Gears of War 3
Fratelli fino alla fine.
Dopo il crollo di Jacinto, infatti, i pochi sopravvissuti si disperdono un po' ovunque. Troviamo Marcus e Dom a bordo di una enorme nave da guerra in attesa di una visita molto particolare, quella di Prescott, il leader militare della coalizione. Qualcosa va storto e ci troviamo quasi subito in piena azione.
Questo è anche il momento in cui vengono introdotti alcuni nuovi personaggi tra i Cogs e anche qualche faccia nuova nelle fila nemiche. Tra queste ultime notiamo alcune mostruosità che sarà un piacere far saltare in aria, mentre al nostro fianco compaiono un paio di signorine che, decisamente, sanno come si usa un Lancer o come si lancia una granata.
L'intera campagna single player di Gears of War 3 può essere giocata in co-op da quattro giocatori online, con la libertà di scegliere il proprio personaggio. Faremo quindi la conoscenza anche di quelli femminili, ma è Gears of War, quindi non aspettiamoci da loro sentimentalismi o frivolezze.
Al termine della presentazione, la sessione di domande ha ottenuto accenni velati più che vere risposte. Si parla di alcune novità non ancora annunciate che però non possono ancora essere svelate. Apparentemente non si tratta del supporto a Kinect. Sembra anche confermato che non vedremo una Collector's Edition, in Europa. Poco altro, come anticipato le misure di sicurezza sono alte e c'è il massimo riserbo su molti punti.
La sessione di gioco si rivela decisamente più emozionante. Gears of War 3 si affida alla versione più avanzata dell'Unreal Engine, la 3.8. Le differenze con la precedente non sono abissali ma la definizione è, se possibile, ancora maggiore, e la palette dei colori appare più brillante che in precedenza.
Fumo, esplosioni e illuminazione sono veramente notevoli. Niente stravolgimenti, ma una sensazione di raffinatezza generale, sebbene i quasi due anni intercorsi dal punto di vista narrativo non sembrino aver lasciato tracce visibili sui lineamenti dei nostri eroi.
Non c'è molto tempo per gustare i preziosismi della grafica una volta gettati nella mischia. L'azione ha, com'è lecito aspettarsi, un gran ritmo. Alcuni tra i nuovi nemici sono particolarmente feroci e aggressivi e ci siamo trovati immersi nella battaglia saltando tra coperture e sventagliate di proiettili.
Abbiamo potuto provare alcune sezioni del primo atto in single player e non abbiamo riscontrato variazioni nel sistema di controllo e nell'effetto delle armi. Ci è parso che la gittata delle granate sia stata un po' aumentata, ma può essersi trattato di un'impressione.
Provato in co-op, il divertimento si è moltiplicato, e avere al proprio fianco un vero giocatore al posto della pur efficientissima IA dei compagni di squadra, è ovviamente un'altra storia.
L'impressione generale, dunque, è che anche per il terzo capitolo Epic abbia fatto le cose nel modo giusto. Non aspettiamoci rivoluzioni, comunque, ma piuttosto la continuazione di una serie che mantiene intatti i suoi punti di forza e un raffinamento generale in termini di grafica.
È un po' triste pensare che questo sarà l'ultimo capitolo ma se persino l'arcigna Rowling si è sbilanciata con un "mai dire mai" davanti alla prospettiva di un ritorno di Potter in futuro, allora chissà, c'è speranza anche per Marcus Fenix e soci.
Per intanto aspettiamo Gears 3. La recensione non dovrebbe tardare molto e, da quanto si è visto in questa presentazione (strappare i colleghi giornalisti dalle postazioni di gioco è stata un'impresa) non ci sono motivi per non aspettarsi una degna conclusione.