GameGlobe - preview
Il game designer siete voi!
La serendipità è trovare una bella cosa mentre non la si sta cercando, è "cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino" o, nel nostro caso, trovare Gameglobe.
Sviluppato dalla semisconosciuta Hapti.co, uno studio di SquareEnix situato a Copenhagen, è un gioco in cui si creano giochi. Negli ultimi anni abbiamo già avuto a che fare con titoli di questo tipo come LittleBigPlanet, Trials Evolution e Minecraft, solo per citare gli esempi più di successo, ma Gameglobe sembra aver scelto un cammino lievemente differente, che porterà a risultati sulla carta molto interessanti.
Il concetto di fondo è molto semplice: gli sviluppatori hanno analizzato migliaia e migliaia di platform e action per capirne la chiave comune e renderla disponibile anche a chi non abbia voglia o tempo di dedicarsi anima e corpo allo sviluppo di videogiochi.
A nostra disposizione avremo strumenti che siano in grado di liberare il designer dentro di voi, contando solo sul mouse, un'interfaccia molto semplice e il browser con cui normalmente navighiamo in rete.
Tutto inizia col vostro avatar, personalizzabile con migliaia di vestiti e tratti somatici, da solo e in mezzo al deserto, un deserto che potrete modellare alzando e abbassando il terreno fino al livello del mare, creando laghi, fiumi, altopiani o dolci colline.
Usando un'ulteriore strumento potrete cambiare il tipo di superficie, dalla sabbia alle praterie, dalla tundra artica alla giungla, per poi aggiungere edifici, barche, sentieri, ponti e molti altri "oggetti di scena". Una volte posizionato un edificio potrete decidere se il vostro eroe potrà entrarci o meno, e potrete deciderne anche l'arredamento.
Per rendere le cose ancora più interessanti, Gameglobe è dotato di un proprio sistema di scripting, un po' come già accade in Minecraft o LittleBigPlanet, che vi permetterà di sfruttare leve e interruttori. Ad esempio, se create un cancello potete collegarlo a un interruttore posizionato ovunque nella mappa che apre quel cancello. Allo stesso modo potete collegare un paio di chiavi a un lucchetto e nasconderle in giro, e magari piazzare qua e là dei cartelli che diano gli indizi necessari per trovarle.
"Qualsiasi oggetto collocato sulla mappa è ovviamente soggetto alle regole del motore fisico del gioco"
Qualsiasi oggetto collocato sulla mappa è ovviamente soggetto alle regole del motore fisico del gioco, che regola ogni reazione, rimbalzo, caduta o impatto, e che gli sviluppatori potrebbero rendere modificabile in seguito. Se invece la solare atmosfera standard non si adatta al survival horror che avete in mente, potete cambiare l'atmosfera generale, variando tra un romantico tramonto a un pallido plenilunio, o magari un'atmosfera quasi infernale.
Ovviamente non mancano degli elementi di gameplay, invisibili al giocatore, che regolano il punto di avvio e di conclusione del livello, l'eventuale inizio o la fine di una musica o la riproduzione di indizi sonori al passaggio di un determinato checkpoint e così via, per non parlare di tutti gli NPC che potete spargere in giro per la mappa e di cui potete regolare il comportamento nei confronti del protagonista. Insomma, sembra proprio non mancare niente!
Tutti gli oggetti disponibili sono divisi per un tema specifico, che ne definisce lo stile grafico. Al momento ce ne sono tre a disposizione: Giungla, Pirati e Coloniale, ognuno con una propria identità ben definita e con personaggi e costumi specifici, che tuttavia possono essere mischiati in base alle idee del giocatore.
Ovviamente, Hapti.co ha già fatto sapere che verranno aggiunti nuovi stili col passare del tempo, ascoltando i consigli e i desideri degli utenti ma anche che non sarà possibile per i giocatori caricare texture personali, così da evitare ogni possibile rischio dal punto di vista di copyright, adattamento, immagini inappropriate, ecc.
Una volta completato il vostro capolavoro, non vi resta altro che dare un nome al livello e salvarlo online nell'elenco dei vostri progetti; ovviamente potete anche pubblicarlo, così che anche gli altri utenti di Gameglobe possano giocarci. A quanto visto ogni livello ha poi una sua URL specifica, per rendere più semplice la condivisione con gli amici o sui social network.
"Ogni livello ha una sua URL specifica, per renderne più semplice la condivisione con gli amici o sui social network"
È quasi certa la possibilità che la futura home page del gioco conterrà una sezione dedicata agli ultimi livelli creati e a quelli più popolari, così che i nuovi arrivati possano subito testare di cosa è capace il gioco e limitarsi a provare i livelli degli altri, se proprio non si sentono ispirati.
