere il titolo bilanciato, anche se va tenuto sempre a mente che se non sapete mirare, potete spendere tutti i soldi che volete ma farete schifo uguale.
Per quanto riguarda il PVE, Firefall offre un ambiente di gioco in cel shading molto vivo e colorato, che sfrutta le possibilità verticali offerte dai jetpack e popolato da creature dal design interessante, con abilità che spesso puntano a tenervi fermi sul posto, accorciare le distanze e stordirvi, con l'ovvio scopo di uccidervi con tutta calma.
"Firefall offre un ambiente di gioco in cel shading molto vivo e colorato, che sfrutta le possibilità verticali offerte dai jetpack"
Non può mancare una sezione dedicata al crafting, in cui, grazie all'apposito terminale, è possibile creare armi e armature utilizzando le risorse raccolte sia nel PVE che nel PVP, ma soprattutto con la raccolta di materiale in giro per la mappa. Un aspetto interessante è che i Red 5 Studios sono riusciti a rendere divertente e coinvolgente anche una fase normalmente noiosa come questa, grazie ai thumper. Essi sono degli estrattori che scavano nel terreno nel punto in cui avete individuato delle risorse, e fin qui niente di nuovo; il problema è che il loro rumore attira le creature e trasforma le estrazioni in mini partite in modalità orda.
Usare un thumper è un procedimento che si articola in tre fasi: nella prima dovrete usare uno “scan hammer”, che è esattamente ciò che vi state immaginando, ovvero un martellone con cui percuotere il terreno e rivelare i metalli presenti in zona. Una volta individuata la risorsa che vi serve, è il momento di utilizzare il thumper, che inizierà a estrarre minerali. Infine, ecco la parte divertente, quella in cui le creature iniziano ad attaccare il thumper, attirate dal suo rumore, e voi e i vostri compagni lo dovrete difendere.
Usare i thumper è quindi non solo un modo per raccogliere le risorse ma anche un'occasione per macinare un po' di punti esperienza. Il bello è che i giocatori hanno già iniziato a sfruttarli come fossero dei mini eventi, evocando più di un thumper contemporaneamente e farmando in gruppo le decine di mostri che ne sono attirati.
Per quanto sia forte la componente PVE, avventurandosi nel PVP si capisce subito che i Red 5 Studios puntano a rendere Firefall il League of Legendes degli MMO. In questa fase molte caratteristiche sono ancora sulla carta, ma gli sviluppatori hanno già in mente di introdurre partite classificate, clan, ladder mondiali, tornei e così via, che si affiancheranno alla possibilità già presente di vedere le partite in modalità spettatore e di registrare le partite per condividerle o migliorarsi.
"Si capisce subito che i Red 5 Studios puntano a rendere Firefall il League of Legendes degli MMO"
Al momento ci sono tre modalità di gioco: Team Deathmatch, Sabotage (un “difendi la base” in tre turni) e Harvester, dove si devono controllare alcuni punti della mappa. Il TDM ha già tre mappe a disposizione, mentre Sabotage e Harvester soltanto una. Per spingere i giocatori a non snobbare il PVP nella progressione del loro Battleframe, alla fine degli scontri verrete ricompensati con punti esperienza, Crystite (così si chiama la valuta del gioco) e addirittura materiali per il crafting. In alcuni casi è possibile anche giustiziare gli avversari a terra o far resuscitare i compagni, per ottenere qualche punto XP extra.
Ciò che colpisce maggiormente dopo qualche partita è che, nonostante il gioco sia ancora molto giovane e siano possibili molte configurazioni, il gameplay è già abbastanza bilanciato fra le varie classi, e non si ha quasi mai la sensazione di dover per forza utilizzare un determinato Battleframe per vincere. Anzi, le possibilità di personalizzazione dell'equipaggiamento lo rendono estremamente vario.
Nonostante qualche errore di gioventù (ricordiamoci che stiamo parlando di una beta), come le poche variabili estetiche per il personaggio, e un certo lag quando la situazione si fa molto affollata, il titolo si presenta già abbastanza promettente. Firfall è dunque il classico giovane di belle speranze, che potrebbe diventare un vero must nel mondo dell'online competitivo, e oltretutto non vi costa niente: cosa volere di più?