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Mass Effect 3 - review

Una sola parola: pazzesco.

È nei momenti di maggiore crisi e difficoltà che gli esseri umani riescono a riscoprire la propria forza per superare qualsiasi cosa si frapponga tra loro e la sopravvivenza. Ed è in questi momenti, quando tutto sembra perduto, che alcuni uomini riescono a trovare la energie per elevarsi al di sopra dei loro pari, facendosi carico di timori, paure, aspettative, desideri e speranze di un'intera popolazione. Sono proprio questi uomini, la cui forza d'animo e determinazione non ha eguali, a rappresentare l'ultima ancora di salvezza per scongiurare quella che spesso appare come la fine inevitabile.

Si tratta di eroi costretti a sottostare a quel disegno divino che molti chiamano destino, a nascondere le proprie debolezze per poi trasformarle in punti di forza, a non temere niente e nessuno pur di perseguire con successo i propri obiettivi e non tradire così la fiducia di coloro che credono ciecamente in loro... perché troppe sono le vite in ballo, e le parole "sconfitta" ed "estinzione" sono legate indissolubilmente l'una all'altra.

Ogni arma o equipaggiamento potrà essere potenziato con i giusti strumenti.

E oggi, cari Eurogamers, quegli eroi potreste essere voi. La missione che vi attende vi costringerà a dimostrare il vostro valore e la vostra determinazione per affrontare la sfida più importante nella storia del mondo... una sfida in cui il sangue freddo potrebbe non bastare e dove la vostra forza, mentale e fisica, sarà portata all'estremo. La vostra gente ha bisogno di voi, e vostro sarà il compito di garantirgli un futuro. Il destino del mondo e della galassia è nelle vostre mani.

Tutto ciò è Mass Effect 3 e le mie parole, per quanto suggestive ed evocative, non rispecchiano a dovere l'intensità dell'epica avventura messa a punto da BioWare. Nel corso della mia vita poche sono state infatti le esperienze videoludiche in grado di toccare le corde del mio animo in maniera così profonda, a suscitare in me un senso di appartenenza che non credevo di poter provare con in mano un joypad, stupendomi e coinvolgendomi lungo tutto l'arco del mio viaggio interstellare in compagnia di Shepard e della sua squadra.

Mass Effect 3 potrebbe essere infatti descritto come un'ode al patriottismo, come un inno alla forza d'animo intrinseca nell'uomo e, cosa ancor più importante, come un memento volto a ricordarci quanto le barriere etniche e sociali che troppo spesso ci dividono, ci limitino dal raggiungere il nostro reale potenziale.

Questo, cari lettori, è molto più di un videogioco. È una rara forma d'arte che vi regalerà un'esperienza così indimenticabile che vorrete raccontarla ai vostri figli, perché voi stessi sentirete di averla vissuta in prima persona e non attraverso lo schermo di un televisore. Il confine che separa realtà e finzione non è mai stato così labile, e goderselo in tutto il suo splendore è quasi un obbligo. Ma procediamo un passo alla volta...

Quali saranno i piani dell'uomo misterioso questa volta?

"Mass Effect 3 potrebbe essere infatti descritto come un'ode al patriottismo, come un inno alla forza d'animo intrinseca nell'uomo"

La storia riprende ovviamente dal punto esatto in cui si era interrotta al termine di Mass Effect 2. Dopo il brusco incontro tra i Razziatori e Shepard, quest'ultimo si trova a subire le conseguenze di una condotta che, seppur eroica, è stata valutata come folle e irresponsabile dal Consiglio. E proprio durante un incontro ufficiale, accade l'imprevedibile. I Razziatori entrano in azione nel momento peggiore, cogliendo tutti di sorpresa e costringendo Shepard e la sua squadra a fuggire per riorganizzarsi e imbastire un piano che possa garantire la sopravvivenza, non solo della Terra, ma dell'intera galassia.

