Joe Danger Touch - review
Quando il pericolo diventa portatile!
Non fosse il semplice porting una manovra già abbastanza rischiosa o particolarmente invisa, l'incredibile ascesa dei dispositivi Apple/Android come piattaforme di gioco nell'ultimo biennio ha dato il là al cosiddetto fenomeno del "porting mobile", trasposizioni di titoli di successo più o meno recenti in una nuova versione touch che ben si presta ai pochi pollici di telefoni, tablet o soci.
Quando uno studio dichiara di voler creare la versione mobile di un precedente successo, tuttavia, le reazioni iniziali non sono delle più entusiastiche. Numeri alla mano, non è raro ritrovarsi con giochi dal sì lodevole impianto grafico, ma dal sistema di controllo poco reattivo, se non addirittura scomodo, per non parlare di una lunga serie di caratteristiche misteriosamente decurtate nella migrazione.
L'annuncio di un nuovo episodio di quel mascellone sfrontato di Joe Danger in esclusiva per iOS, devo ammetterlo, è riuscito a farmi dimenticare dozzine di esempi (anche più blasonati) vittime della peggiore gogna mediatica. Le parole rassicuranti degli sviluppatori sulla volontà di riprogettare interamente il gioco da zero tenendo bene a mente gli stilemi del mondo touch sono concetti sentiti e risentiti più volte, ma che solo in rari episodi rappresentavano la verità.
Ebbene, prima che possiate leggere il voto in calce vi rovino la sorpresa: Joe Danger Touch ha soddisfatto ogni aspettativa, portando a casa un piazzamento di tutto rispetto al pari delle controparti PS3 e Xbox 360. L'ultima fatica di Hello Games è un episodio nuovo di zecca, che vanta livelli inediti figli di un design che tiene a mente la natura touch dell'hardware di riferimento. Volendo fare un paragone illustre, Joe Danger Touch sta a Joe Danger quanto Rayman Jungle Run sta a Rayman Origins. Il che, se permettete, non è poco.
"L'offerta di Joe Danger Touch si articola su dieci tappe differenti dalla difficoltà crescente"
L'offerta di Joe Danger Touch si articola su dieci tappe differenti, dalla difficoltà via via crescente e composte da sei eventi (di cui solitamente uno bonus), ciascuno della durata di un paio di minuti. Cosa dovrà fare Joe Danger? Quello che sa fare meglio: saltare, chinarsi, evitare ogni tipo di insidia e racimolare quanti più punti possibile, cimentandosi nelle più spericolate e mortali acrobazie aeree. Ordinaria amministrazione.
Accelerare non sarà compito del giocatore, che dovrà destreggiarsi tra tap singoli o doppi per saltare, tap prolungati per chinarsi o swipe orizzontali per la classica "ruota alta". Non può certo mancare un parco acrobazie delle grandi occasioni, associato alle più disparate combo di swipe/tap da utilizzare sia in fase aerea sia quando le ruote toccano l'asfalto. A tutto questo, ovviamente, si aggiunge una lunghissima serie di collezionabili da raccogliere (toccandoli tempestivamente con un dito), che spaziano dalle lettere D A N G E R ai logo di Hello Games, senza disdegnare astronavi aliene a spasso per il tracciato.
Tali meccaniche ricordano quelle del già menzionato Rayman Jungle Run, e pur dimostrandosi più evolute e complesse brillano della medesima immediatezza. Reattività non significa certo risparmiare al "nostro" sedere un contatto ravvicinato con l'asfalto, e più si procede tanto maggiori saranno le occasioni in cui avremo modo di baciare marmitta o sospensioni della moto per colpa di un Frontflip troppo lungo o di un Superman contro una parete. Ma basta un tap e si riparte più agguerriti di prima, lontani anni luce da ogni frustrazione o prematuro esaurimento nervoso.
"Ogni evento propone al giocatore tre sfide differenti che ci premiano con un quantitativo variabile di denaro"
Ogni evento propone al giocatore tre sfide differenti (collezionare monete, effettuare manovre col giusto tempismo, tagliare il traguardo prima di uno sfidante), che ci premiano con un quantitativo variabile di denaro e ci permettono di sbloccare gare e tappe più avanzate. Superatele tutte e tre in una sola corsa ed ecco che riceverete un'ambitissima Medaglia Pro (non dovrei dirvelo, ma se volete scoprire tutti i segreti di Joe Danger fareste bene a collezionarne il maggior numero).
