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Goldeneye 007: Reloaded

James Bond torna in azione in HD.

Londra, la città della Regina e dei principini, del traffico e dei monumenti, dei parchi e dei... videogiochi!

La presentazione di Goldeneye 007: Reloaded si è tenuta infatti al Cumberland Hotel, un angolo di paradiso in mezzo al caos di taxi scuri e pedoni che invade la City. Una stanzona al secondo piano interrato ha ospitato quattordici Xbox 360, altrettanti videogiocatori e altrettante copie del titolo che per oltre quattro ore ci ha tenuti incollati alle nostre poltrone di pelle nera. La prima parte dell'evento è stata completamente incentrata sul multiplayer e sulle sue varianti, la seconda parte ha invece riguardato il single player.

Prima, però, un pizzico di storia. Il brand di Goldeneye 007 è nato nel 1997 per mano di Rare, la nota software house britannica il cui prestigio, a sentire gli sviluppatori, non sta intimorendo particolarmente Eurocom. Il risultato originario è stato un FPS acclamatissimo per il carisma dei personaggi e della sceneggiatura (tratta dall'omonimo film), nonché per la carenza di concorrenti in un genere allora appena sbarcato su console.

L'occasione per un ritorno sotto la luce dei riflettori si è presentata nel 2010, quando Activision, proprietaria del marchio in passato sotto l'egida di Electronic Arts, ha tentato il colpaccio con un remake per Wii. La platea dimostrò di gradire l'adattamento per Nintendo, e il risultato, come potete vedere, fu eccellente.

In questa edizione Daniel Craig in persona diede il cambio a Pierce Brosnan per un'esperienza, come confermato da Rob Matthews di Eurocom, durante la presentazione a cui abbiamo partecipato, "ispirata al film" e non ai fasti su Nintendo 64. Una reinterpretazione più o meno libera del capolavoro della serie cinematografica di 007, senza voler distruggere quanto di buono la casa di Perfect Dark aveva costruito.

È con questi presupposti, dunque, che Goldeneye 007: Reloaded torna a colpire in versione HD per Playstation 3 e Xbox 360. Il gioco originale, orientato al multiplayer, è stato allineato ai canoni attuali, tant'è che il solo deathmatch gode di tre varianti, che ben si prestano alla definizione di un'identità di gioco spesso mancata ai predecessori 'bondiani'.

In Escalation, mutuata a piè pari da Call of Duty: Black Ops con tanto di encomi e ricompense, dovremo partire a caccia di kill muniti di una semplice pistola: man mano che guadagneremo uccisioni, stando attenti al downgrade che avverrà ogni due morti, l'arma a nostra disposizione cambierà da un mitra all'altro fino ad arrivare al fucile di precisione (scomodo), in una scalata che sembra premierà le capacità tecniche dei contendenti.

Il trailer più recente del gioco.

È una modalità avvincente che abbiamo provato sulla mappa Jungle, ricca di vegetazione e pressoché del tutto all'aperto, in cui non sono mancati gli abituali spazi per scontri campali e i punti sopraelevati che hanno strizzato l'occhio agli amanti dell'headshot.

Da una variante all'altra troviamo Detonator Agent, che consiste nel sottrarre una bomba al proprio avversario e nel tenerla il maggior tempo possibile prima della sua esplosione: i secondi inesorabilmente passano e più ci si avvicina al momento della detonazione, più aumenta il guadagno in termini di punti.

A nostro avviso di tratta di una modalità molto interessante ma non per tutti, un quanto richiede un alto livello di tatticismo e, soprattutto, offra un gameplay alquanto frenetico.