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Legend of the River King - review

Pesca che ti passa!

Legend of the River King è un curioso crossover tra simulatore di pesca e un jRPG uscito inizialmente su Game Boy nel 1997 e poi su Game Boy Color nel 1999. Quella che vediamo approdare ora sulla Virtual Console del Nintendo 3DS è per l'appunto questa seconda versione, leggermente rivista e ovviamente a colori, e riproposta ora tramite download digitale al prezzo di 5 euro.

Visti l'età del gioco e il fatto che già originariamente girava sull'hardware più "povero" in circolazione in quel periodo, non ci si possono aspettare miracoli da questo titolo dal punto di vista tecnico, e infatti gli oltre 15 anni di River King si notano tutti. Non parliamo solo di grafica (che è quella che ci si può aspettare da un titolo 8-bit, probabilmente a basso budget), ma anche di livello di interazione e di valori di produzione in generale.

Nell'area iniziale potremo prendere confidenza con i rudimenti della pesca, anche parlando con i vari personaggi che dispenseranno qualche consiglio.

"“La parte GdR di Legend of the River King include anche i classici scontri casuali con creature di ogni genere"

La storia, per esempio, comincia in un modo che più sbrigativo non si potrebbe: dopo la schermata del titolo, ci troviamo all'interno di una casa, con un ammasso di pixel identificabile come "nostra madre" che ci dice (rigorosamente in Inglese) che nostra sorella è malata e che per guarirla avremo bisogno di catturare il pesce chiamato "Guardian". Una manciata di righe per motivare la nostra epica quest e saremo già inviati in giro per il mondo a pescare pesci, comprare nuova attrezzatura e combattere mostri.

Sì, avete letto bene: la parte GdR di Legend of the River King non si limita semplicemente a dialogare con i personaggi disseminati per la mappa di gioco e ad ampliare il nostro inventario, ma include anche i classici scontri casuali con creature di ogni genere che tenteranno di ostacolare la nostra strada. Si tratta, per dire la verità, di combattimenti assolutamente elementari, basati essenzialmente sul tempismo e poco altro.

Ovviamente la nostra missione ci porterà a girare per diverse aree di gioco, e per avanzare dovremo spesso completare "quest" (quasi sempre legate alla pesca) che ci verranno assegnate dai vari personaggi. La prima di queste missioni ci consentirà, ad esempio, di ottenere una zattera con la quale salpare per i mari e raggiungere la zona di gioco successiva.

Quello che sorprende un po' è che anche la parte di pesca non sia poi così tanto sviluppata. Sì, si possono comprare canne da pesca, ami, esche e galleggianti di diversi tipi, e pescare una serie di specie differenti di pesci, ma è proprio il gameplay in fase di "abbocco" che poteva essere più profondo, anche per gli 8 bit del Game Boy.

Per attraversare i primi fiumi sarà necessario procurarsi una zattera, portando a termine una delle prime quest del gioco.

Anche se diverse canne possono "lanciare" l'esca in modi diversi, una volta che l'inquadratura si sposta per offrirci il punto di vista subacqueo la situazione diventa sempre piuttosto semplice: quando il pesce tira, dobbiamo lasciargli lenza; quando si ferma perché stanco, dobbiamo tirarlo a riva. Il tutto è gestito tramite un solo tasto e, una volta imparato il giusto tempismo, diventa un compito abbastanza semplice e ripetitivo.

"Il gameplay in fase di abbocco poteva essere più profondo, anche per gli 8 bit del Game Boy..."

Insomma, la componente GdR e l'esplorazione del mondo sono tocchi gradevoli che forse nel lontano 1999 contribuivano a dare al gioco abbastanza profondità, soprattutto nel contesto portatile. Oggi, però, la situazione è diversa: Legend of the River King resta un gradevole tuffo nel passato per chi vede il retrogaming come un'occasione nostalgica per rivivere senza troppe pretese le emozioni del gameplay d'annata, ma nel complesso risulta un gioco decisamente troppo scarno per essere "competitivo" nel 2013.

Certo, c'è da tenere in considerazione il prezzo di 5 euro. Che però è la stessa cifra che il sottoscritto ha pagato per acquistare Max Payne 3 da Xbox Live in saldo. Come dire: 5 euro a Nintendo (così come a Sony e Microsoft) potranno sembrare "pochissimi" per un gioco anche se di 15 anni fa, ma forse le cose stanno cambiando, anche e soprattutto sotto i colpi dei market iOS e Android. Ed è bene che i produttori "classici" se ne accorgano quanto prima...

6 / 10
Avatar di Luca Signorini
Luca Signorini: Luca gioca e scrive da quando ha scoperto le meraviglie del pollice opponibile. È giornalista ma soprattutto appassionato; non gli toccate Metroid, Stallone, i Black Sabbath e la carbonara e sarete suoi amici per sempre.

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