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Hector: Ep.2 - Senseless Acts of Justice

Un'avventura pulp, molto pulp.

eravamo rimasti? Per fortuna ci siamo noi di Eurogamer a riportarvi indietro nel tempo, ricordandovi di quando ci veniva presentato Hector, un poliziotto con gli attributi, arcigna figura in un mondo senza freni inibitori impegnata a seguire le tracce di un sanguinoso terrorista.

Allora le speranze di trovarsi davanti ad un gioco che potesse dire qualcosa di originale nel panorama delle avventure grafiche erano scemate velocemente, perse all'interno di una struttura più focalizzata a concedere violenza gratuita che a fornire un titolo di sostanza; se poi a questo si aggiungeva un Inglese stretto e ricco di espressioni gergali, l'appeal per un qualsiasi avventuriero italiano risultava proprio ridotto al lumicino.

Fortunatamente però non sempre il buongiorno si vede col mattino e con Senseless Acts of Justice gli Straandlooper sembrano aver beneficiato in maniera sensibile del supporto di quei furboni di Telltale, capaci di indirizzare il team irlandese verso strade più sicure, dove troviamo un secondo episodio molto più meritevole di essere giocato, senza perdere quelle caratteristiche peculiari che giustificavano, pur nella piattezza generale, l'esistenza di Hector.

I doppi sensi e le situazioni al limite dell'assurdo continuano a sprecarsi nel mondo di Hector.
Chi non vorrebbe un negozio del genere sotto casa?
Cosa c'è di meglio di una salutare corsa nel parco?

In questo contesto, complice anche una maggiore focalizzazione sulla parte investigativa rispetto all'episodio precedente, l'intero comparto avventuroso coglie infatti i frutti di una struttura più varia, dove ad esempio non mancheranno momenti ben congegnati come quando vi verrà chiesto di prendere il controllo di Lambert, l'assistente del nostro detective, sfruttandone in maniera peculiare l'inventario.

La caccia al fantomatico killer scorre così con un ritmo apprezzabile, portando a focalizzare la tensione narrativa sul riuscire a conciliare, questa volta in maniera più armoniosa, un mondo in prima battuta difficilmente digeribile con quella che si rivela essere una indagine con tutti i crismi del caso. Tuttavia non mancheranno in questo furioso inseguimento momenti sopra le righe, fra cui incontri in strip club nascosti e negozi di bellezza con armi in vendita, in quello che potremmo definire pieno stile Hector.

Certo, ci sono ancora alcuni limiti derivati perlopiù da una struttura ancorata alle origini per iPhone del gioco, sia nell'utilizzo del solo clic sinistro del mouse per svolgere ogni azione, sia nella struttura di dialoghi ed enigmi, ma come oramai credo abbiate avuto modo di capire non si ha più la sensazione di assistere ad un collage di scene fini a se stesse, ma piuttosto ad un mosaico dove i vari pezzi si incastrano con maggior naturalezza.

Dal punto di vista grafico e tecnico invece non ci sono grossi cambiamenti da segnalare, se non un leggero miglioramento nella varietà e nella cura degli ambienti, cosa che si riflette anche nella caratterizzazione, vocale e non, dei personaggi di contorno aumentati sia in numero che in qualità.

E se l'Inglese risulta ancora una volta un ostacolo abbastanza importante visti i numerosi giochi di parole e le locuzioni slang, la presenza a questo giro di sottotitoli in ogni frangente, filmati compresi, permette di superare a cuor leggero anche questo ostacolo.

Il secondo episodio di Hector riesce così nella non facile impresa di rendere più piacevole quello che di buono la prima parte portava con sé. I miglioramenti, presenti praticamente in tutti gli ambiti principali, permettono infatti a Hector di scavalcare la temibile asticella della sufficienza, portandosi decisamente nella zona "acquisto da valutare".

Se anche l'ultima parte di questa avventura ad alta violenza aggiunta manterrà le promesse lasciate sul campo, saremo probabilmente qui a suggellare l'ennesimo colpo messo a segno dai ragazzi di Telltale.

7 / 10