Insanely Twisted Shadow Planet
Un Metroid piccolo piccolo.
Non è la prima volta che il servizio Xbox LIVE ospita un gioco palesemente ispirato a Metroid o a Castlevania. A loro modo sia Shadow Complex che Outland si sono appoggiati in modo più o meno evidente alle due storiche saghe tanto amate da milioni di appassionati in tutto il mondo, garantendo in entrambi i casi esperienze di un altissimo livello qualitativo.
Questa volta a confrontarsi con i mostri sacri di cui sopra è Insanely Twisted Shadow Planet, progetto affascinante ma, sfortunatamente, fin troppo piccolo per l'obiettivo che si propone. In sostanza questo titolo per Xbox LIVE mette il giocatore nei panni di un bizzarro alieno a bordo della propria astronave, impegnato a liberare il suo sistema solare da una mostruosa entità tentacolare.
Dopo essere giunto dallo spazio profondo, infatti, l'oscuro parassita prende letteralmente possesso dei pianeti nelle vicinanze, trasformandoli in ammassi informi resi invivibili da orribili tentacoli polipoidi e da creature più o meno letali.
Il compito del giocatore, ovviamente, è quello di sconfiggere l'entità oscura per riportare la situazione alla normalità. Per far questo può contare su un disco volante capace di equipaggiare numerosi potenziamenti da raccogliere nel corso dell'esplorazione.
Sebbene all'inizio dell'avventura l'astronave possa contare solo su un debole cannone e su uno scanner utile per apprendere preziose informazioni sulle creature e sulle strutture delle ambientazioni, andando avanti con la storia, in perfetto stile Metroid, si ottengono nuove abilità, che oltre a rivelarsi preziose nella lotta contro le minacce del mondo esterno, permettono anche di accedere a luoghi precedentemente bloccati.
Questo processo di crescita e di avanzamento attraverso le articolate mappe del gioco funzionava anni fa e lo fa meravigliosamente ancora oggi, accompagnando il giocatore attraverso livelli dal look sempre diverso e superbamente caratterizzato.
Seguendo l'andamento naturale di Insanely Twisted Shadow Planet, infatti, ci si trova di fronte a paesaggi incredibili realizzati attraverso una rappresentazione artistica curata e arricchita da un design sempre convincente.
Gli oscuri cunicoli iniziali (i cui contrasti e l'uso costante delle silhouette non possono che riportare alla mente Limbo) lasciano presto spazio a limpidi fondali oceanici popolati da ogni genere di creatura, a foreste di cristalli in cui un semplice raggio di luce può trasformarsi in un'arma o in uno strumento per risolvere enigmi, o ancora in intricate fantasie di ingranaggi e componenti meccanici contaminate da elementi organici di vario genere.
Tutto questo scorre via con una calma quasi zen, senza mettere mai il giocatore di fronte a difficoltà eccessive e, quando possibile, fornendo tutti gli aiuti necessari per spingerlo a capire la direzione da prendere e la soluzione da attuare.