Goldeneye 007: Reloaded

Tra i capisaldi del titolo originale e, naturalmente, dei due porting, abbiamo dunque il girovagare dell'agente segreto inglese che lo porterà in Russia, Siberia, Spagna e persino in Nigeria: non si può certo dire a questa produzione manchi varietà!

Nella versione dimostrativa di Goldeneye 007: Reloaded che abbiamo avuto modo di provare, il nostro si è venuto a trovare nel bel mezzo di una sparatoria con un elicottero alle calcagna e i missili che progressivamente distruggevano tutto ciò che lo circondava.

Data una lezione ai russi disseminati per la mappa, agevolati in questo dal supporto fornito dal Move (non Kinect, che avrebbe richiesto un ritardo ritenuto inaccettabile), abbiamo imboccato una strada piena di desolazione e magici pulsanti rossi: ci toccherà premerne due prima di abbattere l'inseguitore a suon di razzi. E poi, la classica rincorsa dell'aereo che stava per lasciare l'isola a bordo di una moto inseguita da un paio di centauri.

Uno spezzone di gameplay, questo, che ci ha lasciati perplessi da un punto di vista concettuale: nell'epoca degli sparatutto cover-based, in cui persino Marcus Fenix non è in grado di lanciarsi da solo contro ondate di assassini ma deve ragionare sulla propria strategia, è a nostro parere in controtendenza presentare un indomito eroe capace di qualunque impresa, manco stessimo parlando di Duke Nukem.

La situazione è comunque tornata nei binari con l'ultima porzione di gameplay, che ci ha portati dritti in quella che, in multiplayer, diventerà la location Night Club. Qui Bond è più "umano" e l'obiettivo primario, antecedente a un'altra sparatoria, è riconoscere una preziosa informatrice nascosta nel locale.

Non lo faremo però grazie al nostro occhio di astutissimi seduttori: uno smartphone farà il lavoro sporco per il protagonista, "fotografando" in rosso o in verde i personaggi a seconda dell'attinenza col target. Una piccola variazione sul tema di fondo che non dispiace…

Non ci resta che trattare la tematica più delicata del nuovo Goldeneye 007: Reloaded, ovvero il comparto grafico. Il primo impatto col gioco, in versione multiplayer, non è stato dei migliori: i modelli poligonali, specie quelli ambientali, non sono propriamente lo stato dell'arte e la scarsa definizione delle texture non ha giovato alla causa, pur con un frame-rate solidissimo. Non per niente le mappe che restituiscono la miglior resa sono quelle ambientate in set chiusi, come Night Club e Facility, o scuri, vedi Monumental, che godono persino di buoni effetti atmosferici.

La situazione è però migliorata passando al single player, soprattutto nella resa dei corpi e dei volti dei personaggi, con una migliore qualità visiva (forse a scapito degli FPS), nonostante l'impressione sia stata quella di un upscaling degli assets grafici.

Tirando le somme, Goldeneye 007: Reloaded si presenta al pubblico di PS3 e Xbox 360 con un ampio bagaglio d'esperienza ma anche con un certo ritardo accumulato negli anni. Ciononostante, il titolo in sviluppo presso Eurocom sembra in grado di esercitare un buon appeal su un'utenza allargata, discorso che potrebbe valere a maggior ragione per i possessori di una Playstation 3 accoppiata al Move.

Il gameplay "ispirato a Call of Duty" (cito Matthews, sceneggiatore e Project Manager della casa britannica, per cui è impossibile non somigliare a quella serie) potrebbe infine essere la chiave di volta per un prodotto che possiede un'invidiabile fanbase.

Il titolo sarà disponibile a partire dal 4 novembre e, stando alle dichiarazioni rilasciateci da James Steer di Activision, non dovrebbe godere di DLC successivi all'uscita.