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London 2012: Il Videogioco Ufficiale - review

Le Olimpiadi senza Mario e Sonic.

Le Olimpiadi di Londra 2012 stanno finalmente per cominciare e, ovviamente, per sfruttare l'entusiasmo intorno all'evento non poteva mancare l'appuntamento con la trasposizione videoludica. Tra giochi ufficiali, alcuni non proprio simulativi (Mario&Sonic) e altri senza licenza, la storia dei videogame è ricca di riproposizioni più o meno riuscite di questa competizione.

Nonostante siano ormai trent'anni che si cerca di restituire le emozioni dell'Olimpiade e sebbene questo genere abbia beneficiato della crescente potenza di calcolo delle macchine da gioco, il gameplay di base è sempre rimasto una variante più o meno riuscita del button mashing di Track'n Field o di California Games.

Non solo atletica: il tiro al piattello è una delle discipline inserite nel gioco.

London 2012 - Il Videogioco Ufficiale dei Giochi Olimpici, sviluppato da SEGA, prova invece a prediligere un approccio basato sul tempismo e sulla precisione per consentire agli smanettoni e ai giocatori meno assidui di competere sullo stesso piano, magari senza distruggere un pad per la foga a ogni tentativo di record.

Le meccaniche alla base di ogni disciplina, spiegate prima della gara attraverso un breve tutorial, richiederanno di tenere sotto controllo i movimenti e assecondare il tempismo degli atleti. Esagerare con la velocità dell'esecuzione li manderà solamente fuori di giri, influenzando negativamente la prestazione.

Le diverse discipline, scelte dallo sterminato bouquet di sport presenti a Londra, saranno riproposte in maniera piuttosto originale e varia. Ogni sport vi richiederà di memorizzare le semplici routine richieste e di riproporle durante i diversi tentativi che solitamente si hanno a disposizione per vincere. Si andrà dal semplice premere un tasto col giusto ritmo per mantenere l'indicatore all'interno della "zona verde", come nel caso dei 100 metri piani, al dover inanellare la giusta combinazione di pulsanti visualizzata a schermo (un Quick Time Event, insomma), come nei tuffi o nel salto sull'elastico.

Nel caso in cui si debba effettuare un salto o un lancio dopo la rincorsa, come nel salto in lungo o nel lancio del giavellotto, al termine dello slancio il tempo verrà rallentato, consentendo di scegliere con discreta precisione sia il momento dello stacco, sia l'angolazione del gesto tecnico.

In London 2012 sarà possibile far rivivere a un italiano la gloria di Mennea. Alla faccia di Bolt.

Dopo i primi tentativi si comprenderà come questa meccanica funzioni discretamente bene, rendendo la conquista di un nuovo record un po' più complessa che in passato. Inclinare il pad con tempismo e all'inclinazione richiesta, magari per tre volte consecutive a 45° come nel salto triplo, è un'operazione impegnativa e richiederà tanta abilità, ma che è in grado anche di dare molte soddisfazioni.

"Le diverse discipline, scelte dallo sterminato bouquet di sport presenti a Londra, saranno riproposte in maniera piuttosto originale"

Dalla classica atletica si discostano le discipline di tiro, come l'ottimo tiro con l'arco, o sport un po' più complessi come il tennis tavolo, il kayak o il beach volley. La qualità di questi ultimi sport non è comparabile con quella di titoli studiati appositamente (come Table Tennis o Beach Spikers per esempio), ma nel complesso funzionano. Peccato per la mancanza di una modalità pratica, nella quale imparare senza la pressione della qualificazioni i movimenti corretti o un modo in cui strutturare in maniera più articolata le qualificazioni.

La struttura di gioco è piuttosto semplice: la modalità evento vi chiederà di scegliere due discipline ogni giorno, per tutta la durata virtuale delle Olimpiadi. La mattina vi sarà la qualifica, mentre il pomeriggio vi sarà la finale e l'assegnazione delle medaglie.

