LostWinds - review
La magia del vento abbraccia l'AppStore.
Se in questi quattro anni avete fatto qualche capatina nei meandri del WiiWare è difficile, se non impossibile, che non siate imbattuti in quella piccola perla che risponde al nome di LostWinds. La fiaba di Toku e di Enril, soave poesia videoludica dove si fondono con armonia piattaforme, estetica e narrazione, rappresenta uno dei momenti più alti della vetrina digitale Nintendo, abile nel fondere atmosfere magiche e senza tempo ad un gameplay insolito e per nulla banale, riconfermato nell'arco di un solo anno da un secondo episodio rasente la perfezione.
Difficile dunque immaginare un biglietto da visita migliore per l'ultima fatica portatile di Frontier, tornata alla conquista dei dispositivi made in Cupertino dopo la recente trasposizione iOS dei teneri Kinectimals. Eccomi dunque a parlare di questa revisione portatile di LostWinds, che alla ragionevole cifra di 2.99€ ripropone l'intera avventura dell'ammiraglia Nintendo in una nuova e più consona veste touch.
Orfane del Wiimote, le nuove meccaniche di controllo si affidano ai ben noti tap e swipe per aiutare il dinamico duo composto dal piccolo Toku e da Enril, spiritello del vento celato nelle caverne di Mistralis, nella battaglia contro Balasar, un perfido demone imprigionato in una pietra magica e, guarda caso, ridotta in frantumi.
Impossibile non apprezzare sin dalle prime battute di gioco la peculiarità di questo gameplay, che condensa in Toku l'essenza del platform bidimensionale alla Castlevania, fatta di scorrazzate "orizzontali" sulle numerose piattaforme di un unico macro-livello articolato su più scenari, e demanda ad Enril la gestione delle folate di vento con le quali sollevare dal suolo il nostro piccolo alter ego o agire direttamente su specifici elementi di scena.
Il controller di movimento di Nintendo viene interamente sostituito dal dito del giocatore, che "dipinge" con naturalezza le traiettorie del vento su schermo, variandone l'intensità e la stessa ampiezza, permettendo così a Toku di saltare da una piattaforma all'altra o di raggiungere zone normalmente inaccessibili.
La ricchezza del design si traduce anche in un'interattività ambientale tutto tranne che abbozzata, che ci mette di fronte una lunga serie di enigmi ambientali risolvibili grazie ai poteri di Enril: potremo deviare piccole cascate d'acqua per annaffiare piante o altri arbusti, ardere sterpaglie che bloccano il nostro cammino "trascinando" o alimentando piccoli fuochi, spostare sassi o attivare speciali marchingegni eolici. Il tutto, ovviamente, con un semplice swipe.
Seppur apparentemente immediato, lo schema di comandi adottato in questa sede da Frontier non raggiunge la stessa praticità della controparte console. La scelta di utilizzare un sistema "punta e clicca" per i movimenti di Toku (un semplice tap per fargli raggiungere la posizione desiderata, uno prolungato per attivare l'avanzamento automatico nella direzione prescelta), da un lato scongiura ogni tipo di problema scaturibile dall'adozione di un pad virtuale, primo fra tutti l'eccessivo affollamento su uno schermo da pochi pollici come quello di iPhone, ma dall'altro non brilla sempre per ordine e puntualità.
La situazione migliora decisamene su iPad, vista la generosità della sua superficie, ma l'estrema precisione richiesta nella calibrazione dei salti e nell'utilizzo dei poteri - anche i più avanzati - di Enril rende ulteriormente complicate le esplorazioni più impegnative, obbligando un giocatore ad un passo dalla frustrazione a ripetere più e più volte la stessa sequenza.
Ma anche il meno paziente dei giocatori, nonostante l'ennesimo errore di calcolo nel salto o il backtrack che lo ricondurrà a sezioni di scenario già esplorate, finisce inesorabilmente per essere rapito da quell'atmosfera favolistica che permea l'intera avventura, dal risveglio di Toku nella caverna Perduta sino allo scontro finale con Balasar. LostWinds è una commistione di suoni e immagini sinuosa e vibrante, una fiaba digitale impreziosita da un comparto grafico a dir poco ispirato, che mostra il proprio evocativo splendore tanto su un iPhone 3GS quanto su un più recente 4S o sul nostro banco di prova ufficiale, il caro iPad2.
Che l'abbiate giocata o meno su Wii, l'ultima fatica di Frontier merita sicuramente di essere provata anche in questa revisione mobile per dispositivi Apple. Certo, un futuro aggiornamento al sistema di controllo è chiaramente auspicabile (e, quando sarà disponibile, sentitevi liberi di aggiungere un ulteriore punticino a quello che leggete qui sotto), ma di atmosfere poetiche ed incantate come questa, statene pur certi, non se ne vedono tutti i giorni.