LittleBigPlanet PS Vita - review
Un matrimonio (quasi) perfetto!
Fin da quando annunciarono la versione PlayStation Vita di LittleBigPlanet, ho pensato che questo gioco e questa console fossero fatti l'uno per l'altra. Ho adorato il primo capitolo della serie per PlayStation 3 e ritengo i ragazzi di Media Molecule tra le migliori sorprese di questa generazione hardware.
Ora che ho avuto occasione di testare a fondo il gioco posso dire che le caratteristiche peculiari di Vita sembrano essere state realizzate appositamente per esso. Lo schermo touch e il pad posteriore rendono tutte le classiche operazioni di LBP molto più immediati e divertenti e, in generale, la sensazione di costruire o modificare davvero qualcosa è molto più forte perché... beh, la si tocca davvero.
Gran parte del costrutto originale del gioco è rimasto pressoché invariato. Abbiamo ancora i Sackboy come protagonisti e la possibilità di personalizzare praticamente qualsiasi cosa con centinaia di adesivi, oggetti e gadget di vario tipo. Abbiamo ancora livelli colmi di buffi oggetti in movimento, che in questo caso però hanno uno stile leggermente diverso da quello a cui eravamo abituati.
La componente single-player di LittleBigPlanet PS Vita fortunatamente non è solo un riempitivo per chi, come il sottoscritto, non brilla certo per inventiva e capacità di costruire. Alla base del gioco c'è anche una storia, che in questo caso vede il nostro "pupazzoso" protagonista intento a salvare il pianeta Carnevalia da un malvagio burattinaio che ha trasformato tutto quello che prima era divertente in qualcosa di terribile.
Ancora una volta si corre e si salta, tanto, e il protagonista ha sempre quell'andamento "fluttuante" che in passato è stato gioia e dolore di molti giocatori. Se siete neofiti della serie dovrete abituarvi a questo aspetto che lo distacca sensibilmente dai platform game classici in stile Mario e che inizialmente lo rende anche piuttosto ostico. Il sistema di controllo è piuttosto semplice e la conversione da PS3 è stata totalmente indolore, vista la presenza di due stick analogici su PS Vita.
"Il classico gameplay di LBP viene reso ancora più avvincente in questa edizione proprio alla nuova piattaforma su cui gira"
Il classico gameplay di LBP viene reso ancora più avvincente in questa edizione proprio alla nuova piattaforma su cui gira. Quante volte giocando su PS3 avete imprecato per non essere riusciti a posizionare un oggetto con la precisione che avreste voluto? In quante altre occasioni invece avreste voluto "prendere" una piattaforma utilizzandola poi per raggiungere quel bonus che sembrava inarrivabile?
Su PS Vita tutto questo non esiste, visto che schermo touch e touchpad sono stati sfruttati appositamente per interagire in vari modi col gioco, con piattaforme da spostare, catapulte da tirare, molle da caricare e tanto altro ancora. Gli sticker possono essere "pizzicati" per cambiarne la dimensione, la console ruotata e inclinata per portate a termine sfide speciali e molto altro ancora. Tutto al servizio del gioco, che presenta livelli se possibile ancora più intricati e divertenti di quelli visti nei capitoli precedenti.
A volte, va detto, l'eccessiva vicinanza del tasto dorsale destro rispetto ai quattro pulsanti base (che oltre al salto sono preposti anche all'utilizzo dei gadget) rende alcuni passaggi del gioco decisamente ostici... forse anche troppo. A parte questo, però, tutto fila liscio e dopo aver preso la mano riuscire a smettere è davvero difficile.
Rimanendo in tema di difficoltà, questa ovviamente tende a crescere col procedere dei livelli, ma la tentazione di provare e riprovare per raccogliere il 100% degli oggetti e scoprirne tutti i segreti fa sì che l'occasionale senso di frustrazione, che inevitabilmente si presenterà dopo aver superato il traguardo di metà gioco, non sia sufficiente per mollare il colpo.
"LittleBigPlanet PS Vita a fianco del single-player pone una corposa modalità editor"
Ovviamente il leit-motiv "Gioca, Crea, Condividi" che da sempre accompagna la serie non poteva essere interrotto qui, e infatti LittleBigPlanet PS Vita a fianco del single-player pone una corposa modalità "editor" che, come da tradizione, permette di costruire praticamente da zero dei livelli per poi condividerli con la nutrità comunità che nei prossimi mesi si andrà a creare.
Ancora una volta sarà possibile votare, scaricare e provare le creazioni degli altri giocatori, rendendo il gioco praticamente infinito. Tutti i livelli verranno pubblicati sul sito lbp.me, sul quale è anche possibile cercare i contenuti in base a determinati criteri per arrivare prima a quelli desiderati.
Se a tutto questo aggiungete la modalità cooperativa (praticamente obbligatoria se volete finire al 100% il gioco) e i mini-game presenti nella modalità singola, delle prove con tanto di classifica mondiale che scimmiottano più o meno esplicitamente altri giochi famosi, capirete come la longevità non sia certo un problema per questo titolo.
E dal punto di vista tecnico? Beh, PlayStation Vita è un mostro e questo lo sanno tutti. LittleBigPlanet PS Vita gli rende merito proponendo un prodotto quasi identico alle controparti PlayStation 3. A tal proposito, se siete fan di lungo corso potrete anche importare su PS Vita molti degli acquisti che avete fatto sulla console casalinga di casa Sony.
Dal punto di vista del sonoro, il gioco è uno di quelli che infilerà nella vostra testa dei motivetti che vi trapaneranno il cervello per settimane, con temi circensi allegri o incalzanti a seconda del contesto, non proprio numerosi ma comunque ben realizzati e a tratti irresistibili.
Il doppiaggio del tutorial e dei consigli di gioco è in Italiano ed è di ottima fattura, mentre i personaggi che incontrerete si esprimeranno in un modo decisamente bizzarro che non richiedeva una traduzione... quando li incontrerete, capirete il perché!
"L'incantesimo iniziato anni fa da Media Molecule può dirsi ora completo con questo capitolo per PlayStation Vita"
L'incantesimo iniziato anni fa da Media Molecule può dirsi ora completo con questo capitolo per PlayStation Vita. Nell'ultima console portatile Sony la saga ha trovato la sua casa perfetta e quei due o tre difetti sottolineati nel corso della recensione non riescono a rovinare il risultato finale.
Se LittleBigPlanet era la creatività fatta videogioco, LBP PS Vita aggiunge alla ricetta originale l'intuitività dei controlli touch e qualche altra piccola chicca che rendono l'esperienza ancora più coinvolgente.
La killer application per cui vale la pena comprare la console? Forse ancora no, visto che di fondo la formula rimane la stessa dei giochi precedenti, ma lasciarselo scappare se già si possiede l'hardware portatile di Sony sarebbe un vero peccato.