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NBA 2K14 - review

La strada verso la grandezza.

Rimasta senza concorrenti, alla serie NBA 2K è rimasto da affrontare solo l'avversario peggiore, sé stessa. Un avversario pericoloso contro il quale è difficile confrontarsi per paura, da una parte, di stravolgere i delicati equilibri che hanno decretato il successo del precedente episodio, dall'altra di perdere pubblico per via di cambiamenti poco incisivi.

Con una versione per la nuova generazione non ancora svelata, ma alle porte, Visual Concepts prova a conquistare l'Europa integrando l'Eurolega nel suo gioco e ad attirare nuovi fan mettendo nientemeno che LeBron James, il cestista più forte del pianeta, sulla copertina. La sola presenza del Prescelto ha catalizzato diversi aspetti del gioco a partire da una modalità a lui dedicata chiamata LeBron Path to Greatness, in italiano LeBron Verso la Gloria.

In altre parole ci troveremo di fronte ad una serie di scenari che secondo gli sviluppatori segneranno la carriera futura di James. All'interno della Path to Greatness, infatti, non ripercorreremo le principali tappe che hanno portato LeBron ad essere il cestista più dominante al mondo, ma vivremo alcune partite che Visual Concepts immagina saranno i momenti chiave della carriera del Prescelto.

Il Prescelto contro Black Mamba: speriamo che la gamba di Kobe consenta di godere ancora di questa sfida per lungo tempo.

In un percorso, chiamato Stagione Fantastica, partiremo dai momenti chiave della prossima stagione, come per esempio la prima partita contro dei San Antonio Spurs vogliosi di rivincita. Il secondo filone di Verso la Gloria, chiamato Dinastia Heat, immaginerà alcune delle prossime finali NBA che vedranno, ovviamente, James e i suoi Heat nel ruolo di protagonisti. La prima partita sarà la finale 2014 contro gli Houston Rockets di Howard e Harden, mentre la seconda è la finale 2015 contro Golden State.

Visual Concepts prova a conquistare l'Europa integrando l'Eurolega nel suo gioco"

Al termine di ogni partita vi verrà affidato un punteggio in base alla vostra capacità di completare delle semplici richieste fatte dal gioco, come dare spettacolo coi Big Three o di distribuire assist con LeBron costretto a giocare da play tutta la partita per via degli infortuni di Chalmers e Cole.

Tralasciando la discutibilità di alcune previsioni, la modalità Path to Greatness da una parte diverte per le curiose richieste che spingono ad utilizzare James in un modo inusuale scoprendo, se mai ce ne fosse stato bisogno, della sua capacità di dominare qualsiasi zona del campo. Vi troverete infatti a doverlo utilizzare come uomo assist, come difensore accanito o semplicemente come terminale d'attacco implacabile anche dalla lunga distanza, esaltandovi sia per la sua capacità di recuperare un uomo in contropiede e stoppargli il tiro con l'aiuto del tabellone, sia per le sue penetrazioni e le sue schiacciate che esulano da ogni legge fisica descritta da Newton.

Le squadre dell'Eurolega debutteranno nella serie NBA 2K: in quanti sognano di battere Miami con una tripla di Gentile allo scadere?

Questo esercizio di fantasia, però, ha un rovescio della medaglia, ovvero l'eccessiva esaltazione di James e degli Heat, destinati, secondo il gioco, a dominare il mondo dell'NBA. Questo potrebbe indispettire tutti i tifosi delle altre franchigie che rispettano James, ma sperano e pensano che la sua striscia vincente sia destinata a finire. Forse sarebbe stato più carino ripercorrere semplicemente le principali tappe che hanno portato LeBron ad essere il giocatore che è, partendo magari dal duello con un giovanissimo Anthony del 2002.

"In un percorso, chiamato Stagione Fantastica, partiremo dai momenti chiave della prossima stagione"

Inoltre la Path to Greatness ha tolto spazio ai vari scenari storici degli scorsi anni, che proponevano alcune tra le situazioni, le grafiche, le rivalità e i campi più famosi della storia NBA. Adesso una buona selezioni di franchigie storiche, come i Lakers di Magic, i Bulls di MJ o Philly di Iverson, è disponibile per la modalità partita, ma nulla di più integrato o strutturato con il resto del gioco.

Stesso destino per l'Eurolega. Visual Concepts ha deciso di siglare una partnership con il più prestigioso torneo a livello europeo e con 14 delle sue squadre più famose, ma non ha pensato di integrare maggiormente i team nostrani con il suo gioco. Manca un qualsiasi torneo o modalità scenario che coinvolga le squadre dell'Eurolega, che sarà possibile controllare solo durante una partita veloce o un torneo personalizzato.

