Midway Arcade Origins - review
Per non dimenticare.
Fare un tuffo nel passato di tanto in tanto è salutare, soprattutto per gli appassionati di videogiochi. Un rapido sguardo agli anni '80 e '90, dominati da fumose sale giochi, variopinti cabinati e musichette più o meno ossessive, basta per riportare alla mente i valori principali su cui sono nati e cresciuti i videogame: il divertimento e la competizione.
Al giorno d'oggi è sempre più difficile trovare titoli in grado di soddisfare questi due principi, ma è anche vero che i videogiochi moderni si basano su progetti ad ampio respiro, dove mille altri fattori intervengono nel tentativo di offrire esperienze indimenticabili.
Con l'intento di toccare le corde della nostalgia è arrivata nei negozi Midway Arcade Origins, raccolta contenente un buon numero di vecchie glorie fedelmente emulate sulle console dell'attuale generazione.
Per ovvie ragioni chiunque deciderà di acquistare questo disco non dovrà aspettarsi sorprese particolari sul fronte del gameplay, visto che il contenuto della collection è composto unicamente da vecchi titoli riproposti senza alcun genere di modifica.
Gli unici interventi fatti dal team di sviluppo, nel tentativo di rendere la raccolta adatta al mercato odierno, sono stati quelli che hanno portato all'inserimento degli Obiettivi/Trofei (opportunamente distribuiti tra i vari giochi presenti nel disco) e, naturalmente, le immancabili classifiche online utili per mettersi alla prova contro il mondo intero.
"Gli unici interventi volti a rendere la raccolta adatta al mercato odierno, sono stati l'inserimento degli Obiettivi e dei Trofei"
Una volta accesa la console e avviata la raccolta si viene accolti da un menu piuttosto piacevole, dove è possibile selezionare il titolo da giocare scorrendo tra le riproduzioni virtuali dei cabinati originali, realizzate facendo attenzione a ogni singolo dettaglio.
Ecco, quindi, che ci si ritrova di fronte al classico mobile di Super Sprint con i suoi tre volanti uno accanto all'altro, alla leggendaria trackball di Marble Madness e al doppio stick di Vindicators Part II. L'effetto è reso ancor più potente dalle grafiche originali che decoravano i cabinati, con i loro colori acidi e le illustrazioni più o meno impressionanti.
Assaporato per qualche secondo il piacevole gusto dei ricordi, il passo successivo è quello di scegliere un gioco e di scoprire il prezzo, in termini di riflessi e coordinazione, di anni di controlli semplificati e di esperienze fin troppo permissive.
Nella maggior parte dei casi l'impatto con la vecchia scuola è decisamente traumatico, da una parte a causa del livello di difficoltà proibitivo, dall'altra per via di meccaniche di gioco invecchiate meno bene di quanto si potesse sperare, o di sistemi di controllo estremamente rigidi.
"Nella maggior parte dei casi l'impatto con la vecchia scuola è decisamente traumatico"
Sotto questo punto di vista appare incomprensibile la scelta dei programmatori di limitare la possibilità di personalizzazione della distribuzione dei comandi, in particolar modo nei giochi di guida. Andando nell'apposita schermata, infatti, è abbastanza frustrante vedere che il comando dell'acceleratore (per giochi come Super Off Road, APB, Super Sprint e via dicendo) deve essere necessariamente associato al grilletto destro, dettaglio che impedisce, per esempio, di ricorrere a un arcade stick senza doversi adattare a soluzioni piuttosto scomode.
D'altra parte stiamo parlando di esperienze che, nella maggior parte dei casi, in sala giochi venivano affrontate con un joystick e un paio di tasti al massimo, ad eccezione di quelle che facevano ricorso a sistemi di controllo alternativi impossibili da replicare su console (se non ricorrendo a periferiche particolari).
Preso atto di questa inspiegabile limitazione, provando i vari giochi della raccolta ci si rende poi conto di quanti nomi importanti della storia di Midway siano rimasti fuori da un progetto dove avrebbero dovuto occupare posizioni di rilievo.
L'assenza di giochi come Paperboy o Klax, tanto per fare un paio di esempi, è particolarmente grave, visto che stiamo parlando di titoli che hanno fatto passare ore e ore di divertimento a milioni di giocatori in tutto il mondo. Realizzare un prodotto celebrativo escludendo alcuni dei nomi più famosi e acclamati dal pubblico è sicuramente poco consigliabile, ma sfortunatamente è proprio ciò che è accaduto con Midway Arcade Origins.
"Con un po' di impegno in più si sarebbe potuta realizzare una sorta di mini enciclopedia dedicata a Midway"
Allo stesso tempo è un peccato vedere che l'omaggio alle vecchie glorie si è limitato all'inserimento dei giochi veri e propri e alla riproduzione dei loro cabinati, quando con un po' di impegno in più si sarebbe potuta realizzare una sorta di mini enciclopedia dedicata a Midway.
Se oltre ai giochi i programmatori avessero inserito anche un piccolo museo virtuale, con immagini, volantini, illustrazioni e nozioni storiche relative alla compagnia a cui è stata dedicata la raccolta, Arcade Origins si sarebbe rivelato un acquisto ben più interessante per gli appassionati del marchio Midway.
Così com'è presentata, invece, è solo una raccolta incompleta, utile a conservare in un unico disco una piccola fetta di classici degli anni '80 e '90, da inserire di tanto in tanto nella console per qualche partita occasionale.
Fortunatamente la presenza del multiplayer offline (e solo offline) su alcuni dei giochi del pacchetto (Smash TV, Gauntlet, Super Sprint, Super Off Road, Pit Fighter e via dicendo) risolleva in parte la situazione, permettendo di organizzare divertenti sfide con gli amici e di riportare in vita quella competizione che anni fa scaldava gli animi in sala giochi.
In parte per sua stessa natura, in parte per alcune scelte inspiegabili del team di sviluppo, Midway Arcade Origins è una raccolta consigliata unicamente a chi non riesce davvero a sopportare i controlli touch delle edizioni dei vecchi classici disponibili su Android e iOS.
I fan più accaniti della nota compagnia americana faranno fatica a ignorare alcune assenze importanti, ma se supereranno tale delusione potranno comunque acquistare a un prezzo onesto una gradevole raccolta da aggiungere alla propria collezione.