Fruit Ninja Kinect
Il prezzo della frutta è salito alle stelle!
Fruit Ninja è stato senza ombra di dubbio uno dei giochi che ho apprezzato di più sul mio ormai vecchio e stanco iPhone 3G. La sua formula di gioco, semplice e immediata, lo rendeva perfetto per una partita veloce, ma invogliava al tempo stesso al replay per battere i propri record e cercare di sbloccare bonus e obiettivi.
La descrizione appena fatta sarebbe perfetta anche per un qualsiasi gioco arcade Xbox 360 e infatti non è passato troppo tempo prima che Fruit Ninja arrivasse sulla console Microsoft, con lo scontato supporto a Kinect. Sarà bastata la sua fama e il successo ottenuto in formato iOS (ma anche Android e WP7) per garantire al gioco di Halfbrick altri applausi?
Se avete già sbirciato il voto alla fine della recensione vi starete chiedendo cosa può essere andato storto? In verità nulla di particolare. Anche in versione Kinect, Fruit Ninja è divertente come lo ricordavo e in più garantisce quel minimo di esercizio fisico che ad uno come me non fa mai male.
Anche graficamente l’opera di conversione è stata fatta piuttosto bene, ma da questo punto di vista sbagliare era davvero difficile visto che non stiamo parlando di un mostro dal punto di vista tecnico. L’unica aggiunta di rilievo da questo punto di vista, praticamente obbligatoria, è rappresentata dalla silhouette del giocatore che consente di tenere sempre d’occhio la propria posizione rispetto alla frutta che vola un po’ ovunque sullo schermo.
E allora il problema dove sta? Cosa non ha funzionato a dovere? Semplice... Ninja Fruit è nato per essere giocato a piccoli bocconi, come le famose cinque porzioni di frutta giornaliere che ogni bravo nutrizionista vi consiglierebbe per una dieta equilibrata. Sul breve termine il gioco funziona e anche alla grande, ma alla lunga ci si stufa di stare davanti allo schermo agitando le braccia per tagliare a fette ananas, fragole e angurie.
Il discorso è valido ancora di più se, come me, siete costretti a spostare il divano per avere spazio sufficiente per giocare. Piuttosto che provare una seconda volta il gioco dovendo poi rimettere tutto a posto è senza ombra di dubbio preferibile accendere il proprio smartphone per una partita allo stesso gioco... ma più immediata e comoda!
Altro problema, forse ancora più irritante, è rappresentato dal costo del gioco. Inizialmente pensavo che Fruit Ninja Kinect sarebbe stato venduto per 400 MP, prezzo più che adeguato per la quantità e qualità sei suoi contenuti. La brutta sorpresa è arrivata quando ho invece scoperto che tale prezzo era doppio rispetto alle mie previsioni, cosa che ha trasformato il dolce sapore della frutta in qualcosa di nettamente più acido.
Tale aumento sarebbe forse stato giustificato se gli sviluppatori si fossero adeguatamente adoperati per inventare nuovi contenuti e invece niente. Mi sarei aspettato qualche novità soprattutto per quanto riguarda le modalità di gioco, che invece ricalcano esattamente quelle già presenti nelle precedenti versioni. Nel Classic Mode si hanno a disposizione tre vite, che scendono di numero ogni volta che ci si lascia scappare un frutto... la partita, in questo caso, può anche finire istantaneamente se si taglia erroneamente una delle bombe che si intromettono di tanto in tanto nel gioco.
Nella modalità Arcade invece si hanno 60 secondi per ottenere il punteggio più alto. In questo caso non si hanno penalità perdendo qualche colpo e non si “muore” tagliando una bomba, ma si perdono tempo e punti preziosi. Alcune banane speciali, inoltre, consentono di raddoppiare lo score per alcuni secondi o di rallentare l’azione per prendere meglio la mira. La modalità Zen, infine, dura 90 secondi e non prevede la presenza di vite, banane o bombe.
L’unico, piccolo sforzo fatto dal team di sviluppo è rappresentato dalla possibilità di affrontare dei cloni di queste modalità in due, sia in modalità cooperativa che competitiva... ma queste non bastano minimamente per aumentare la quantità di “polpa” offerta da Fruit Ninja Kinect.
Questo mini-gioco venduto al costo di un gioco completo può allora ambire solo che a una sufficienza piena ma niente di più. Sono mesi ormai che la politica di Microsoft per i titoli Live Arcade ha visto un netto livellamento verso l’alto dei prezzi e sarebbe il caso che qualcuno faccesse notare che i giocatori possono anche essere totalmente stupidi per un po’ o un po’ stupidi per sempre... ma mai totalmente stupidi per sempre.