Secondo gli sviluppatori, l'obiettivo di Gameglobe è la semplicità. Non vogliono che il creare un livello dia l'idea di essere un lavoro duro, l'ispirazione sono gli scarabocchi che si fanno al telefono, o gli intricati disegni di un ragazzino che sfoga la propria fantasia su un foglio.
Forse è per questo motivo che il look generale è molto cartoonesco, vagamente Pixar, senza tuttavia perdere l'attenzione per dettagli, e basta veramente poco perché le vostre creazioni siano ricche, dotate di un certo carattere, quasi professionali.
La grande domanda sul tavolo tuttavia non è se Gameglobe avrà successo, perché è così ben fatto e facile da usare che sarebbe strano il contrario, ma come si trasformerà in qualcosa di redditizio. In teoria il prodotto è free to play, e giocando e facendo giocare gli altri ai propri livelli si accumulano i punti esperienza, che possono essere convertiti nella valuta del gioco e sbloccare nuovi oggetti, nuove texture e nuovi costumi.
È fuori di dubbio che con un sistema come questo, chi non vuole aspettare che i punti esperienza si accumulino potrà acquistare i soldi del gioco convertendo il proprio denaro, ma il meccanismo del free to play, per quanto potente, ha bisogno di una gestione oculata. Se ci saranno troppi oggetti unici per chi paga, o se i nuovi oggetti saranno troppo cari, gli utenti potrebbero essere scoraggiati dall'acquisto e abbandonare Gameglobe in poco tempo.
"Chi non vuole aspettare che i punti esperienza si accumulino potrà acquistare i soldi del gioco convertendo il proprio denaro"
Per il momento il prodotto è in closed beta, e non si sa ancora quali saranno i prezzi. L'unica cosa certa è che Square Enix ha deciso di avvalersi dell'esperienza di Bigpoint, un publisher con molta esperienza nel settore dei giochi "freemium", che svolgerà un ruolo di consulenza e aiuterà Hapti.co a calibrare con cura sia il tasso di cambio della valuta reale sia il valore di ogni elemento del gioco.
Un'altra considerazione importante riguarda il lato tenico. Teoriacamente Gameglobe, con la sua grafica 3D e il suo motore fisico, deve girare su un server ed essere utilizzabile, a detta degli sviluppatori, su ogni PC connesso ad internet, una previsione forse un po' troppo ottimistica.
Non c'è dubbio che il titolo funzionerà perfettamente su un PC con circa uno, massimo due anni di età, ma anche se il team di sviluppo non ha certamente intenzione di puntare sulle macchine di fascia più alta, e non utilizza particolari calcoli sulle collisioni o sulle ombre, sarei proprio stupito di vederlo girare senza problemi su un netbook o un computer vetusto.
Per risolvere i possibili problemi di banda, tutti gli asset del gioco sono stati compressi e divisi in elementi più piccoli, in modo da scaricare solo ciò che serve veramente. Una volta eseguito il download di un oggetto, questo viene conservato nella cache del gioco per tutta la sessione, e inizialmente viene scaricato in bassa risoluzione così da essere subito disponibile, mentre il sistema si preoccupa di scaricare in background la versione con le texture più dettagliate.
Per scongiurare ulteriori problemi, ad ogni avvio il gioco eseguirà un piccolo test della macchina, così da calibrare le opzioni grafiche nel modo migliore, dunque se avete un vecchio portatile potrete abbassare la risoluzione, mentre su un PC ultimo modello potrete perfino giocare a 1080p.
Ovviamente Hapti.co ha previsto una serie di nuove funzionalità che verranno sviluppate col tempo, una delle quali è molto probabilmente una modalità di creazione cooperativa in stile Minecraft.
"Cloud Gaming, free to play, contenuti creati dagli utenti: Gameglobe è un figlio dell'era digitale che stiamo vivendo"
Inoltre il gioco è attualmente disponibile solo su PC mentre i Mac, i tablet e gli smartphone dovranno aspettare ancora un po', ma ne sapremo sicuramente di più entro un paio di mesi, quando Gameglobe dovrebbe entrare in fase open beta.
Cloud Gaming, free to play, contenuti creati dagli utenti: Gameglobe è senza dubbio un figlio dell'era digitale che stiamo vivendo, ed è un progetto molto affascinante per SquareEnix, il cui successo dipenderà in gran parte da quanto girerà bene nei nostri browser e quanti paesaggi, texture, edifici, costumi e altre risorse Hapti.co renderà disponibili col tempo.
Calibrare il giusto prezzo e attirare un'ampia comunità di creativi sono altri due obiettivi fondamentali per il progetto. Non sempre è facile rendere interessante per il pigro utente medio un titolo in cui bisogna fare qualcosa più che giocare e basta, ma chi lo sa, magari ci troviamo di fronte all'ennesimo punto di svolta dell'intrattenimento digitale.
Senza dubbio, in un settore che ormai sembra stupire sempre meno, questo piccolo studio di Copenhagen sembra avere tra le mani una delle poche sorprese rimaste.