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Need for Speed: Most Wanted - prova

Criterion alla massima potenza.

Need for Speed: Hot Pursuit è stato senza dubbio il titolo della saga di Electronic Arts che più ho amato nel tempo. Aveva un ritmo frenetico, un carisma unico e un livello di sfida agguerrito. In poche parole, divertimento allo stato puro: uno dei momenti più alti mai toccati dall'intera saga.

Non è infatti un caso se stiamo parlando di Criterion, quello sviluppatore che soltanto l'anno scorso aveva forsennatamente ceduto spazio al team di Blackbox, creatori del terribile The Run, per poi fortunatamente tornare alla ribalta proprio quest'anno presentando alle platee l'ultima sua creatura, Need for Speed: Most Wanted.

Avvicinandomi al booth tour di EA per la presentazione di Most Wanted, non posso nascondervi di aver provato un leggero imbarazzo, legato al fatto che, oggettivamente, del prossimo titolo del franchise sapevo ben poco. Un reboot? Un sequel? Un remake? Difficile infatti capire non solo come diavolo potesse esserci un altro titolo della saga chiamato Most Wanted (nessuno ricorda il vecchio titolo di lancio di Xbox 360?), ma anche come l'ultima fatica di Criterion si ponesse nei confronti dell'illustre predecessore.

I modelli delle auto sono ricreati con cura certosina, rendendo manifesti anche i particolari più piccoli.

Dopo esserci sbizzarriti con una prova diretta sul campo con una fugace partita in solitaria e, soprattutto, con alcune interessanti sfide multiplayer, possiamo affermare non solo di non essere di fronte ad un semplice remake, ma di avere tra le mani un gioco completamente nuovo e riscritto sin dalle sue fondamenta. Una sorta di reinterpretazione del gioco principale, estremamente al passo coi tempi in ogni suo punto di vista. In perfetto stile Criterion, insomma.

Il vero segreto di Most Wanted è il suo particolarissimo approccio, un qualcosa di inedito soprattutto nell'ottica del gioco competitivo. Se da un lato il caro vecchio Hot Pursuit gravitava attorno al concetto di corsa, Most Wanted tocca invece ogni suo singolo aspetto, dal dominare una classica gara al raggiungerne per primo il punto di partenza, quand'essa ancora deve iniziare. Il tutto, magari, realizzando un salto di incredibile gittata. Non è più una sfida contro l'orologio o contro gli altri giocatori: la sfida investe qualsiasi cosa richieda un volante e quattro ruote.

La conseguenza diretta di un tale approccio, pertanto, è che ogni luogo, incrocio o piattaforma sono "punti d'interesse" ideali per portare a casa nuovi punti. Punti che vengono di volta in volta visualizzati da un rinato Autolog, ancora più profondo di quello utilizzato nelle precedenti revisioni e che metro dopo metro mostra al giocatore i risultati ottenuti (velocità massima, derapata, lunghezza di eventuali salti) spendendo poi il tutto al cervello operativo centrale.

"Se Hot Pursuit gravitava attorno al concetto di corsa, Most Wanted tocca ogni suo singolo aspetto, dal dominare una classica gara al raggiungerne per primo il punto di partenza, quand'essa ancora deve iniziare"

Autolog assume una dimensione ancora più significativa nell'economia di gioco, tracciando ogni singolo movimento del giocatore: i collezionabili, le corse a cui ha preso parte, gli eventi speciali a cui già ha partecipato o quelli affrontabili in base al quantitativo di punti esperienza guadagnati, tanto per il giocatore "singolo" quanti per gli amici connessi.

La sensazione di velocità regalata da Most Wanted è qualcosa di davvero tangibile, in special modo quando si sfiorano i numerosi veicoli 'civili'.

