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MUD - FIM Motocross World Championship - review

Gli autori di SBK si danno al motocross!

La gloriosa Milestone sta sempre sulla breccia, nonostante sviluppare videogame in Italia sia sempre stato difficile e ora lo sia pure di più. E considerando che tutte le software house internazionali sono in sofferenza, le realtà nostrane devono faticare il doppio per rimanere a galla.

Queste difficoltà non hanno però impedito agli sviluppatori milanesi di piazzare qualche bel colpo, a partire dalla pluripremiata serie dedicata al campionato Superbike, da molti considerata una delle migliori simulazioni motociclistiche in circolazione.

Per ampliare l'offerta, rimanendo sempre nell'ambito delle due ruote, in questi giorni dalle officine Milestone esce anche il nuovissimo MUD: FIM Motocross World Championship su personal computer, PlayStation3 e Xbox360, ovvero la versione da noi provata.

Oltre che a chiudere un trick per aumentare la velocità sarà possibile affidarci a una bevanda energica, ma ne avremo solo un sorso a giro.
Graficamente questo titolo non è malaccio, ma il design delle piste risulta spesso anonimo...

Per questo nuovo titolo l'obiettivo che si è posto il team di sviluppo non è ricreare una perfetta simulazione fisica, e nemmeno proporre lunghe e faticose gare da perdere all'ultimo giro. No, MUD: FIM Motocross World Championship punta sgommando al semplice e spensierato gameplay di un vero e proprio gioco di corse arcade, lasciando i tecnicismi ad altri giochi, altri giocatori.

Lo si capisce subito che qui non ci si prende troppo sul serio: dalla grafica della prima pista che ci verrà messa davanti, ricca di colori e contrasti, e dal modello di guida proposto, basilare e divertente. MUD: FIM Motocross World Championship, nonostante disponga della licenza ufficiale del campionato MX1 e MX2 organizzato dalla FIM del titolo, vuole semplicemente divertire, farlo con gusto. Rispolverando magari lo spirito di un altro vecchio classico Milestone, quello Screamer che ne decretò le prime fortune portando su PC il primo vero gioco di guida arcade da avere a tutti i costi, un tempo ad esclusivo appannaggio di Amiga e console giapponesi.

In pista, in sella alla moto, tutto è come ce lo si aspetta. I comando sono già nella nostra memoria grazie a mille giochi passati. L'unica regola da imparare riguarda l'atterraggio dopo un salto: se riusciremo a effettuare e a chiudere l'unico trick disponibile in gara, riceveremo un piccolo boost alla velocità una volta toccato terra.

"MUD punta sgommando al semplice e spensierato gameplay di un vero e proprio gioco di corse arcade"

Ecco la prima cosa strana, in MUD: FIM Motocross World Championship c'è una modalità dedicata solo ed esclusivamente alle acrobazie, ma nelle gare saremo confinati a un'unica mossa, il cosiddetto "scrubbing", che consiste nel piegare la moto in aria. È strano a pensarci vista l'assenza di velleità simulative, ed è ancor più strano il fatto che tale mossa sia attivabile con l'apposito tasto anche quando saremo ben incollati al terreno, inutile se non per suicidarsi con la faccia nel fango e nella vergogna.

A tutta birra non è difficile tenere in piedi la nostra motocicletta, e sterzare rappresenta un grande problema, basta tenersi larghi prevedendo le curve come in ogni gioco di guida. In MUD: FIM Motocross World Championship i muretti laterali però sembrano agire in modo diverso a seconda delle circostanze, rendendo difficile capire quando andremo contro una caduta certa o se, al contrario, riusciremo ad avere la meglio riprendendo velocità.

Stiamo in pratica iniziando a delineare quelli che sono i reali problemi di questo titolo: MUD: FIM Motocross World Championship è per la maggior parte del tempo un prodotto dal gameplay scontato, piatto, almeno fino a quando non vi sorprenderà in pista con qualche folle conseguenza a seguito di un impatto o di un atterraggio che avevate già dato come cosa fatta. E può succedere anche che dopo un incidente si ritorni in pista solo per essere falciati dagli altri concorrenti in arrivo, col risultato di trovarsi dai primi agli ultimi posti in pochi istanti, schiumosi di rabbia.

Le moto sono realizzate bene, d'altronde parliamo sempre degli sviluppatori di Superbike!
Da un gioco che si chiama MUD, che in Inglese vuol dire fango, non potevamo attenderci nulla di diverso...

"MUD è per la maggior parte del tempo un prodotto dal gameplay scontato"

Le modalità disponibili sono molto diverse, ben delineate. Il giocatore infatti potrà scegliere e portare alla gloria uno dei piloti su licenza presenti nei campionati MX1 e MX2 (che differiscono tra loro per la cilindrata delle moto usate) vincendo gara dopo gara, oppure affidarsi a uno dei quattro eroi disponibili nella modalità MUD World Tour, il vero cuore pulsante di questo gioco.

Queste quattro facce non rappresentano nessun pilota reale, ma la loro abilità potrà essere sviluppata ben oltre le doti umane. Il loro compito è vincere questo lungo campionato composto da diverse sfide di difficoltà crescente: si va dalla classica gara ai tornei a eliminazione, dove ogni manciata di secondi l'ultimo verrà eliminato.

Niente di nuovo, in pratica tutto quello che abbiamo visto e giocato e moltissimi titoli passati. Ma in MUD: FIM Motocross World Championship c'è anche posto per delle rilassanti gare di trick, in cui in arene apposite, alcune anche molto suggestive, sarà possibile dare sfogo alle nostra abilità con più di quaranta "mosse" a disposizione, cercando nel frattempo di battere il punteggio degli avversari virtuali.

Non male: qui il gioco si trasforma in una specie di Tony Hawk in salsa cross,e la cosa potrebbe anche piacervi più delle normali gare. Peccato che anche questa modalità non sia valorizzata come dovrebbe.

Tecnicamente, come anticipato, MUD: FIM Motocross World Championship è un titolo ben realizzato, molto colorato e con un buon numero di elementi a bordo pista. Malgrado si chiami MUD, però, non presenta grandi effetti speciali legati al fango, niente di paragonabile al suntuoso Motorstorm o al più vicino Sega Rally.

"Il gioco permette anche di sfidare gli amici in rocambolesche gare da 12 partecipanti"

Il gioco permette anche di sfidare gli amici in rocambolesche gare da 12 partecipanti o di cercare di battere semplicemente i loro record sul giro. Non c'è split screen, ma questa non è una grossa mancanza, visto il trend generale.

Vediamo com'è il Gran Premio del Brasile in MUD FIM Motocross World Championship.

Un discorso a parte lo meritano invece le musiche: non sappiamo davvero a chi sia venuto in mente di infarcire il gioco di non sappiamo quanti brani tutti uguali e fracassoni, che non fanno mai tirare un sospiro di sollievo. La colonna sonora di questo gioco sembra un unico insopportabile pezzo di sette ore.

MUD: FIM Motocross World Championship è dunque un titolo che non brilla. Rimane sulla linea della sufficienza per colpa di alcune fastidiose sbavature, per la mancanza di almeno un guizzo creativo, uno spunto che lo faccia emergere. Rimane un gioco solido, abbastanza per divertire, ma non per sfondare.

6 / 10
Avatar di Francesco Serino
Francesco Serino: Dopo aver diretto molte riviste del settore si ritrova scrittore collaborando con alcuni importanti quotidiani ma non dimenticando il giornalismo videoludico specializzato, settore nel quale ritorna grazie a Eurogamer.

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