Uno degli aspetti più interessanti di Joe Danger Touch è la sua progressione "costante". Terminare ogni circuito con punteggi elevati e una bella Medaglia Pro appuntata al petto è l'ideale, ma anche qualora si fallisse l'obiettivo o ci si dovesse interrompere bruscamente prima del traguardo, si porterebbe comunque a casa qualche monetina extra. "Vincere la gara al 100% è consigliato, ma non è sempre facile riuscirci" racconta Sean Murray. "Qualsiasi cosa facciate, continuerete a guadagnare monete. È una scelta che ho trovato interessante in titoli iOS come Jetpack Joyride, e che trovo vincente per il gioco mobile ".
Collezionare denaro virtuale non serve soltanto a placare ogni eventuale ambizione da Paperon de Paperoni, ma permette di arricchire rapidamente il capiente guardaroba. Guardaroba che, se nei precedenti episodi assumeva valenza prevalentemente estetica e non funzionale al gameplay, ora diventa di importanza tattica. Non solo ogni costume influisce su specifiche abilità di Joe (combo massima, bonus punteggio/gettone), ma alcuni di questi permettono di partecipare a specifici eventi altrimenti preclusi.
"Elvis, Zombie o Joe Hawk sono solo alcuni degli oltre 20 costumi disponibili"
Elvis, Zombie o Joe Hawk sono solo alcuni degli oltre 20 costumi disponibili, acquistabili tramite il conio virtuale guadagnato in gara o sborsando denaro vero nel sistema di microtransazioni implementato dagli sviluppatori. La scalata alle classifiche mondiali è così di fronte ad un bivio, che da un lato conduce ad una carriera onesta ma faticosa, fatta di acrobatici tentativi, onorevoli fallimenti e costante allenamento in pista, e dall'altro porta ad una scorciatoia più veloce, che permette di indossare vesti migliori (con tutti i vantaggi da esse derivanti) a patto di investirvi un congruo gruzzoletto.
Toccherà dunque al giocatore decidere come e quando mettere le mani sul prestigioso "Golden Joe", il costume definitivo capace di raddoppiare il punteggio finale e di far lievitare i moltiplicatori a 50X. Inutile sottolineare come, nel caso decideste di rispolverare la carta di credito, l'ascesa alle posizioni alte delle leaderboard diventerebbe più abbordabile. Il rischio principale, tuttavia, è quello di perdersi gran parte del divertimento insito nel provare e riprovare uno stesso livello, così come la soddisfazione di aver raggiunto le 150 mila monete necessarie solo con i propri sforzi. Del resto, si tratta solo di fare qualche backflip in più.
Classifiche a parte, Joe Danger Touch non presenta un multiplayer nel senso stretto del termine, offrendo piuttosto delle Sfide che si appoggiano al ben collaudato sistema di Game Center. La logica di queste sfide è azzeccata: ogniqualvolta si ottenga una Medaglia Pro o si sigli un punteggio record, è possibile sfidare a singolar tenzone un amico. Sarà poi il sistema a notificare la sfida all'avversario e a condurlo all'evento in questione, anche nel caso questo non fosse ancora stato sbloccato.
"Sul fronte tecnologico il lavoro degli sviluppatori inglesi è eccellente"
Sul fronte tecnologico il lavoro degli sviluppatori inglesi è eccellente. Il comparto grafico è sontuoso e sgargiante, capace di regalare scorci ispirati ed accattivanti anche in un apparecchio ormai datato quale l'iPhone 3GS. Joe appare in forma smagliante nei dispositivi di Cupertino, con una modellazione 3D accurata, una gestione degli effetti di post processing e del normal mapping (iPad 2 e iPhone 4S), una fisica degli oggetti precisa (iPhone 5) e un sistema di ombre dinamiche in tempo reale (iPad Mini). Anche la sfida più delicata, muovere il tutto a 60 frame al secondo, è stata brillantemente superata (fa esclusione il "vecchio" iPhone 3GS, dove i limiti del processore possono ben poco nella gestione del 3D).
Dopo gli ottimi risultati su PS3 e Xbox 360, insomma, l'indomito Joe è riuscito a far breccia nei cuori dei dispositivi iOS. Joe Danger Touch è un titolo schietto e roboante, figlio di quella logica spietata dell'"ancora una e poi smetto" che porterà via anche ai giocatori più esperti non meno di 20 ore. Ma si tratta prima di tutto di un titolo progettato per l'universo tattile di Apple e dunque sviluppato, non adattato, per esso.
Che siate amanti irriducibili del brand o dei neofiti che si avvicinano a questo pirotecnico circo delle due ruote per la prima volta, il consiglio è di non lasciarselo scappare. Non che il buon vecchio Joe abbia bisogno di ulteriori conferme della stoffa da fuoriclasse ma, con un esordio portatile del genere, nessuno più di lui merita questo voto.