Certo, poter giocare con l'Olimpia Milano o la Mens Sana Siena è un bell'incentivo per tutti gli amanti di basket italiani, ma ci sarebbe piaciuto avere qualcosina di più, come per esempio un maggior numero di atleti riprodotti fedelmente e qualche arena supplementare, come per esempio il Forum di Milano, che ospiterà le Final Four di quest'anno. Va oltretutto capito con che frequenza Visual Concepts aggiornerà i vari roster e le statistiche di queste squadre. Dubitiamo avvenga con base quotidiana come per l'NBA, ma contiamo di vedere una formazione più aggiornata dell'EA7 in campo, con Moss e gli altri nuovi acquisti in quintetto e Fotsis lontanissimo da Milano.

"Manca un qualsiasi torneo o modalità scenario che coinvolga le squadre dell'Eurolega"

Per il resto è tutto realizzato accuratamente a partire dai parametri di squadra, sufficientemente equilibrati da consentire di sfidare una squadra NBA con una europea, soprattutto utilizzando le regole e il campo FIBA, che facilitano delle squadre poco atletiche come quelle nostrane. Giocando in casa di una squadra Eurolega, infatti, si acquisiranno tutte le regole internazionali, a partire da una diversa distanza della linea dei tre punti, fino ad arrivare ad una differente gestione dell'interferenza a canestro.

Senza considerare il pallone differente ed il parquet che riproporrà i loghi della The Turkish Airlines Euroleague 2013-14 . Selezionando colossi come il CSKA di Mosca o il Panathinaikos, oltretutto, il divario con le maggiori franchigie americane sarà minimo, consentendo a noi europei di prenderci qualche rivincita, perlomeno virtuale.

Dal punto di vista delle modalità non si segnalano grossi cambiamenti in quella che ormai da anni è diventata la componente principale del gioco, ovvero il MyPLAYER. Per chi non la conoscesse questa modalità dà la possibilità di creare un alter ego virtuale da far crescere e sviluppare a suon di prestazioni sul campo. Partirete dall'essere una semplice matricola chiamata da David Stern al recente Draft (con campionamenti della voce reali, peccato siano stati mal amalgamati con il resto del doppiaggio), fino al divenire un Hall of Famer.

"Quest'anno potrete sviluppare il vostro campione in modo da portarlo online"

La crescita del vostro giocatore non sarà solo tecnica e fisica, ma dovrete imparare a gestire anche la sua vita al di fuori del parquet in modo da guadagnare maggior rispetto tra i compagni di squadra, i tifosi locali e quelli mondiali. Il bello è che vedrete riflesso l'andamento di questi parametri direttamente durante la partita. Ottenendo l'amore dei fan locali sentirete diversi cori in vostro onore, mentre guadagnando la stima dei compagni di squadra otterrete più palloni giocabili.

Tutte le principali novità dello scorso anno, come l'organizzazione del modello economico intorno ad un'unica moneta, la Virtual Currency, la possibilità di acquistare potenziamenti in stile gioco di ruolo o di parlare con il GM della squadra per risolvere i vostri problemi e i training camp con le stelle, sono tornate immutate. Solo che quest'anno potrete sviluppare il vostro campione in modo da portarlo online e in compagnia di quattro amici affrontare altrettanti MyPLAYER. Come ogni anno è stato rifinito il sistema di valutazione della prestazione in campo, in modo da cercare di capire sempre più precisamente come un cestista si sta comportando in campo.

LeBron è particolarmente orgoglioso della sua partecipazione al gioco, dalla colonna sonora alla Path to Greatness.

In NBA 2K14, oltre ad una grafica più piacevole e comprensibile, abbiamo notato alcune differenze nella valutazione dei blocchi e della difesa sull'uomo, che non sempre porteranno a valutazioni positive. Inoltre durante i caricamenti vi verrà mostrato il peso che determinate statistiche avranno sulla vostra valutazione finale, consentendovi di capire dove concentrare gli sforzi per entrare nelle grazie del vostro coach. Il nostro centro, per esempio, doveva segnare principalmente diversi canestri, oltre che concentrarsi sulla difesa del suo uomo. I rimbalzi e le stoppate erano al terzo e al quarto posto in ordine di importanza.

"Torna anche la modalità MyTeam, ovvero la versione 2K di FIFA Ultimate Team"

Una volta sviluppato il vostro alter ego potrete affiliarlo ad una Crew online, con la quale affrontare intere stagioni e playoff in intensi 5vs5. Vincendo queste competizioni, otterrete un significativo quantitativo di VC da spendere per potenziare ulteriormente il vostro giocatore o la vostra squadra.