I Razziatori non saranno tuttavia l'unica minaccia che si frapporrà tra Shepard e la vittoria. Cerberus, la misteriosa organizzazione a cui Shepard deve la sua vita, rappresenterà infatti un inaspettato e pericoloso ostacolo, ma le motivazioni del loro interesse verso i Razziatori, e del loro conseguente conflitto con il nostro eroe, richiederanno tempo e dedizione per essere svelate.

Com'è facile intuire la struttura narrativa evidenzia molti spunti d'interesse, e il fatto che si leghi agli eventi dei passati capitoli del brand (anche grazie alla possibilità di importare i vecchi salvataggi) non fa che renderla ancor più stimolante e avvincente. Ciò che garantisce però il massimo coinvolgimento non è solo la sceneggiatura ma anche e soprattutto la direzione artistica, davvero magistrale, capace di suscitare un livello d'immedesimazione che supera le più rosee aspettative.

La videorecensione di Mass Effect 3!

"Ogni secondo dell'esperienza trasuda infatti pathos da ogni pixel, complice anche la possibilità di utilizzare il doppiaggio originale in Inglese"

Ogni secondo dell'esperienza trasuda infatti pathos da ogni pixel, complice anche la possibilità di utilizzare il doppiaggio originale in Inglese, nettamente superiore rispetto a quello nostrano. Con sequenze narrative all'insegna dell'adrenalina più pura, impreziosite spesso e volentieri anche da una forte componente emozionale e introspettiva, e fasi di gameplay così intense da lasciare a bocca aperta anche i giocatori più distaccati, Mass Effect 3 ci proietta nel vivo di una realtà fantascientifica di indubbio spessore, superiore sotto ogni punto di vista a quella vista nei titoli che l'hanno preceduto. E questo, considerando la qualità complessiva dei primi due capitoli del brand, la dice lunga su ciò che vi attende.

Joypad alla mano la prima cosa da segnalare è senz'altro la possibilità di affrontare la storia in modi differenti. Gli sviluppatori hanno infatti reso disponibili tre opzioni che andranno a soddisfare le aspettative di tutti: Azione, incentrata appunto sull'azione senza interazioni di alcun tipo durante i filmati; Storia, rivolta a coloro che non amano gli scontri a fuoco ma prediligono la narrazione; ed infine Gioco di Ruolo, impostazione predefinita che permette di godere a pieno di filmati, azione e sistema d'interazione - e per ovvi motivi vi consiglio vivamente di selezionare quest'ultima, poiché solo attraverso di essa potrete assaporare la qualità complessiva dell'esperienza.

Potevano mancare le relazioni amorose?

Fatto questo sarà poi il momento di scegliere la propria classe da una lista che non propone alcuna novità rispetto al passato. Come da tradizione la vostra scelta potrà dunque ricadere su Soldato, Incursore, Ricognitore, Sentinella, Adepto o Ingegnere, i cui alberi di abilità e sistemi di crescita sono, ovviamente, molto diversi gli uni dagli altri, garantendo un'esperienza unica a seconda delle vostre preferenze.

Sul fronte del gameplay il titolo mostra notevoli miglioramenti. Oltre ad un leggero aumento di mobilità, Shepard presenta infatti dinamiche di combattimento corpo a corpo più convincenti rispetto al passato, impreziosite anche da veri e propri finisher differenti per ogni classe; il sistema di puntamento, vero punto di debolezza dell'ormai vecchio ME2, è stato anch'esso rivisto per risultare più stabile e credibile. Dimenticatevi dunque di sparare ovunque tranne che verso i vostri bersagli così come troppo spesso accadeva in passato, perché qui percepirete il "peso" di ogni colpo, sia esso inferto o subito.

E questo ci porta ad un altro dei temi più caldi del prodotto, ovvero i combattimenti e la gestione della squadra. Il sistema di gestione dei compagni non ha subito particolari variazioni rispetto al passato, ma solo una leggera ottimizzazione. Anche in questo caso Shepard è dunque tanto utile quanto i due combattenti che lo accompagnano, e ciò vuol dire che un approccio in stile Rambo non vi porterà da nessuna parte.

Il buon vecchio Joker sarà come sempre al nostro fianco.

