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Guacamelee! - review

"Ehi papà, guarda, un pollo!"

Chi tra di voi non ha mai sentito parlare di Drinkbox Studios, si è probabilmente perso due dei più interessanti titoli indie degli ultimi anni. Tales From Space: About a Blob e Mutant Blobs Attack (usciti su PS3, Vita e PC) hanno infatti ricevuto buoni consensi da critica e pubblico grazie soprattutto a un gameplay semplice e ad un mare di citazioni a cui nemmeno Guacamelee! è riuscito a sottrarsi.

Senza entrare troppo nei dettagli, la trama di Guacamelee! racconta l'avventura di Juan e della sua sfortunata morte per mano del demone Calaca, durante l'attacco al palazzo del presidente di un paesino messicano chiamato Pueblucho. Grazie al ritrovamento di una magica maschera appartenuta ad uno storico luchador (così vengono chiamati i lottatori di wrestilng messicano) nel regno dei morti, Juan torna in vita e parte per un viaggio che lo porterà a scontrarsi con decine di demoni e a salvare la figlia del presidente rapita nel palazzo del padre.

Lo stile di gioco adottato da Drinkbox è molto simile a quello già visto in Metroid e Shadow Complex, dove per proseguire ci vengono richieste abilità e poteri che acquisiremo durante a nostra avventura. Pareti in apparenza insormontabili possono essere distrutte grazie ai potenziamenti nascosti in antichi totem e che sono custoditi da uno dei personaggi meglio riusciti di questo titolo, un antico saggio dalle sembianze di una capra e dagli usi non propriamente ortodossi.

Questi poteri ci permettono, per esempio, di effettuare salti più alti per raggiungere una piattaforma in precedenza inaccessibile e quindi sbloccare una nuova porzione della labirintica mappa, consultabile tramite la pressione del tasto Select. Il mondo di Guacamelee! è strutturato in zone tutte collegate tra di loro ma per sveltire il processo di passaggio tra una location all'altra è stato inserito un comodo "servizio" di teletrasporto, che permette di raggiungere velocemente la nostra destinazione. Questo risulta particolarmente utile verso la fine del gioco, quando per potenziarci a dovere in vista dello scontro finale dovremo cercare alcuni scrigni nascosti che contengono potenziamenti, come quello per la barra per l'energia vitale.

La quantità di citazioni prese dagli altri videogiochi e dai fenomeni internettiani è quasi allarmante, e contribuisce a rendere Guacamelee! un titolo divertentissimo da vedere e giocare.

E parlando di abilità, Juan possiede di default caratteristiche quali il salto, la schivata e la presa, attivabili premendo triangolo quando avremo colpito un nemico diverse volte, per poi poterlo scagliare nella direzione a noi più opportuna. Questa mossa è perfetta per colpire anche gli altri avversari che ci stanno attorno e ci permette inoltre di guadagnare punti combo che in Guacamelee! giocano un ruolo abbastanza importante. Non solo: premendo quadrato possiamo colpire i malcapitati con cazzotti e calci, e scagliarli in aria per aumentare ancora di più il punteggio e ottenere soldi da spendere nel negozi (rappresentati da altari disseminati per tutto il gioco) dove si possono acquistare nuove abilità e potenziare quelle già ottenute.

"Lo stile di gioco adottato da Drinkbox è molto simile a quello già visto in Metroid e Shadow Complex"

Gli altari fungono però anche da punto di salvataggio (che avviene in modo velocissimo e senza interruzioni) e come zona per recuperare energia. Il numero di questi è abbastanza elevato e sono dislocati nelle zone più importanti dei livelli: non sarà quindi necessario imprecare ogni tre per due nel caso perdessimo la vita dopo una zona particolarmente ostica da superare, anche se... Anche se sfortunatamente nelle battute finali di Guacamelee! alcuni puzzle sono terribilmente bastardi e richiedono una buona dose di abilità e l'uso della materia grigia per superarli, vedi le sezioni con i mai troppi abusati portali.

Abbiamo accennato poco fa ai nemici, presenti in quantità industriale e che affronteremo sia durante le sezioni di esplorazione, che in arene chiuse sotto forma di "ondate": una volta eliminato il primo gruppo di cattivoni ne arriverà un secondo, poi un terzo e così via. Ma se pensate che basterà fare del vostro meglio soltanto concatenando combo più grosse vi sbagliate di grosso, perché i fetenti non solo sono protetti da diversi tipi di barriere, ma si presentano anche in una dimensione differente da quella in cui ci troviamo.

Ecco come si combatte in Guacamelee!

Non preoccupatevi, però, con la semplice pressione di R (R1 su PS3), passeremo dal regno dei vivi a quello dei morti in men che non si dica, e i nemici che prima non potevamo colpire adesso possono essere spazzati via con senza troppi problemi. Passare da una dimensione all'altra però non è fine solo allo scopo dei combattimenti, infatti, oltre a cambiare pattern di colori e musica ai livelli, rivela piattaforme e passaggi segreti non visibili da una parte e viceversa.

