Forza Motorsport 5 - prova
La nuova generazione di Microsoft sfreccia sul'asfalto.
Los Angeles - Non capita tutti i giorni di essere invitati ad un party notturno di Microsoft e di ritrovarsi seduti per qualche fortunata coincidenza all'interno una postazione di guida, con tanto di volante di gara Thrustmaster ultra-realistico, a provare per la prima volta quel tanto atteso Forza Motorsport 5.
Dopo l'annuncio in grande stile nel corso della conferenza di lunedì mattina, coronato dalla presenza di una fiammante McLaren P1 apparsa sul palcoscenico, grazie ai nostri potenti mezzi siamo riusciti a cimentarci in un primo emozionante giro di pista con quello che, a conti fatti, punta a divenire il punto di riferimento della simulazione automobilistica non solo per Xbox One, ma per l'intero entertainment videoludico.
Teatro del nostro rocambolesco giro di prova è il tracciato di Praga, ricostruito dal team di sviluppo con una cura del dettaglio davvero al limite del maniacale e un grado di fotorealismo magari non inedito, ma senza dubbio capace di impressionare anche il giocatore più esigente. Il lavoro di real capture effettuato sulla pista si vede lontano un miglio, e porta in dono un panorama così vivido e reale da distogliere l'attenzione del giocatore anche nelle curve più pericolose.
Ancora più impressionante è il lavoro profuso nella realizzazione dei modelli delle automobili, che hanno ormai raggiunto un livello qualitativo ai limiti del "più vero del vero". Non c'è dettaglio fuori posto all'interno dell'abitacolo, con una cura dei materiali così incredibile da renderli quasi tangibili. Dentro o fuori non fa differenza, stiamo parlando di pura eccellenza: cruscotto o sedili, telaio o pneumatici, potremmo restare interi minuti ad osservare la magnificenza di ogni singola texture.
Magnificenza resa ancora più godibile da un sistema di illuminazione delle grandi occasioni, che non lesina riverberi e riflessioni (alcune delle quali meravigliose, come quelle osservabili nel parabrezza durante la gara), e da un motore di gioco che muove il tutto a 1080p e a 60 frame al secondo praticamente costanti.
"Non c'è dettaglio fuori posto all'interno dell'abitacolo"
Nel corso della nostra prova erano disponibili soltanto quattro vetture, la già presentata McLaren P1, l'iconica Ferrari F12 Berlinetta, l'aggressiva Lamborghini Aventador e l'ancor più sfacciata Pagani Huarya. Da buoni tradizionalisti, la nostra scelta è ricaduta sulla Berlinetta nell'immancabile rosso Ferrari, nonostante la palette di colori disponibili fosse davvero variegata. La personalizzazione delle automobili, inutile dirlo, rappresenta uno degli aspetti più solidi di Forza Motorsport, tanto nella parte estetica quanto - e soprattutto - in quella più prettamente tecnologica.
Usciti dal suggestivo garage (più simile ad un loft illuminato a giorno da un'enorme vetrata) ci siamo ritrovati nella schermata delle impostazioni di gara, che permette di modificare specifici attributi squisitamente tecnici e di settare le opzioni per l'imminente gara. Le impostazioni disponibili sono quelle classiche a cui i giocatori di vecchia data sono abituati, e spaziano dal cambio automatico o assistito, dalla frenata manuale, semi o completamente automatica, passando per Traction Control, ABS, controllo della stabilità o della sterzata e, immancabile, l'eventuale presenza delle traiettorie suggerite per le curve, che può essere disabilitata o attivata anche solo parzialmente.
Anche il sistema di gestione dei danni può essere impostato secondo i gusti del giocatore, permettendo di scegliere un danneggiamento solo estetico o, come nel nostro caso, completo (che quindi inficia le prestazioni della vettura).
Forti della nostra confidenza sulle quattro ruote abbiamo optato per un cambio manuale, con ABS e controllo di trazione attivi e traiettorie disattivate (lo ammetto, quest'ultima mossa mi è costata parecchio caro). Girare Praga a bordo di una Ferrari è una di quelle esperienze che consigliamo a tutti di provare, anche se solo virtualmente. Il motore urla con una grinta che sembra uscire dallo schermo, mentre l'asfalto sfreccia veloce ai nostri lati mentre affrontiamo (da scriteriati) una serrata chicane.
"Turn 10 supera nuovamente sé stessa portando alla luce un motore fisico eccellente"
Turn 10 supera nuovamente sé stessa portando alla luce un motore fisico eccellente, che riesce quasi a far sfigurare il già ottimo engine del precedente episodio. Non esageriamo dicendo che quanto provato è la cosa più simile ad una guida vera e propria, con tutte le conseguenze del caso. Non è arcade, non è semplicemente accelera e imposta la curva al momento giusto. Bisogna gestire 400 cavalli, mantenere la vettura in strada senza sbandare e, nel caso, controsterzando con decisione ma senza movimenti bruschi.
Mentre le piastrelle di Praga vanno vibrare il volante della nostra "monoposto", nonostante un paio di testacoda e di sbandate non proprio lusinghiere, il senso di appagamento è incredibile. Metro dopo metro, curva dopo curva, c'è sempre qualcosa di nuovo da valutare, qualcosa da prevedere e impostare correttamente proprio come se ci trovassimo davvero dentro una Ferrari. Un qualcosa che un amante delle quattro ruote, lo ripetiamo, dovrebbe davvero provare.
A conclusione della nostra prova, conclusasi con un dignitoso ritardo di 15 secondi abbondanti sul miglior tempo di gara, abbiamo scambiato due parole con il producer di Forza 5 a riguardo del Drivatar, quel nuovo prodigio tecnologico che (stando ai suoi creatori) permetterà di sostituire l'intelligenza artificiale comunemente intesa con un apposito sistema di Cloud Computing che terrà traccia gara dopo gara della condotta di guida in pista del giocatore e, analizzandone ogni singolo dettaglio - difetti inclusi - andrà a riprodurla nei veicoli gestiti dalla CPU.
Viene dunque da sé che più sensibili saranno i nostri miglioramenti, tanto più bravo sarà il nostro Drivatar, che potrà addirittura essere scaricato dai nostri amici sfruttando le potenzialità del sistema Cloud. Forza Motorsport 5, lo ricordiamo, sarà uno dei titoli di lancio di Xbox One, che raggiungerà i negozi nostrani a partire dal prossimo novembre al prezzo di 499€.
Già da ora, tuttavia, siamo abbastanza confidenti nel dirvi che l'ultimo nato di casa Turn 10 non solo rappresenta un titolo imprescindibile per gli amanti delle quattro ruote, ma si candida istantaneamente come uno degli esempi più fulgidi e tecnicamente avanzati dell'imminente esordio della nuova generazione. Nell'attesa di nuove informazioni su un possibile capolavoro annunciato (qualcuno ha detto meteorologia variabile?) vi rimandiamo alle nostre pagine nei giorni a venire.