Mario Kart 8 - prova
Grande, ancora una volta.
Los Angeles - Il booth di Nintendo in quel dell'E3 è un enorme padiglione coloratissimo, dove avvenenti donzelle dalla coscia più o meno lunga sgambettano da una posizione all'altra, elargendo enormi sorrisi agli indefessi giornalisti e indossando sul capo l'ambitissimo cappello di Super Mario (anche di Luigi, ma quello non se lo fila nessuno). Dopo aver fallito più e più volte nel tentativo di sottrarne uno alle suddette fanciulle facendo leva sul classico fascino italico, un po' con la coda tra le gambe non mi restava altro da fare se non provare uno dei titoli più iconici e attesi della grande N, Mario Kart 8 per Wii U.
La reazione iniziale che si prova una volta afferrato il GamePad non è così diversa dal sano scetticismo. Tutto bello e tutto piacevole, ma sarà davvero cambiato qualcosa questa volta? La risposta in verità è lì a pochi metri dalla linea di partenza, quando ti accorgi di come l'aggiunta della verticalità al gameplay possa cambiare ogni cosa in un gioco di corse.
Che Nintendo abbia da sempre cercato di tirar fuori da Mario Kart i tracciati più estremi, incredibili o semplicemente folli per fare impazzire il giocatore e strapparne il lato peggiore, piazzando una simpatica trappola proprio nell'esatto punto in cui il nostro kart deve passare, è cosa nota dai tempi del Super NES. Ma pure in questa anarchia c'era un ordine, una sorta di schema logico che poneva un minimo freno all'immaginazione smodata di Miyamoto e soci.
In Mario Kart 8 dimenticatevi di tutto questo: nessuna regola, nessun limite, niente di niente. Si sfreccia nelle piste davvero più assurde, una delle quali omaggio a F-Zero, con quel classico ritmo scandito da gusci, bucce di banana, esplosioni e tutto il resto.
"Pochi metri e ci si accorge come l'aggiunta della verticalità abbia migliorato il gameplay"
Mettiamo subito in chiaro due cose. La prima è che, level design diabolico a parte, se avete amato qualsiasi Mario Kart dagli ultimi 20 anni ad oggi amerete alla follia pure questo. La seconda, e più importante, è che i nuovi kart progettati da quei geniacci di Nintendo sono puro spettacolo. Avete presente le trasformazioni che avvengono in Sonic & All-Stars Racing Transformed? Benissimo, aggiungete un sistema magnetico che permette di correre su pareti verticali o direttamente sul "soffitto", ridendo bellamente in faccia a Galileo e la sua presunta fisica, e capirete da soli dove questo Mario Kart 8 vuole arrivare.
Preparatevi a spirali fuori controllo, percorsi tortuosi che si snodano in bivi verso zone segrete o stradine secondarie persino peggiori. Il numero di percorsi alternativi è esagerato, ben maggiore di quanto visto in qualsiasi incarnazione precedente. Sì, insomma, di carne al fuoco ce n'è parecchia: ma fortunatamente la vecchia, gloriosa formula magica non cambia di una virgola.
Mario Kart 8 porta con sé tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una serie così longeva. Raccogliere monete permetterà di aumentare progressivamente la velocità massima del nostro veicolo, cosa molto utile se oltre a guardare il gustoso panorama si volesse vincere ogni tanto qualche gara. Tornano tutti quegli oggetti leggendari quali la buccia di banana, le varie bombe o le due varianti di guscio di tartaruga (potrei andare avanti per ore), il cui funzionamento è ormai scienza di dominio pubblico.
"Mario Kart 8 porta con sé tutto quello che ci si potrebbe aspettare da una serie così longeva"
Ma veniamo alla nostra prova diretta, che ci ha visto sfrecciare su tre tracciati differenti, rispettivamente il classico Circuito di Mario all'interno del Mushroom Kingdom, un tracciato squisitamente estivo che ricorda non poco l'Isola Delfina di Mario Sunshine e, dulcis in fundo, l'immancabile casa degli orrori di Boo. Altrimenti detta l'anticamera dell'inferno.
Inutile girarci intorno, la Casa di Boo è follia allo stato puro. Non si tratta solo di bivi come se piovesse, di salti calibrati al millimetro che richiedono un uso attento dell'aliante o di ostacoli dell'ordine di enormi scheletri armati di mazza e dotati pure di una mira decente.
Provate soltanto a pensare di sfrecciare in un tunnel normalissimo e ritrovarvi di punto in bianco immersi da capo a piedi nell'acqua. Come sia possibile tutto questo, vista l'assenza di salti, voragini o piscine, me lo sto ancora chiedendo. Ma l'impatto improvviso del muro d'acque e dell'inattesa sezione "a propulsore" Mario Kart 8 è dunque un titolo dalle grandissime potenzialità, che per la prima volta a distanza di parecchi anni vanta novità e innovazioni così interessanti da svecchiarne in modo significativo il gameplay.
L'ultimo episodio di questa saga leggendaria non dimentica certo le proprie origini, ma appare per certi versi "nuovo" nonostante fosse facilmente etichettabile come l'ennesimo More of the Same. Di tutti i "sequel" presenti al booth Nintendo, in pochi avrebbero scommesso su Mario Kart 8.
E che ci crediate o meno, è quello che ci ha stupito più di tutti.