Harry Potter Kinect - review
La magia del maghetto di Hogwarts non funziona su Kinect.
Pensavate che Star Wars Kinect fosse uno dei giochi meno riusciti degli ultimi anni? Bravi, perché effettivamente lo è, visto che Harry Potter Kinect, per quanto deludente, è comunque migliore. Non rischiate, insomma, di vedere Albus Silente ballare un brano di Lady GaGa.
Però non ci si può girare attorno troppo, Harry Potter Kinect è una semplice, semplicissima raccolta di mini giochi, cinque per ognuno dei sette anni che il maghetto dei record ha passato in quel di Hogwarts insieme ai suoi amici.
Ogni evento è introdotto da un piccolo testo introduttivo che cerca di far capire al giocatore in che punto della trama si trovi, ma non c'è nemmeno uno spezzone del film che ne onori la qualità: solo un'immagine statica come sfondo. Una volta pronti potrete alzare il vostro braccio per far partire il gioco. Uuna piccola sequenza non interattiva vi permetterà di capire cosa fare e sopratutto come, e da qui in poi il gameplay cambierà a seconda dei casi.
Se c'è da preparare una pozione vi ritroverete davanti alla solita variante di Cooking Mama: gira, versa, gira, accendi ed è tutto pronto. Se c'è da combattere un troll dovrete evitare i suoi attacchi spostandovi da destra a sinistra, infine sorprenderlo con una serie di incantesimi lanciati come vi aspettereste di farlo in un gioco Kinect: braccio in avanti e tanta, tantissima convinzione nello sguardo (si possono anche lanciare a voce ma dovrete affidarvi allo scarso udito del Kinect e non ve lo consigliamo).
"I mini giochi proposti non brillano per originalità, non brillano in divertimento e nemmeno in precisione"
I mini giochi proposti non brillano per originalità, non brillano in divertimento e nemmeno in precisione, tranne qualche rara eccezione. Anche se è stato terrificante dover ripetere l'evento più e più volte, ricorderemo con estremo piacere la lezione con le lagnanti mandragore, in cui il giocatore è chiamato a travasare le piante prima che il loro pianto faccia svenire gli studenti, annaffiarle e infine salvarle dall'attacco di pericolosissime lumache velenose. Divertenti, ma nemmeno troppo considerando cosa si poteva realizzare, le sequenze sul campo di Quidditch, in cui bisogna spostarsi lateralmente per assecondare il movimento prestabilito della scopa volante e infine acchiappare il boccino, semplicemente allungando la mano.
No, non potrete gironzolare per l'affascinante Hogwarts liberamente, ma tra una lezione e l'altra avrete la vostra piccola stanza dentro cui potrete interagire con alcuni personaggi della serie, utilizzare la lavagna per giocare alcune lezioni extra (stesso gameplay ma nuove pozioni da creare e nuovi incantesimi da lanciare) e accedere alle missioni co-op, composte dallo stesso mix di eventi. Ecco, forse è questa la cosa che fa più male giocando a questo Harry Potter Kinect, l'economia con cui è stato ideato e infine sviluppato il gioco non va affatto bene con un prodotto che avrebbe potuto sfruttare molto meglio l'enorme materiale che libri e film hanno generato.
L'esempio che Harry Potter Kinect avrebbe dovuto imitare è Kinect Rush: Un'avventura Pixar, quello sì che era un bel titolo zeppo di mini giochi, quello sì che sembrava costruito con amore, con l'intento di glorificare la produzione Pixar e di sviluppare qualcosa di semplice ma anche estremamente valido. La differenza è tutta qua: il gioco Pixar serviva a valorizzare quel marchio, mentre il povero Harry Potter sembra oramai soltanto un nome da spolpare fino a quando non ne rimarrà più nulla.
"La periferica Microsoft non risponde come dovrebbe se non quando deve interpretare le azioni più semplici"
Harry Potter Kinect non brilla nemmeno tecnicamente. La periferica Microsoft, in questo caso, non risponde come dovrebbe se non quando deve interpretare le azioni più semplici. Graficamente poi Harry Potter Kinect sembra un gioco vecchio, con i personaggi dallo sguardo perso nel vuoto e dai movimenti robotici. I momenti salienti dei film e dei libri sembrano delle messe in scena di qualche malandata compagnia teatrale, il cui capo è l'agghiacciante Tom Hanks in Polar Express.
Il sonoro fortunatamente si regge in piedi grazie ai brani del film, con un doppiaggio in Italiano tutto sommato decente (scordatevi però le voci originali dei film) e una discreta potenza nell'accompagnare incantesimi ed esplosioni. Ma anche qui sono state commesse delle ingenuità: se il gameplay di un mini gioco si basa nel lanciare lo stesso incantesimo trenta volte e oltretutto consecutivamente, non è buona idea farne urlare al protagonista il nome ogni volta. Wingardium Leviosa, Wingardium Leviosa, Wingardium Leviosa, Wi, Wi, Wi, Wingardium... sembra un rap, non è così che dovrebbe essere.
E poi, scusate se sono duro ma non capisco per quale motivo un gioco simile debba costare tanto. Harry Potter Kinect si troverebbe molto più a suo agio in un contesto mobile: 4,99 Euro su iOS e Android, tanto che muovi il dito o il braccio, diciamolo chiaramente, il divertimento non cambia molto. Se invece l'idea era proprio quella di sfruttare il Kinect, che male c'era a distribuirlo direttamente su Xbox Live, e sopratutto a un prezzo più contenuto?
Avada Kedavra!