Tornerà, infatti, anche la modalità MyTeam, ovvero la versione 2K di FIFA Ultimate Team. In poche parole ogni elemento del gioco, dagli atleti alle magliette sarà contraddistinto da una specie di 'carta' da acquistare a suon di VC. Partecipando a competizioni online e offline sarà possibile guadagnare ulteriori crediti da reinvestire nella propria franchigia, in modo da creare il proprio quintetto dei sogni e farlo giocare nell'arena NBA preferita. Forse gli manca la completezza di FUT, ma MyTeam rimane comunque un'ottima modalità capace di rubarvi decine di ore di gioco (oltre che migliaia di Virtual Currency) solo per formare il proprio team dei sogni.

Molti volti dell'Eurolega sono realizzati ottimamente, altri invece lasciano un po' più a desiderare. Speriamo che le squadre vengano aggiornate costantemente.

La modalità Associazione ha mantenuto inalterata la sua organizzazione, ma ha rivisto interamente le routine di gestione dello stato di free agent. Ora un numero maggiore di giocatori si renderanno disponibili per la sottoscrizione del contratto, ma questo vuole anche dire che le franchigie avversarie saranno molto più aggressive sul mercato, cercando di colmare il loro salary cap nel minor tempo possibile. Inoltre è stata migliorata la gestione dei minuti da distribuire tra i vari giocatori. Ora lo stato di forma sarà fondamentale per decidere l'impiego in campo, sia che si tratti di un periodo in cui al vostro giocatore entra di tutto, sia che si tratti di un lento ritorno da un brutto infortunio.

"Il ritmo di gioco è stato nuovamente velocizzato"

Dal punto di vista del gameplay prosegue l'instancabile tentativo da parte degli sviluppatori di rendere più semplici i controlli, pur non rinunciando alle pretese simulative di NBA 2K14. Lo scorso anno Visual Concepts invertì la posizione di tiro e dribbling, portando quest'ultimo sullo sullo stick destro e richiedendo un modificatore per attivare il tiro manuale.

Da quest'anno, invece, entrambe le funzionalità saranno mappate sulla leva analogica destra. Per palleggiare o eseguire una finta basterà provare a mimare il movimento desiderato con l'analogico, mentre per tirare dovrete mantenere la pressione dello stick in una direzione. Questo inizialmente potrebbe creare un po' di imbarazzo, con tiri da centrocampo o finte senza un difensore addosso. Con un po' di allenamento, invece, sarete presto in grado di padroneggiare i controlli in quasi tutte le situazioni. Nei momenti più caldi ci capita ancora di sbagliare e rimpiangere il modificatore, ma in questo modo gli sviluppatori hanno creato un sistema per rendere più complesso un continuo e stucchevole utilizzo di trick e finte.

LeBron James si è costruito negli anni un affidabile tiro da 3 punti, ma le penetrazioni rimangono sempre il suo marchio di fabbrica.

Non servendo più come modificatore per il tiro, il grilletto di sinistra servirà per eseguire degli spettacolari passaggi flash nella direzione desiderata. Controllando un Chris Paul o un Steve Nash sarete in grado di aprire le difese in un batter d'occhio con passaggi da Top 10 della giornata, al contrario con un Howard o un Bynum converrà utilizzare i passaggi classici.

"Volti e animazioni sono ancora più ricchi e personalizzati"

Continuando a parlare dei cambiamenti nei controlli abbiamo notato che la chiamata del blocco è passata dal dorsale di sinistra al cerchio, dove era tanto tempo fa, e ora il bumper è utilizzato per chiamare uno schema a scelta del computer. Nel caso voleste maggiore controllo sulla giocata da chiamare potrete sempre passare attraverso il solito sistema attivabile con la croce digitale.

In questo modo gli sviluppatori hanno reso decisamente più semplice ed immediato l'utilizzo di una giocata offensiva, consentendo anche a chi è meno abile con il pad di avviare facilmente un'azione corale e giocare meno disordinatamente. Per limitare la capacità di lettura degli schemi da parte dei giocatori online, in NBA 2K14 ogni chiamata avrà due o tre varianti diverse in modo che sarà più difficile anticipare i movimenti dell'attaccante che lo scorso anno erano troppo meccanici.

I volti sono ulteriormente migliorati, anche se si nota che gli attuali hardware sono ormai al loro limite fisico.

