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PlayStation Vita: ma quanto mi costi? - articolo

Facciamo la console a pezzi per capire il suo valore.

Di acqua sotto i ponti, negli ultimi 8 mesi, ne è passata davvero parecchia. Pensate allo scorso giugno, quando in quel di Los Angeles il buon Kaz Hirai svelava orgogliosamente dal palcoscenico dell'E3 i prezzi della nuova portatile di casa Sony, quei $250 ($299 per la versione 3G) accolti con somma gioia tanto dalla platea di giornalisti, quando dagli spettatori di tutto il mondo.

Cioè proprio quando, manco a farlo apposta, l'hardware meno prestante di 3DS, disponibile grossomodo alla stessa cifra da ormai un paio di mesi, stava dando le prime avvisaglie significative di difficoltà.

I tecnici di UBM TechInsights hanno smontato per noi la PS Vita per capire il rapporto qualità prezzo.

Ebbene, in pochi avrebbero scommesso su un'inversione di tendenza come quella a cui stiamo assistendo oggi, ad una manciata di ore dalla release europea di questa PlayStation Vita: da un lato un 3DS che sta praticamente decollando dagli scaffali, grazie ad un taglio di prezzi senza precedenti nella storia della Grande N, e dall'altro una portatile reduce da un esordio piuttosto freddino nella terra del Sol Levante, così critico al punto da far sollevare i primi cori insistenti per un ridimensionamento dei prezzi.

In questa vigilia di un tanto atteso e chiacchierato Day 1 abbiamo passato il nostro microfono ai super esperti di UBM TechInsights che, cacciavite alla mano, hanno smontato pezzo dopo pezzo il neo-handheld di Sony per fare luce su due aspetti particolarmente critici: se il rapporto qualità-prezzo è effettivamente valido e, cosa più importante, se Sony sia stata così abile da riservarsi un sottile margine di spazio per un eventuale ridimensionamento dei prezzi, qualora anche il lancio occidentale dovesse rivelarsi un passo falso.

A parlare è proprio il vicepresidente della business intelligence di UBM, Jeffrey Brown, che ci svela che il "conto" totale dei materiali per la versione 3G della PlayStation Vita si assesta intorno ai $159,10, al cambio circa €120. Il tutto ripartito nel modo seguente:

  • Display e touchscreen: $50 (€37,7)
  • Batteria: $3.60 (€2.71)
  • Fotocamere: $3.50 (€2.63)
  • Wi-Fi/BT/GPS: $3.50 (€2.63)
  • NAND: $6.00 (€4.52)
  • SDRAM: $9.25 (€6.97)
  • Processore: $16.00 (€12)
  • BB+XCR: $16.25 (€12.23)
  • Componenti non elettroniche: $11.00 (€8.28)
  • Altro: $30.00 (€22.58)
  • Materiali di Supporto: $10.00 (€7.52)

Per maggiori dettagli, vi consigliamo una visita al sito ufficiale di UMB.

Giusto per capirci, il prezzo "grezzo" di 3DS al suo lancio, giusto per fare un rapido raffronto numerico, si avvicinava ai $101 , circa €76 per singola unità.

Sony pare avere attuato tutte le strategie del caso per scongiurare tagli di prezzo selvaggi da parte dei distributori.

Per capire con precisione quale sia il guadagno di Sony dalla vendita di una singola console portatile, è importante conoscere quale sia l'effettivo prezzo commerciale imposto dal colosso nipponico ai suoi rivenditori. Alas, una fonte britannica specializzata nel mercato al dettaglio, ci svela che i titolari della piattaforma non hanno rilasciato ai diretti interessati alcuna informazione specifica.

Che si tratti di una mossa strategica di Sony stessa volta a prevenire (leggasi evitare) quegli stessi sconti aggressivi che hanno parzialmente caratterizzato il lancio di 3DS? D'altronde, se un venditore non è al corrente di quanto dovrà sborsare per PlayStation Vita, l'unica cosa sensata da fare rimane quella di vendere l'apparecchio al prezzo consigliato di Sony.

Alla stessa maniera, alcune voci riportano che non è stata data conferma nemmeno sull'effettivo numero di pezzi destinati al singolo "negoziante": sarebbe dunque folle avventurarsi in un ribasso non sapendo a priori se la quantità poi disponibile sarà in grado di evadere tutti gli ordini dei clienti.

Siamo tuttavia in grado di formulare un'ipotesi più che ragionevole sul presunto prezzo commerciale della PlayStation Vita. La tradizione insegna che il margine disponibile ai rivenditori per quanto concerne l'hardware si aggira dal 5 al 7.5% del valore al netto dell'IVA. Assumendo una ragionevole stima del 6%, se ne ricava che un dettagliante sfiora un esborso di €250 (con un IVA di circa €67) per il modello 3G e di €206 (con IVA di €55) per quello solo Wi-fi.

Risulta praticamente impossibile stimare con precisione quale sia il guadagno di Sony per ogni console venduta.

