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Might and Magic: Heroes VI

La prova delle prime 6 mappe del singleplayer.

Se siete appassionati della serie, è molto probabile che non vi sia sfuggito il nostro recente hands-on sulla beta di Might & Magic Heroes VI. Il nostro buon Bertoni ha infatti avuto l'occasione di analizzare nel dettaglio i contenuti offerti fino a quel momento ma ora, complice l'arrivo in redazione di una build decisamente più completa, abbiamo pensato bene di tornare sull'argomento per fornirvi ulteriori informazioni su questo attesissimo, nuovo capitolo della serie, parlandovi questa volta del singleplayer.

Il primo impatto con la realtà di gioco è, così come vi avevamo anticipato, molto buono. La storyline che fa da sfondo agli eventi narrati si basa sulla "solita" epopea fantasy fatti di cavalieri, orchi, elfi, spiriti e demoni di ogni genere ma il tutto, complice anche una serie di splendidi filmati in CG, risulta godibile e coinvolgente oltre che molto suggestivo. Insomma, decine e decine di ore di gioco attendono qualsiasi fan della categoria e soprattutto del franchise.

Attraverso le prime 6 mappe della campagna ho infatti potuto riscontrare le innegabili qualità del prodotto, evidenti tanto nella narrazione, con una serie di quest tutt'altro che noiose, ma soprattutto nel gameplay, rivisto e ottimizzato al fine di risultare ancor più appagante che in passato.

La varie quest presenti in ognuna di esse mi sono infatti apparse ben realizzate e contestualizzate, e il susseguirsi dei combattimenti, caratterizzati da una difficoltà crescente ma mai proibitiva, mi ha permesso di padroneggiare il gameplay senza mai andare incontro a momenti di vera frustrazione.

Il teaser di Might and Magic: Heroes VI.

Superate le primissime ore di gioco, davvero alla portata di chiunque, anche di eventuali neofiti, tutto si è fatto più complesso, anche a fronte di armate nemiche molto più numerose. Complici però le numerose possibilità di personalizzazione dell'armata (come sempre gestibile nel dettaglio, senza alcuna limitazione), l'esperienza si è rivelata oltremodo piacevole e gratificante.

Il sistema di potenziamento e progressione del personaggio è infatti semplice e intuitivo (è legato a un chiaro albero di abilità, gestibile in piena autonomia) ed il fatto che la micro-gestione sia stata leggermente ridotta rispetto ai precedenti capitoli della serie, dà l'impressione che, questa volta gli sviluppatori intendano focalizzare il nostro interesse principalmente sull'azione e sulla strategia ad essa legata.

Avatar di Davide Persiani
Davide Persiani: Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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