How To Survive - review
Sopravvivrete anche a questo?
Lo ammetto, prima d'ora non avevo mai sentito parlare di How To Survive di Eko Software, team francese con sede a Parigi e autore in passato di alcuni titoli scaricabili come Storm e Aqua Panic. Nei panni di uno dei 3 sopravvissuti scampati a un incidente al largo delle coste colombiane, dovremo muoverci su quattro isole alla ricerca di un mezzo per fuggire dal terribile inferno che troveremo durante il nostro viaggio.
Le isole sono infatti popolate da migliaia di zombie, creature geneticamente modificate e strani insetti che non vedono l'ora di farci a brandelli non appena gli capitiamo sotto il naso. Ma faremo anche conoscenza con alcuni superstiti tra cui il misterioso Kovac, uno strano individuo mascherato che ci insegnerà le regole per sopravvivere in mezzo alle pericolose paludi abitate da piranha, nonché a cacciare, fabbricare da zero un intero arsenale e curarci servendoci delle piante disseminate sul territorio.
Badate bene che sottovalutare i suoi consigli equivale a scavarsi la fossa con le proprie mani, e risulterà essenziale recuperare quanti più manuali possibili per creare protezioni e armi con gli oggetti che troveremo lungo il nostro cammino. Questo però ci porta al primo punto debole di How To Survive, ovvero che le due isole iniziali che esploreremo si baseranno essenzialmente sull'imparare a sopravvivere. un discorso valido soprattutto in quella 'privata' di Kovac, dove proveremo sul campo le regole fondamentali della sopravvivenza come costruirci un'arma, mangiare, dormire e bere.
"L'aspetto più incredibile è probabilmente l'altissimo numero di combinazioni possibili con cui possiamo creare un'arma"
L'aspetto più incredibile è probabilmente l'altissimo numero di combinazioni possibili con cui possiamo creare un'arma. A parte il classico bastone e il machete (quest'ultimo utile anche per aprirci la strada tra i rovi), per costruire una motosega avremo bisogno di taniche vuote, una catena, degli utensili e infine una o più bottiglie di benzina, che dovrà per forza essere aggiunta di tanto in tanto per far funzionare il nostro baraccone artigianale.
Questo è solo un esempio dell'ampia customizzazione che How To Survive mette a disposizione, e anche se in alcuni casi certe combinazioni possono risultare un tantino fantasiose, siamo sicuri che molti giocatori si divertiranno a spendere qualche istante per vedere cos'è possibile creare. Le munizioni invece non saranno un grande problema, visto che bulloni e altri piccoli pezzi di metallo andranno più che bene per essere sparati contro la carne flaccida dei nemici e fortunatamente, salvo inutili sprechi, abbonderanno per buona parte del gioco.
Procurarsi del cibo è la nostra seconda priorità, peccato che la maggior parte delle volte risulti un vero e proprio problema: una volta scovato un animale da cacciare è importante mantenere il sangue freddo, visto che in molte occasioni la bestia si ribellerà contro di noi ed è qui che inizia il dramma. Sì perché uccidere o peggio ancora seminare una bestia inferocita è un'impresa praticamente impossibile e, a meno di un colpo di fortuna, passeremo a miglior vita nel giro di qualche istante.
"Procurarsi del cibo una priorità, peccato che la maggior parte delle volte risulti un vero e proprio problema"
Non solo: dopo aver recuperato del cibo esso dovrà essere per forza cucinato su un fuoco, a meno che non vogliamo prenderci qualche malattia allo stomaco con conseguente necessità di andare urgentemente in bagno. Raccoglieremo inoltre dei funghi e della frutta che allieteranno la fame e soprattutto eviteranno per qualche tempo di dover cacciare qualche cervo furioso che non vede l'ora di affilare le sue appuntite corna su di noi.
Grazie al cielo per trovare dell'acqua potabile basterà chinarsi sui pozzi disseminati nella giungla, anche se a dire la verità questi sono collocati nelle aree meno opportune. Ricordiamoci inoltre di riempire le nostre bottiglie vuote se non vogliamo rischiare di disidratarci sotto il sole cocente delle coste colombiane.
L'ultima regola della sopravvivenza è dormire, ma ahimè anche per riposare bisognerà non solo trovare i rifugi ma anche ripulirli dalle creature che li abitano e che senza motivo sbucheranno fuori da ogni angolo, come nei peggiori film dell'orrore. Conquistato il fortino esso diventerà nostro a tutti gli effetti e, oltre a poter dormire, troveremo oggetti preziosi e guide per creare nuove armi da aggiungere nello zaino.