Dal punto di vista del gameplay gli sviluppatori hanno nuovamente velocizzato il ritmo di gioco. Questa sensazione è accentuata da dei movimenti più fluidi, con un sistema di collisioni più preciso e dinamico. Questo grazie a tutta una serie di nuove animazioni (alla gamescom gli sviluppatori ci avevano detto 500, ma non le abbiamo contate) che vanno a migliorare soprattutto il lato difensivo della partita.

"Ottimo il comparto sonoro, con una telecronaca ancora più ricca che in passato"

Tentando una rubata o una stoppata i difensori non proveranno più ad intercettare il pallone nel punto a loro più vicino, ma cercheranno di mettere la mano nel punto migliore. Questo si traduce in una meccanica difensiva più efficace e naturale, che consentirà di bloccare il pallone in qualsiasi situazione anche senza modificare le slide. A patto di agire col tempismo giusto.

Durante la nostra prova ci è capitato di eseguire la classica stoppata di LeBron sul contropiede avversario, ma anche di franare sul tiratore da tre per una scelta di tempo sbagliata. Questo però consente di difendere in post in maniera più aggressiva, ma soprattutto efficace, dato che qualsiasi giocata, se ben letta, può essere fermata.

Ovviamente tutti coloro che troveranno insoddisfacente il bilanciamento trovato da Visual Concepts potranno agire sulle molteplici slide che il gioco mette a disposizione, in modo da ricercare il bilanciamento preferito tra attacco e difesa.

"Path to Greatness fallisce in parte il tentativo di proporre qualcosa di nuovo ed interessante"

Dal punto di vista tecnico abbiamo notato un ulteriore miglioramento del volti di moltissimi atleti, così come le loro animazioni, ancora più ricche e personalizzate. Peccato che molti elementi di contorno, come le scene di introduzione alla partita, quelle con i vari GM, gli stadi o le interviste siano fatte con un motore dell'anteguerra, legnoso e poco rifinito.

Per il resto tutto si muove piuttosto bene, senza problemi di frame rate. Quello che si nota è che gli sviluppatori sono giunti al limite fisiologico del loro motore grafico e degli attuali hardware e necessitano di nuovi strumenti per superare alcuni problemi atavici come sporadiche animazioni non perfettamente legate tra di loro e caricamenti pre-partita troppo lunghi.

L'Eurolega porterà con sé anche tutto il suo set di regolamenti e livree.

Ottimo, come al solito, il comparto sonoro, dalla telecronaca, ancora più ricca che in passato e con qualche nuovo aggiustamento atto a non far ripetere eccessivamente le stesse frasi ai cronisti, e una compilation di canzoni su licenza varia e di qualità, frutto oltretutto di un concorso che LeBron ha proposto ai suoi fan.

"Anche quest'anno NBA 2K14 si conferma un appuntamento imprescindibile per tutti gli amanti del basket"

Anche quest'anno NBA 2K14 si conferma un appuntamento imprescindibile per tutti gli amanti del basket a stelle e strisce e non solo. L'introduzione di 14 squadre dell'Eurolega fa ben pensare per il futuro, nella speranza che la maggiore competizione europea venga integrata maggiormente nel gioco e, perché no, veder comparire le nazionali, in occasione dei mondiali. Nel frattempo ci godiamo l'Olimpia e la Mens Sana scontrarsi con New York, Denver e Detroit, per un derby italiano dalla distanza.

Per il resto Visual Concepts ha svolto un lavoro di ripulitura ed arricchimento delle sua modalità di gioco volto a confermare gli aspetti positivi emersi nelle edizioni passate e a sistemare le problematiche emerse lo scorso anno. Path to Greatness fallisce in parte il tentativo di proporre qualcosa di nuovo ed interessante, non tanto per i compiti proposti, divertenti e vari, quanto per la scelta di proporre una serie di scenari totalmente di fantasia aventi come protagonista LeBron James.

Nella Path to Greatness James dimostrerà, anche virtualmente, di essere un cestista globale, dominante in qualsiasi ruolo, da play ad ala grande.

Una volta scesi sul parquet, però, il gioco mostra tutto il suo valore con un gameplay ancora più fluido che in passato e una dinamica difensiva più precisa e efficace. I tanti cambiamenti nel layout dei comandi andranno assorbiti bene prima di essere sfruttati efficacemente, ma si riveleranno ben implementati e un ulteriore passo per aprire ulteriormente il gioco a tutti.

Ora non ci rimane che scoprire cosa 2K ha in serbo per l'edizione next gen, dato che avrà di nuovo un avversario contro il quale scontrarsi. E si sa che in questi casi la concorrenza è il miglior stimolo per migliorarsi.

9 / 10
Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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NBA 2K14

iOS, PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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