Parliamo di Playstation Vita - articolo
Eurogamer analizza la console di Sony a poche ore dal debutto.
Nel momento in cui state leggendo mancano poche, pochissime ore all'arrivo nei negozi italiani di PlayStation Vita. In questi mesi che ci hanno separato dal tanto atteso giorno ne abbiamo parlato molto, abbiamo fatto supposizioni, espresso dubbi e avanzato ottimismo. Ora è giunto il momento di fare sul serio, di metterci le mani sopra e di vedere cosa può fare, cosa non può fare e come si comporta l'ultima console portatile Sony.
Se avete seguito il nostro sito Facebook nei giorni scorsi, vi sarete accorti che ad un certo punto sono apparse alcune immagini relative all'unboxing della console che è arrivata in redazione (o meglio, a casa del sottoscritto, ma fa lo stesso). Sony è stata così gentile da fornirci in netto anticipo una console, versione Wi-fi, con tanto di scheda da 16GB e codici per scaricare buona parte dei titoli di lancio, di cui state leggendo le prime recensioni su queste stesse "pagine".
Prima di parlare degli aspetti prettamente ludici della nuova macchina, però, ci è sembrato doveroso approfondire ancora un po' gli aspetti tecnici della console stessa, esplorandola da cima a fondo per capire quali possono essere le sue potenzialità e i suoi (eventuali) limiti.
SINUOSA ED ERGONOMICA
Il primo impatto con la console è piuttosto familiare. La forma è quasi identica a quella della precedente PSP, ma le dimensioni sono maggiori, così come lo spessore. Il peso, invece, è incredibilmente inferiore e la cosa mi ha stupito non poco. Da tenere in mano è decisamente più comoda, soprattutto per chi ha mani mediamente grandi come le mie. L'unica pecca in questo senso è rappresentata dagli stick analogici, di dimensioni un po' troppo ridotte e quindi potenzialmente "scivolosi".
Qualche perplessità mi è nata anche mettendo i due indici sui tasti dorsali "L" e "R", che ancora una volta hanno un'apparenza piuttosto fragile e "ballerina". Dopo aver testato a lungo la console con vari tipi di giochi, però, devo dire che gran parte dei timori sono svaniti e tutto sembra funzionare a dovere senza cedimenti di sorta.
"L'accesso ai vari slot è piuttosto semplice sia per quanto riguarda la card di memoria che per le schede dei giochi"
L'accesso ai vari slot è piuttosto semplice (anche se inizialmente avrete bisogno di unghie piuttosto affilate per toglierne la copertura), sia per quanto riguarda la card di memoria, posta al di sotto dello schermo proprio come la presa per il carica-batterie, che per le schede dei giochi, posizionate invece sopra. A fianco di quest'ultimo è posizionato un altro scomparto che nasconde la "presa" per i futuri accessori della console.
Il tasto per l'accensione (e lo stand-by) è facilmente accessibile, così come i due preposti alla regolazione del volume. Sulla carta, quindi, ergonomicamente parlando questa console risulta decisamente ben pensata, anche se, come vedremo in seguito, in alcuni casi risulta un po' scomodo utilizzare in contemporanea lo schermo tattile e il touch-pad posteriore.
IL SISTEMA OPERATIVO
Da questo punto di vista Sony punta sulle cose "fatte in casa" e propone un sistema operativo e un'interfaccia che strizzano in parte l'occhio ad Android. A differenza della Cross Media Bar a cui ci avevano abituati sia PSP sia PlayStation 3, quello che ci si trova di fronte ora è molto più "grafico" e semplice da utilizzare. È stato lasciato davvero poco spazio a cose inutili e tutto è facilmente raggiungibile con pochi tocchi.
La risposta dello schermo alle sollecitazioni è pronta e non fallisce un colpo. Anche se alcuni smartphone possono contare su una qualità superiore da questo punto di vista, il portatile Sony si pone su una fascia decisamente alta.
Ogni cosa disponibile su schermo è rappresentata da un'icona tonda di dimensioni sufficienti a non mettere in crisi neanche il giocatore più miope. Mantenendo premuta una qualsiasi icona per qualche secondo, in perfetto "iPhone style", si possono personalizzare le schermate come si preferisce e anche il colore di ognuna può essere cambiato.
"Il sistema di multitasking permette di mettere in pausa qualsiasi gioco o schermata si stia utilizzando"
Il sistema di multitasking permette di mettere in pausa qualsiasi gioco o schermata si stia utilizzando premendo il tasto con il logo PlayStation posto sotto lo stick analogico sinistro. A quel punto si può accedere ad altri programmi e opzioni (con l'unico limite di un gioco per volta, ovviamente) per poi tornare a quello originario in qualsiasi momento. Il tutto poi avviene senza alcuna esitazione o rallentamento.
Il collegamento con il PlayStation Network è altrettanto veloce e immediato. Si può creare un nuovo account oppure (cosa ovviamente preferibile) sincronizzare quello che già si possiede su PlayStation 3 e l'intera operazione non richiede più di tre minuti.