"Ad un certo punto ci guadagneremo anche lo strabiliante potere di trasformarci in un pollo!"

Ad un certo punto ci guadagneremo anche lo strabiliante potere di trasformarci in un pollo, abilità che non solo permette di intrufolarci in passaggi altrimenti inaccessibili, ma che ci rende anche più veloci e senza dubbio più forti nelle improbabili battaglie tra pennuti che si possono intraprendere a Santa Luchita.

Gli amanti del co-op saranno felici di sapere che è possibile affrontare la storia in compagnia di un amico (purtroppo solo in locale), che prenderà i panni della lottatrice Tostada, controllabile non solo con PS Vita su PS3, ma anche in single player tramite un piccolo trucchetto che lasciamo voi il piacere di scoprire.

Guacamelee! offre anche diverse missioni secondarie, abbastanza semplici da portare a termine, ma che in questo modo non distolgono troppo l'attenzione dall'avventura principale. In palio ci sono scrigni segreti utili per ottenere tutti i trofei del gioco, che permettono di poter incontrare personaggi che ci riveleranno piccoli dettagli e retroscena della vita di Juan.

Per vedere il vero finale di Guacamelee! non vi basterà portare a termine semplicemente il gioco. Uomo avvisato...

Sempre a Santa Luchita possiamo allenarci e affinare le nostre mosse presso la palestra Combo Chicken's, dove un mega pennuto ci darà anche una lista di combo da realizzare nella sua struttura per poter poi ottenere premi e scrigni. Chiude la lista delle "cose da fare" nell'allegro paesello la famosa Grotta del Pollo, dove affronteremo 3 diverse sfide dalla difficoltà crescente, ognuna composta da 10 combattimenti consecutivi.

"In Guacamelee! non ci si annoia mai"

Insomma, come avrete capito in Guacamelee! non ci si annoia mai e se a livello di gameplay il titolo Drinkbox se la cava egregiamente, sul lato artistico i ragazzi canadesi hanno dato il meglio di sé ancora una volta. I colori e lo stile grafico con cui sono stati realizzati i personaggi e le scene d'intermezzo sono semplici ma allo stesso tempo lasciano a bocca aperta per quantità e qualità dei dettagli, e sorprende che il tutto giri tranquillamente senza alcun tipo di rallentamento sia su Vita che su PS3. Alcuni dialoghi e l'elevato numero di citazioni disseminate praticamente ovunque lo rendono divertentissimo, e vi sfidiamo a trovarle tutte oltre ad alcuni classici meme come il Business Cat e i gufi dall'insolito accento spagnolo.

Dell'allegra e ritmata colonna sonora se n'è invece occupato Peter Chapman, autore in passato di brani per ModNation Racer e altri titoli indipendenti, ma anche di serie TV e spot pubblicitari per il territorio canadese. Impossibile rimanere indifferenti ascoltando i ritornelli scanzonati composti da Peter con trombe, chitarre e un mare di percussioni, e che aiutano non poco ad immergersi ancora di più nell'atmosfera messicana del gioco.

Il trailer di lancio di Guacamelee!

Per trovare un difetto in Guacamelee! dobbiamo andare a cercare il cosiddetto pelo nell'uovo, visto che a parte alcune sporadiche sezioni un tantino frustranti e una longevità non propriamente elevata (parliamo di 5-6 ore di gioco, che diventano 9-10 nel caso vogliamo finirlo al 100%), l'avventura di Juan se la cava egregiamente sotto tutti i punti di vista.

"Acquistando la versione PlayStation 3 dal PSN si riceve la controparte per Vita e viceversa, il tutto al prezzo di €12.99"

Come ciliegia sulla torta, acquistando la versione PlayStation 3 dal PSN si riceve la controparte per Vita e viceversa, il tutto al prezzo di €12.99. Se invece siete abbonati al servizio Plus è possibile portarselo a casa alla più invitante cifra di €10.39 per un periodo limitato di tempo. È doveroso infine menzionare anche il cross-save, caratteristica che fortunatamente sta cominciando a prendere piede in un numero sempre più vasto di giochi.

Insomma, pur non ottenendo il perfect score Guacamelee! non solo continua a far innalzare il livello qualitativo del catalogo Drinkbox Studios, ma regala agli utenti di Sony l'ennesimo gioco indie da avere a tutti i costi, segno che il nuovo approccio della compagnia giapponese verso gli sviluppatori indipendenti è stata una scelta più che azzeccata.

L'ottima giocabilità, l'irriverente umorismo e i caricamenti veloci, lo rendono un titolo imprendibile non solo per tutti i possessori delle due console ammiraglie di Sony, ma anche per coloro che sono stanchi dei soliti sparatutto e dei giochi d'azione che inondano il mercato dodici mesi all'anno.

9 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Guacamelee!

PS3, PlayStation Vita

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