LEGO Il Signore degli Anelli - review
Un “tesssoro” da fare letteralmente a pezzi.
Abbiamo salvato la galassia dopo aver vissuto cruente Guerre Stellari, abbiamo esplorato templi nascosti alla ricerca di tesori impersonando l'archeologo più avventuroso della storia, abbiamo solcato i mari a bordo di una nave pirata fatta ci mattoncini e persino imparato a padroneggiare la magia... Quella che vi sto per raccontare, però, è forse l'avventura più incredibile che la serie LEGO ci abbia mai proposto.
Dopo aver giocato tutti (o quasi) i capitoli della saga sviluppata da Traveller's Tales, devo ammettere che mi ha colto un certo senso di nausea. Non ne potevo più di mattoncini rossi, dorati e migliaia di personaggi da sbloccare... questo finché quei furbacchioni della Warner Bros. non hanno deciso di annunciare il gioco di cui vi sto per parlare.
Alla maggior parte di voi non interesserà ma dovete sapere che il sottoscritto ha letto per la prima volta Il Signore degli Anelli quando ancora andava alle scuole elementari, ha visto la trilogia cinematografica (normale ed estesa) almeno una decina di volte e periodicamente viene preso in giro dai suoi amici (?!?) perché porta sempre al dito l'Unico Anello... chiedendosi ancora, fra l'altro, come facciano gli altri a vederlo.
Ma non divaghiamo e veniamo a noi. Siamo nella Terra di Mezzo e penso che quasi tutti voi conosciate alla perfezione la storia narrata dal libro di Tolkien e dai film di Peter Jackson, giusto? Per questo non vi tedierò con cose ormai arci-note come la Compagnia dell'Anello, Sauron il Signore del Male, la Contea, gli Elfi, le Rovine di Moria e tutto il resto.
Il team di sviluppo di questo LEGO Il Signore degli Anelli ha deciso di ispirarsi più alla trilogia cinematografica che all'opera letteraria originale, quindi anche in questo titolo non troverete traccia di Tom Bombadil e di tutte le omissioni che i fan più sfegatati ancora rimproverano al grande regista neo-zelandese. Per rendere ancora più fedele la somiglianza con le pellicole, Traveller's Tales ha inoltre "inglobato" in LEGO Il Signore degli Anelli gran parte dei dialoghi originali: sì, perché come ormai saprete la nouvelle vague della saga è rappresentata da una struttura di gioco molto più aperta (al limite del free roaming) e da personaggi "parlanti".
"L'immersione del giocatore nelle atmosfere dell'avventura beneficia non poco di dialoghi reali"
Nonostante gli sviluppatori abbiano dimostrato di sapersela cavare alla grande nel rappresentare al meglio i momenti salienti di saghe epiche come Star Wars e Indiana Jones senza l'ausilio della parola, va detto che l'immersione del giocatore nelle atmosfere dell'avventura beneficia non poco di dialoghi reali e non rappresentati solo da buffe scenette di contorno. Detto questo, non mancano comunque delle aggiunte particolarmente divertenti, che quasi sempre coincidono coi momenti più ridanciani dei film, come nel caso dell'eterna disputa tra il nano Gimli e l'elfo Legolas.
I 18 livelli di gioco seguono i vari personaggi della Compagnia dalla loro partenza al loro arrivo nei pressi del Monte Fato e del Nero Cancello. Ognuno di essi richiede di andare dal punto A al punto B per essere portato a termine ma, come al solito, non mancano tonnellate di collzionabili da scovare, qualche simpatica side-quest e luoghi segreti da sbloccare utilizzando appositi personaggi nella modalità Gioco Libero.
Come accennavo poco fa, esistono però delle aree di gioco in cui l'esplorazione è quasi totalmente libera, ed è proprio in questi luoghi che spesso si nascondono i segreti più succosi che il team di sviluppo ha celato alla vista dei futuri avventurieri. Per poterne ottenere alcuni, infatti, non vi basterà girare in lungo e in largo spaccando qualsiasi cosa, ma dovrete accettare delle missioni secondarie che nella maggior parte dei casi richiedono il ritrovamento di particolari oggetti. Niente di particolarmente complicato, stiamo sempre e comunque parlando di un gioco la cui difficoltà è pressoché nulla, ma queste variazioni sul tema contribuiscono sicuramente a rimpastare un po' una ricetta di base che per molti appassionati potrebbe essere diventata un po' troppo stantia.
"Esistono delle aree in cui l'esplorazione è quasi libera, ed è proprio qui che si nascondono i segreti più succosi"
Per quanto riguarda i controlli, nulla di particolare da segnalare. Non avrete alcun bisogno di entrare nel menù delle opzioni per dare una controllata alla mappatura dei tasti e anche se finora non avete mai giocato un titolo della serie LEGO, non impiegherete più di una manciata di minuti per prendere confidenza col tutto. Il passaggio da un protagonista all'altro nel corso dei livelli permette di superare i (pochi) ostacoli ed enigmi proposti, mentre nel Gioco Libero avrete come al solito a disposizione un parterre di personaggi molto più ampio e variegato, che vi avvicinerà sempre più all'agognato traguardo del completamento al 100%.
Quest'ultima frase mi da il "gancio" giusto per parlare del discorso longevità, che come al solito in questa serie è abbastanza soggettivo. Se avete intenzione di correre da un capo all'altro dei livelli senza curarvi di tutto quello che vi circonda, potreste finire l'avventura in una mezza dozzina di ore. Se, al contrario, vorrete sorseggiare appieno il calice (elfico) proposto dal team di sviluppo, allora questo numero è destinato come minimo a raddoppiarsi, se non triplicarsi.
"Dal punto di vista tecnico, il gioco non si discosta più di tanto dai suoi recenti predecessori"
Dal punto di vista tecnico, LEGO Il Signore degli Anelli non si discosta più di tanto dai suoi recenti predecessori. Anche in questo caso i gusti personali entrano in gioco nel giudicare il comparto grafico. Personalmente ritengo che i primi capitoli della saga fossero più fedeli al lignaggio "blocchettoso" delle famose costruzioni colorate. In questi ultimi episodi la voglia di rendere ancora più lussureggianti le ambientazioni ha coinciso con una loro costruzione (è proprio il caso di dirlo) maggiormente "realistica", il che in alcuni casi stride con i personaggi che ci si muovono al loro interno.
Vanno segnalati alcuni piccoli bug occasionali nei menù, qualche rallentamento di troppo rispetto ai precedenti capitoli della saga e una qualità dell'audio altalenante, con livelli di volume che in alcuni casi si alzano o abbassano senza preavviso. Nonostante ciò, l'avventura rimane estremamente divertente e godibile, sia in singolo che nell'immancabile co-op locale con modalità "drop-in, drop-out".
Il voto che vedete qui sotto probabilmente è inferiore a quello che vi sareste aspettati dopo aver letto la recensione. In effetti siamo in presenza dell'ennesimo gioco che avrebbe meritato quel mezzo voto che su Eurogamer non utilizziamo. Al solito, però, i fan di entrambi i franchise (LEGO e Signore degli Anelli) possono stare tranquilli perché in questo prodotto troveranno tutto ciò che desiderano. Gli altri, invece, dovrebbero chiedersi seriamente se la licenza prestigiosa che accompagna questa ennesima uscita possa bastare a giustificare l'acquisto di un titolo un po' diverso dalla maggior parte dei predecessori, ma non abbastanza.