Ma veniamo alla nostra prova multiplayer, una divertente sezione per 8 piloti "umani" piazzata all'interno di una mappa urbana zeppa di veicoli "civili": un ostacolo che imparerete presto ad odiare. Quattro sfide brevi ma assolutamente intense, che hanno mostrato come in questo Most Wanted non ci sia affatto un solo istante per riposare. Ogni secondo può costarci caro, e va sfruttato per guadagnare quanta più esperienza possibile.

La prima sfida, una classica gara di guida a checkpoint, ha riproposto le principali meccaniche di gioco basate su takedown, derapate e manovre al limite della temerarietà, impreziosite dall'immancabile propulsione a nos. Mandare fuori pista avversari - e immancabili poliziotti - è presto diventata una necessità, considerando la ricca ricompensa in termini d'esperienza che ne deriva.

Anche stanare scorciatoie è un'attività redditizia: le dimensioni generose della mappa garantiscono una libertà "esplorativa" invidiabile, anche se nel caso finissimo troppo lontani dal tracciato saremmo costretti a tornare rapidamente all'ultimo checkpoint attraversato, con tanto di inseguimento della polizia.

Una volta solcato l'arrivo, la serie di incidenti e di impressionanti scontri non è affatto venuta meno: nuovo obiettivo, raggiungere il punto di partenza della prossima sfida. Una gara nella gara, che nuovamente premiava i giocatori meglio piazzati, quelli più abili alla guida e, perché no, quelli più "agguerriti" e abili nel far schiantare gli altrui bolidi.

Il gameplay di Need for Speed: Most Wanted ha esordito all'E3 2012.

"Stanare scorciatoie è un'attività redditizia e le dimensioni generose della mappa garantiscono una libertà 'esplorativa' invidiabile"

La seconda sfida classificata, manco farlo apposta, ha riportato alla memoria i fasti di Burnout dei tempi di PS2, catapultando i giocatori in un'autentica sfida Takedown a tempo nel medesimo circuito cittadino di cui sopra. Un antipasto "tradizionale" prima dell'ultima divertentissima sfida, una battaglia di salto in lungo su quattro ruote che premiava il giocatore capace di colmare la distanza maggiore.

Inutile dirvi che otto bolidi sfreccianti ai 200 all'ora non procedono certo ordinati come dei centometristi. Incidenti spettacolari, testacoda e ostacoli reciproci hanno fatto lievitare il numero dei tentativi (i miei in special modo), sino alla scadenza del timer dopo circa due minuti di prova. Mai visto degli sfidanti così agguerriti alla dimostrazione di un gioco di guida.

La mappa di gioco è incredibilmente vasta, piena zeppa di sfide, segreti e oggetti collezionabili. I cacciatori di achivements sono avvisati!

Sul fronte tecnologico, il gioco scorre liscio e senza intoppi, garantendo una guida estremamente fluida e capace di regalare al giocatore una sensazione quasi tangibile di velocità. Il modello di guida, come da tradizione, non presenta né vuole presentare velleità simulative o iper realistiche, pur traducendosi in una tenuta di strada dei veicoli piuttosto verosimile e una fisica degli urti - al di là di un'innata tendenza alla spettacolarità estrema - assolutamente curata.

Ottimo il comparto grafico, con modelli automobilistici curati nel minimo dettaglio e una location estremamente vasta, nettamente maggiore di quanto presentato dalle precedenti incarnazioni, che non lesina particolari realizzati con estrema precisione.

Un comparto multiplayer frizzante e un single player, presentato soltanto parzialmente da una breve sezione di guida priva di particolari novità - ma di cui non mancheremo di parlare da qui a breve - rappresentano l'offerta di questo nuovo Need for Speed: Most Wanted. Previsto per PC, PS3 e Xbox 360 a partire dal prossimo 30 Ottobre, il titolo Criterion vuole dimostrare una volta per tutte la propria maestria nel creare giochi di guida assuefanti, immediati ed estremamente divertenti.

E, cosa più importante, che la sfida per il primato delle quattro ruote continua anche oltre la linea del traguardo.