"Già dai primi minuti l'importanza del gioco di squadra è a dir poco evidente, con scontri a fuoco a difficoltà crescente"

Già dai primi minuti l'importanza del gioco di squadra è a dir poco evidente, con scontri a fuoco a difficoltà crescente che, nolenti o volenti, vi costringeranno a sfruttare i membri del vostro party tanto quanto le vostre armi o i vostri stessi poteri.

L'impressione che ho avuto giocando è che la presenza di un Biotico all'interno del team non sia più un'optional ma un qualcosa di imprescindibile, e questo soprattutto a fronte di un'IA sempre all'altezza delle situazione. I nemici evidenziano ora una maggiore capacità di discernimento che gli permette di sfruttare adeguatamente l'area di scontro e di esibirsi in reazioni dinamiche che variano in base alla vostra condotta. Spesso, ad esempio, li vedrete supportarsi l'un l'altro per aggirarvi, o disporsi in modo da esporre i più resistenti fra loro, nascondendo al contempo i più deboli o i fragili nelle seconde linee.

In molte occasioni vi capiterà infatti di confrontarvi contro nemici corazzati o provvisti di scudi, e l'unico modo per sopraffarli sarà quello di unire le forze con il proprio gruppo per scatenare letali attacchi combinati. Per favorire questo genere di dinamiche si ha la possibilità di mappare due attacchi dei propri compagni sulla croce direzionale e tale feature, considerando la frenesia di molti confronti, vi faciliterà parecchio le cose.

Godiamoci lo splendido trailer di lancio.

L'interazione interpersonale, arricchita dall'ormai celebre sistema di allineamento morale, gioca poi un ruolo determinante anche nell'economia di Mass Effect 3, pur impedendoci di essere realmente cattivi - in fondo l'obiettivo, indipendentemente da come si deciderà di perseguirlo, sarà sempre quello di salvare la galassia.

"Così come in passato, la libertà decisionale e comportamentale è all'ordine del giorno"

Così come in passato, la libertà decisionale e comportamentale è infatti all'ordine del giorno e ciò vuol dire che potrete modellare l'esperienza nella maniera ritenuta più adeguata, così come avete fatto fino ad oggi. Chiunque decida di importare un vecchio salvataggio dovrà infatti fare i conti con le conseguenze di alcune decisioni prese in Mass Effect e in Mass Effect 2, ma anche nel caso in cui non godiate di tale possibilità, ogni vostra azione o decisione si tradurrà in conseguenze non sempre prevedibili.

Vista l'assenza di un finale predefinito l'esito della guerra contro i Razziatori dipenderà dunque dal modo in cui vi sarete comportati lungo tutto l'arco dell'avventura, perché ciò che farete andrà a condizionare l'universo di gioco in maniera più o meno significativa, preparazione militare compresa.

ME3 supporta il Kinect ma il suo utilizzo non aggiunge nulla di realmente imprescindibile ai fini della piena fruizione dell'esperienza.

Shepard avrà infatti il compito di gestire e organizzare l'esercito anti-invasione, e per fare ciò dovrà assicurarsi di dar vita alla più maestosa armata che la galassia abbia mai visto. Come? Semplice, raccogliendo i favori di quante più razze possibili per poi sfruttare le risorse messe a disposizione da quest'ultime nella battaglia finale contro i Razziatori.

Maggiori saranno le risorse di guerra accumulate, e maggiori saranno le probabilità di successo. Semplice, no?

Tutto è legato ad un sistema di progressione incentrato sull'esplorazione della galassia e sul completamento di missioni secondarie; ogni qualvolta ci si trova in un nuovo sistema si ha infatti l'opportunità di scansionare la zona intorno alla propria nave (e dunque non più i singoli pianeti) in cerca di risorse di ogni genere che possano rivelarsi utili alla causa. Ogni scansione però accresce il livello di allerta dei Razziatori, e qualora questo dovesse raggiungere il massimo, ci si ritroverà costretti a fuggire per poi ritornare in un secondo momento.