Ognuno di voi sarà chiamato a scegliere una nazione e portarla in testa al medagliere. Se da un lato è bello voler cercare di far trionfare la propria patria anche in discipline nelle quali non ha una grande tradizione, dall'altro è poco probabile che un italiano si imponga nei 100 metri piani.

"La modalità evento vi chiederà di scegliere due discipline ogni giorno, per tutta la durata virtuale delle Olimpiadi"

Questo succede perché non vi sono parametri o elementi ruolistici a caratterizzare le performance di un campione, in modo che il risultato finale sarà determinato solo dalla vostra performance coi controlli. Vincendo l'oro assisteremo a una piacevole presentazione martoriata, però, da un taglio davvero poco elegante del nostro inno, che smorzerà un po' l'entusiasmo durante questo momento.

Nonostante l'ottima varietà delle discipline, la struttura semplicistica degli eventi consente di finire il gioco in un pomeriggio.

Portare a compimento l'intera manifestazione vi richiederà un pomeriggio, anche per via di un'intelligenza artificiale non particolarmente brillante, oltre al quale il gioco offrirà la possibilità di limare i vostri record o di sfidare online gli avversari.

Anche in questo caso dovrete scegliere una nazione di appartenenza, in modo che i vostri risultati vadano a ingrossare il medagliere globale della stessa. London 2012 supporta anche un multiplayer a quattro giocatori tramite split screen, grazie al quale poter sfidare i propri amici in playlist di discipline create all'occorrenza.

La versione Xbox 360 è oltretutto compatibile con Kinect. Non tutti gli eventi saranno disponibili ma i tredici creati per l'occasione offriranno una buona variante al gioco tradizionale. Le discipline non saranno, infatti, le classiche olimpiche, come per esempio il kayak senza porte o il lancio del giavellotto verso un bersaglio, ma si rivelano piuttosto divertenti. Peccato che la periferica Microsoft pecchi in molte occasioni di precisione e renda alcune sessioni piuttosto caotiche e poco soddisfacenti.

Sorprendentemente un altro aspetto ben confezionato è il comparto grafico. Pur non potendo contare sui volti e i nomi dei reali atleti (cordatevi dunque di controllare la Pellegrini o di gareggiare contro Bolt), i personaggi utilizzati in London 2012 sono piuttosto dettagliati e ben animati, grazie anche alla molteplicità di movimenti a disposizione che consente loro di muoversi con discreta precisione e fluidità anche quando daremo un comando fuoritempo o al limite.

Nonostante la licenza ufficiale, gli atleti saranno completamente inventati. Addio Pellegrini…

Ottima la realizzazione dei vari palazzetti così come il commento della folla, sempre piuttosto reattiva a sottolineare le nostre performance. Discreto invece il commento tecnico, solo in lingua inglese, affidato al duo Seth Bennett e Allison Curbishley. Piuttosto anonime invece le musiche.

"London 2012 si è rivelato una discreta sorpresa"

London 2012 - Il Videogioco Ufficiale dei Giochi Olimpici si è rivelato una discreta sorpresa. Nonostante il livello di simulazione di ogni sport non possa raggiungere i livelli di titoli dedicati appositamente (basti pensare al tennis tavolo o al beach volley), il divertimento e la varietà delle situazioni proposte è piuttosto elevato, soprattutto se condiviso con altri tre amici.

L'aver provato a proporre un sistema di controllo diverso dal button mashing è un esperimento piuttosto riuscito e richiede di imparare con precisione la routine corretta di ogni disciplina. Nonostante questo, la poca profondità della modalità carriera, con solo due eventi al giorno e un turno di qualifiche, la mancanza di una modalità in cui fare pratica, l'implementazione del Kinect deficitaria e un numero di discipline piuttosto ristretto, non consentono al gioco di raggiungere valutazioni superiori.

London 2012 - Il Videogioco Ufficiale dei Giochi Olimpici rimane comunque un buon punto di partenza intorno al quale provare a costruire un titolo olimpico di spessore.

7 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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