Sarà di vitale importanza tenere sott'occhio tutti questi elementi, perché se anche soltanto uno di questi verrà a mancare, il protagonista comincerà ad avvertire malesseri che si ripercuoteranno nel gioco. Scarsa mira, passo più lento, velocità di ricarica delle armi e altri fattori che renderanno la nostra esperienza un vero e proprio incubo, come se già non fosse difficile destreggiarsi tra la vegetazione delle isole sudamericane.
"Per portare a termine la campagna principale serviranno dalle 5 alle 7 ore"
Imparare a memoria tutti i numerosi controlli di How To Survive richiederà qualche tempo, visto che a ogni tasto sono assegnate una o più azioni. Passare da un'arma all'altra, lanciare un oggetto, muoversi, mirare, sparare, ricaricare... ricordarsi tutto risulterà leggermente difficile all'inizio ma con un po' di pratica (e qualche errore di troppo), riusciremo ad addomesticare le molteplici opportunità che il gioco ha da offrire.
Per portare a termine la campagna principale di How To Survive serviranno dalle 5 alle 7 ore, a seconda dell'approccio al gioco che nasconde diversi segreti come le 12 missioni secondarie delle scimmie di Kovac e altri collezionabili. Il fattore rigiocabilità non è molto elevato, visto che oltre a poterlo riaffrontare alla difficoltà più alta chiamata "Iron Man" e con un personaggio dotato di abilità diverse, troviamo soltanto le sfide sopravvivenza.
In queste 8 missioni il compito sarà raggiungere un determinato punto di un'isola partendo con lo zaino completamente vuoto, naturalmente circondati da una massiccia dose di non morti. È doveroso sapere che se abbiamo intenzione di addentrarci i questi gironi infernali, il nostro limite di pazienza esploderà nemmeno stessimo giocando a Colums in bianco e nero e senza una buona dose di batterie di scorta.
"A parte qualche calo di frame-rate, il motore grafico fa il suo lavoro con modelli poligonali semplici ma piacevoli"
Il motore grafico, a parte qualche calo di frame-rate durante le situazioni più concitate, fa il suo lavoro con modelli poligonali semplici ma piacevoli da vedere. Anche la cura dei dettagli di alcuni elementi di sottofondo ci ha sorpreso in positivo, ma ad essere onesti una maggiore varietà nel bestiario e nelle ambientazioni poteva rendere il gioco più interessante, soprattutto sotto il profilo strategico. I tempi di caricamento durante gli spostamenti da un'isola all'altra non sono proprio immediati ma dei veloci quiz allieteranno le pause regalando anche alcuni punti esperienza per ogni risposta esatta.
Sul fronte del sonoro, infine, segnaliamo una poverissima scelta di brani musicali che fanno da sottofondo alle nostre scorribande tra gli zombie, e gli effetti sonori sono tutto sommato accettabili. Il doppiaggio, presente nella sola lingua inglese, è di discreta fattura, mentre i sottotitoli in italiano fanno quasi sempre il loro dovere, a parte qualche sporadico (e banale) errore di traduzione.
How To Survive può sembrare in apparenza un gioco superficiale dotato una grafica appena sufficiente, ma il titolo Eko Sofware si è rivelato abbastanza interessante nonostante i suoi difetti e la sua linea di apprendimento quasi inesistente. L'elevata difficoltà anche a livello normale potrebbe scoraggiare molti giocatori, specialmente nella seconda parte dell'avventura, ma con un sapiente uso dell'inventario e delle regole di sopravvivenza, uscire vivi dall'arcipelago colombiano non sarà poi del tutto proibitivo.
La longevità e il numero di bonus ed extra fanno in modo che il prezzo (assestato sui €14) sia tutto sommato onesto, considerando poi che è possibile affrontare l'avventura in compagnia di un amico in co-op, sia online che sulla stessa console o PC. Spiace soltanto constatare che con un pizzico di attenzione in più, il gioco del team francese poteva regalare un'esperienza più accessibile ai giocatori meno hardcore e magari migliorare i piccoli problemi di frame rate.
How To Survive rimane però un buon titolo scaricabile che consigliamo a coloro che amano le sfide e i top-down shooter a base di zombie.