Calcolatrice alla mano, questo si traduce in un guadagno di circa €129 (tassi di cambio valuta permettendo) dritto nelle tasche di Sony per ogni singola PlayStation Vita venduta.

Mettiamo subito in chiaro che non stiamo parlando di puro guadagno: vanno infatti prese in considerazione numerose altre voci, quali costo del lavoro, investimenti in ricerca e sviluppo, spese di marketing e distribuzione globale.

Non potendo adocchiare i libri mastri di Sony risulta praticamente impossibile stimare con esattezza quale parte di questo "portato a casa" sia effettivamente guadagno. Vale comunque la pena sottolineare come anche Nintendo guadagnasse all'incirca la stessa cifra per ogni 3DS venduto, trovando tuttavia ampio spazio per un successivo taglio di prezzi epocale.

Possiamo dunque aspettarci una manovra simile anche da parte di Sony? I tempi non sono ancora sufficientemente maturi per sbilanciarsi sin da subito, sebbene alcuni bene informati dell'industria del videogioco affermino che il perpetuarsi di una tale strategia è alquanto improbabile, indipendentemente da quanto accadrà domani e nei giorni successivi al Day One.

"Ritengo che PlayStation Vita vanti un'eccellente qualità ad un prezzo ragionevole", afferma ai microfoni di Eurogamer Michael Pachter, il celebre analista di Webdush Morgan, "anche se il suo lancio non arriva certo nel momento più opportuno". "Il numero di utenti alla ricerca di un dispositivo di gioco dedicato si sta restringendo progressivamente, e come se non bastasse le schede di memoria faticano a tenere il passo, alla luce della sempre crescente mole di contenuti multimediali scaricabili".

Secondo Michael Pachter, difficilmente i possessori di una PS3 si sentiranno spinti all'acquisto di una PS Vita.

"Sia chiaro, considerando l'hardware di cui stiamo parlando, il prezzo è a dir poco invitante: peccato che, senza mezzi termini, PlayStation Vita costi quanto PS3. Un aspirante giocatore senza PS3 sarebbe più propenso ad investire il proprio denaro in una console domestica piuttosto che in una portatile; allo stesso modo, un possessore di PS3 potrebbe rivolgere le proprie attenzioni verso una Xbox 360, disponibile alla medesima fascia di prezzo".

"Difficilmente un utente già possessore dell'attuale ammiraglia Sony si sentirebbe 'costretto' all'acquisto di Vita per giocare ad Uncharted, tanto per fare un esempio, ma probabilmente si sentirebbe più attratto da saghe del calibro di Gears of War o Halo. Ecco perché, nonostante gli innegabili dubbi, penso che PlayStation Vita avrà non pochi problemi di vendita. Nel biennio 2004-2006 sarebbe stata sensazionale, ma ora la situazione è differente."

Il buon Pachter, tra le altre cose, ha stimato il potenziale mercato di possessori di PS3 alla ricerca di un'esperienza portatile aggiuntiva in circa dieci milioni di utenti, concentrati principalmente nel primo biennio di attività della console. "Un calo dei prezzi farà inevitabilmente lievitare la domanda", aggiunge, "seppure vada detto che Sony difficilmente opterà per una tale scelta strategica".

"Attualmente non hanno abbastanza margine di guadagno per un taglio dei prezzi, quindi è lecito pensare che manterranno il prezzo iniziale del modello Wi-fi almeno per un altro anno, per poi ridurlo soltanto quando i costi di produzione inizieranno a calare. Sarebbe incredibilmente sciocco inseguire un mercato secondario come quello portatile, incorrendo in significative perdite commerciali per ogni unità venduta".

Piers Harding-Rolls di Screen Digest non si aspetta tagli di prezzo prima del 2013.

Piers Harding-Rolls di Screen Digest fa eco al giudizio di Pachter. "Mi aspetto un lancio di Vita particolarmente intenso grazie a una line-up ricca di titoli interessanti, ma proprio come successo nel caso del 3DS, il suo prezzo inizierà a farsi sentire maggiormente dopo che la frenesia iniziale si sarà placata. Bundle a parte, dubito che Sony andrà a ritoccarlo prima del 2013".

Soltanto il tempo, dunque, potrà dirci se Sony riuscirà a trovare una base d'utenza vasta e solida per il proprio nuovo gioiellino. Come di norma in questo settore, il destino della PlayStation Vita non dipenderà esclusivamente dal prezzo dell'hardware ma soprattutto dalla qualità dei giochi a venire.

Che si tratti di una macchina dalle innegabili potenzialità, infatti, è cosa ben nota. PlayStation Vita offre gran parte delle feature che l'utenza "portatile" può desiderare, a esclusione forse per le già criticatissime memory card proprietarie. Difficile dunque immaginare, alla luce di questo, dei ripensamenti una volta di fronte al cartellino del prezzo.

Possiamo solo sperare che là fuori ci sia abbastanza gente capace di affrontare a testa alta il prezzo consigliato da Sony e garantire agli sviluppatori terze parti lo slancio e lo spirito necessario ad aiutare il colosso nipponico a concretizzare quest'ambizioso progetto.