Mass Effect 3 - multiplayer hands-on
BioWare si lancia in rete. Sarà una mossa azzeccata?
È già disponibile la guida di Mass Effect 3 di Eurogamer.it, che verrà costantemente aggiornata nei prossimi giorni con trucchi, strategie e il walkthrough completo del gioco.
Se sei un tipo dalla parlantina fluente ma il fisico non ti aiuta, non dovresti stare zitto in un angolo indossando delle magliette attillate. Allo stesso modo, se sei famoso per un gioco di ruolo in cui la parte action assume un peso secondario rispetto alla bellissima trama, forse non sarebbe il caso di buttarsi nella mischia dei TPS andandosi a scontrare coi pesi massimi del settore.
La scelta di dotare di una sezione multiplayer Mass Effect 3, l'epica conclusione di una saga intergalattica seguita da milioni di appassionati, pare infatti una mossa audace da parte di Bioware, sopratutto perché la software house è nota per la sua capacità di creare campagne single player piuttosto articolate.
E al termine della prova è parso chiaro, al sottoscritto come ai miei colleghi, che l'aggiunta del multiplayer in Mass Effect 3 potrebbe rappresentare il classico passo più lungo della gamba. Forse a qualcuno potrà piacere vestire i panni di un Krogan o di un'Asari ma alla fine quel che resta è uno shooter in terza persona che, limitatamente alla sua componente online, fatica a emergere contro un Gears of War a caso.
Prima di continuare, però, ricapitoliamo cosa propone BioWare agli appassionati del gioco cooperativo. In questa modalità non potrete importare il vostro amato Shepard ma solo giocare con un personaggio generico delle sette razze disponibili: Asari, Drell, Krogan, Turian, Salarian e Umani. Ogni razza potrà impersonare alcune delle sei classi disponibili, ma non tutte: un'Asari ad esempio potrà giocare solo come Vanguard o Adept, con poteri e abilità differenti, che potrete ulteriormente diversificare spendendo i crediti guadagnati negli scontri per modificare il vostro arsenale.
L'unica tipologia di gioco disponibile è la classica Orda, in cui dovrete respingere undici ondate di nemici sempre più tosti attraverso varie mappe, completando contemporaneamente delle piccole missioni come disinnescare delle bombe o attivare dei terminali. Sulla carta sembra tutto molto semplice ma vi assicuro che la realtà dei fatti è molto più complessa di quando sembri, e sarà molto dura portare a casa la pelle.
Per quanto riguarda i nemici, potrete scegliere se affrontare delle semplici truppe Cerberus, i Geth e i Razziatori, via via fino ai Mech Atlas, che richiederanno una coordinazione del gruppo quasi perfetta per essere eliminati.
L'ambientazione mostrata era una stazione spaziale arroccata su una montagna innevata, piccola e angusta, in cui si fa quasi fatica a trovare un riparo per tutti e quattro i giocatori, che sono però costretti a rimanere molto vicini se non voglio essere sopraffatti. La speranza è che con le altre mappe la situazione cambi completamente, altrimenti preparatevi a dover fare i turni per le coperture migliori.
Il problema di fondo però è un altro, ed è radicato nella filosofia stessa di questo tipo di gameplay. Scegliendo la l'Orda, BioWare ha optato per una modalità che dal punto di vista cooperativo non è molto soddisfacente. Manca una progressione, uno sviluppo,e tutto quello che dovete fare è eliminare ogni minaccia che vi si pari di fronte.
Un multiplayer così strutturato offre quindi meno di quanto non sia possibile trovare in altri giochi già in circolazione. Poi, siamo d'accordo, è vero che Mass Effect in tre capitoli si è evoluto sempre di più verso le sponde degli sparatutto in terza persona, ma comparato con un peso massimo come Gears of War risulta in affanno.
Fortunatamente Bioware si è affrettata a precisare che single player e multiplayer sono due mondi assolutamente separati, e che per completare il gioco nel modo migliore non ci sarà assolutamente bisogno di giocare in rete. L'unica concessione è che i personaggi online possono essere importati nel nuovo sistema Galaxy at War, per darvi una mano nel controllo di determinati settori.
Si tratta di un aiuto che potrete comunque ottenere nel single player svolgendo certe missioni, nonché di una mossa assolutamente saggia da parte di Bioware, che offre ai più curiosi qualcosa di nuovo, senza intaccare lo zoccolo duro di appassionati che chiedono di potersi godere la storia e puntare a ogni finale possibile.
Credo non sia molto difficile capire che questa modalità online di Mass Effect 3 non ha impressionato, rivelandosi molto lineare e al tempo stesso un po' troppo macchinosa per poter risaltare rispetto alla concorrenza.
Soprattutto, però, ha l'effetto collaterale di farci vedere come sarebbe la saga di Mass Effect senza la bellissima storia che l'accompagna, il che dimostra che alle volte nella vita non conta solo cosa si racconta, ma anche come lo si fa.