Nelle schermate principali della console, inoltre, sono presenti altri "pulsanti" che consentono di tenere d'occhio le ultime attività svolte, i Trofei sbloccati, le richieste d'amicizia e tutto il resto. Insomma, stavolta Sony non ha puntato a stupire il suo pubblico ma a realizzare qualcosa che si rendesse da subito facile e piacevole da utilizzare.
DOTAZIONE DI SERIE
Tra i menù di base della PlayStation Vita troviamo ovviamente quello delle opzioni, che permette di gestire una moltitudine di cose, dai collegamenti di rete al PlayStation Network, dalla modifica dei dati a quella di schermo e sonoro, dalle impostazioni di sicurezza a tutto ciò che concerne la personalizzazione della console.
Tramite il collegamento a PSN si possono gestire gli amici (sia Vita, sia PS3 se si sincronizzano gli account) e i Trofei, mentre con l'opzione Party si possono organizzare "chattate" di gruppo o, in alternativa, inviare messaggi a tutti con la "messaggistica di gruppo".
"La funzione Near permette di vedere a cosa stanno giocando i possessori di una PS Vita che si trovano vicino a noi"
L'icona "Near" è una di quelle che suscita maggiore curiosità perché è totalmente inedita, ma di cosa si tratta? Immaginate una sorta di StreetPass del Nintendo 3DS espanso a dismisura. Tramite questa opzione è possibile vedere a cosa stanno giocando i possessori di una PS Vita che si trovano vicino a noi. Dopo aver dato il consenso per la localizzazione della nostra posizione, la console ci dice quante persone stanno giocando in un raggio di "n" chilometri, qual è il loro gradimento dei titoli in questione e con quanti di loro abbiamo eventualmente già giocato.
Condividendo il proprio ID online, inoltre, è possibile effettuare delle scoperte, rappresentate in alcuni casi anche da nuovi oggetti ed elementi per i giochi che fanno parte della nostra collezione. Le potenzialità del Near sono decisamente grandi, ma per ora il giudizio sulla sua effettiva validità non può che rimanere in sospeso.
I pulsanti della seconda schermata della console, la prima in basso dopo quella principale, sono invece quelli che consentono di utilizzarne i contenuti multimediali. Musica, video, foto, browser, PlayStation Store e riproduzione remota si trovano proprio qui ma, come tutti gli altri menù, potete personalizzarne la posizione a piacimento.
POTENZA SENZA CONTROLLO?
Quando la prima PSP venne presentata lasciò tutti a bocca aperta per quello che fece vedere e per il confronto diretto con la concorrenza del momento. La stessa cosa è avvenuta con PlayStation Vita, anche se stavolta di concorrenti in giro ce ne sono molti di più.
L'avversario più pericoloso per il portatile Sony non sarà però il Nintendo 3DS, come molti sono portati a pensare, ma l'iPhone 4S e il futuro iPhone 5, così come i più recenti e futuri dispositivi Android. Se da un punto di vista puramente ludico la potenza mostrata fin da subito da Vita non sembra avere rivali, sono almeno un paio i suoi potenziali talloni d'Achille: il prezzo dei giochi e la durata della batteria.
"L'avversario più pericoloso per il portatile Sony saranno gli smartphone e non il Nintendo 3DS"
Per quanto i nuovi Uncharted, Wipeout e soci possano essere spettacolari dal punto di vista grafico e divertenti da giocare, il loro prezzo medio di 40/50 Euro dovrà confrontarsi con i pochi spiccioli a cui ormai sono abituati gli utenti dell'ìApp Store e dell'Android Marketplace. Basterà la fama dei titoli first-party Sony e gli ottimi giochi che si intravedono all'orizzonte per far vincere a Sony questa ennesima sfida? Forse sì, ma stavolta sarà molto più complicato…
In secondo luogo, parliamo della durata della batteria. Speravo che gli allarmi lanciati nelle settimane scorse fossero un po' esagerati ma purtroppo dopo aver testato a lungo la console, devo arrendermi anche io. Così tanta potenza ha un costo piuttosto elevato in termini di consumi e anche con Wi-fi e Bluetooth disattivati, una sessione di gioco non può protrarsi molto oltre le 4 ore. Se si gioca in multiplayer o si naviga, ancora di meno.
A questo punto quindi viene da chiedersi se sia giusto chiamare "portatile" una console che non è in grado di sopportare un viaggio in treno o in aereo di media percorrenza, senza andare in riserva. E perché Sony si è ostinata ad utilizzare un formato proprietario per le schede, visti i fallimenti precedenti? Questi interrogativi si agitano nelle menti degli acquirenti indecisi da settimane e probabilmente sono proprio quelli che impediranno a PlayStation Vita di decollare fin da subito nei mercati occidentali... esattamente come è già accaduto in Giappone.
Concludendo ci troviamo di fronte a un vero e proprio mostro di tecnologia, che però attualmente sembra possedere ancora dei piedi d'argilla. Nonostante le innovazioni ci siano e abbiano anche grandi potenzialità di crescita, la filosofia alla base di questa macchina sembra la stessa, identica adottata da Sony per il suo precedente hardware portatile. In passato questo è bastato per piazzare quasi 70 milioni di console in tutto il mondo, ma da allora di tempo ne è passato parecchio e come direbbe il vecchio Snake... videogames have changed!