Tutto ciò contribuisce ovviamente ad accrescere la qualità complessiva dell'offerta ludica, riducendo al minimo anche la tediose dinamiche che caratterizzavano le singole scansioni dei singoli pianeti, e al contempo a incrementare la longevità complessiva dell'esperienza, ora più ricca che mai di variabili e di attività secondarie. In poche parole, considerando anche i tanti potenziamenti di armi ed equipaggiamenti, oltre ad un sistema di progressione ancor più completo e profondo di quanto già non fosse quello di Mass Effect 2, qualsiasi fan della serie rischierà di impazzire di gioia.

Oltre a delle vecchie conoscenze ne incontrerete anche di nuove.

"L'esperienza online è di natura cooperativa ed è del tutto facoltativa"

Per ciò che concerne il multiplayer, infine, non ci è stato purtroppo possibile toccare con mano quanto fatto da BioWare visti i giorni che ancora ci separano dalla release del gioco, ma ovviamente ci riserviamo la possibilità di tornare sull'argomento non appena i server si saranno riempiti.

Per ora, giusto per dovere di cronaca, mi posso dunque limitare a dirvi che l'esperienza online, di natura cooperativa e del tutto facoltativa come confermato anche dagli sviluppatori, permette a un massimo di quattro giocatori di unirsi in un unico team per affrontare una serie di missioni contro i Razziatori. Tali missioni, appositamente sviluppate per incoraggiare la condivisione dell'esperienza, sono ovviamente arricchite da un sistema di progressione e di personalizzazione dei personaggi, ma la loro unica utilità ai fini dell'esperienza singleplayer è quantomai ridotta. L'unico vantaggio nel giocarle, oltre al divertimento che potrebbero garantire visto che permettono di impersonare personaggi inediti di razze differenti, è infatti quello di accrescere la propria potenza militare nella campagna singleplayer, e quindi non la reattività galattica. Per saggiarne l'effettiva bontà, dovremo comunque attendere.

Insomma, si poteva fare meglio di così? Questa è la domanda che mi sono posto incessantemente prima di scrivere queste ultime righe e assegnare un voto che già dalle prime ore di gioco mi sembrava quasi ovvio, per non dire addirittura scontato. E la risposta è molto semplice: no, o quantomeno non oggi, e questo anche in virtù di un comparto tecnico che, a dispetto di quanto visto nella demo, non mostra particolari problematiche neanche nelle fasi più concitate.

Scopriamo insieme alcuni dei nemici di Mass Effect 3.

"La propensione all'azione rispetto alle origini del brand è evidente, tuttavia non impoverisce il solido e ricco impianto ruolistico del concept di base"

Pur riconoscendo un'evidente propensione all'azione rispetto alle origini del brand, che non impoverisce tuttavia il solido e ricco impianto ruolistico del concept di base, Mass Effect 3 è l'incarnazione dei desideri di qualsiasi appassionato, un prodotto completo e ricco sotto tutti i punti di vista, capace di soddisfare sempre e comunque. Ad oggi il panorama videoludico contemporaneo non presenta alcun titolo che possa reggere il confronto con l'ultima fatica di BioWare e probabilmente le cose non cambieranno prima della prossima generazione.

L'unica parola che mi viene in mente per descriverlo è "perfetto". Perfetto nella direzione artistica e nella narrazione, coinvolgenti tanto quanto quelle del miglior blockbuster hollywoodiano. Perfetto nei combattimenti, intensi e frenetici lungo tutto l'arco dell'esperienza. E soprattutto perfetto nell'interazione interpersonale, con un numero di variabili tali da giustificare più di 5-6 playthrough.

Raramente mi sono trovato a dover commentare un prodotto così straordinario, al punto da considerare il voto quasi riduttivo. Qui non è infatti una questione di numeri, bensì di emozioni di cui nessun uomo o donna, giovane o vecchio, dovrebbe privarsi.

Ma ora basta parlare, armatevi e mettetevi in marcia. La Terra ha bisogno anche di voi!

10 / 10
Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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Mass Effect 3

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii U, PC

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