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Need For Speed Most Wanted U - review

Un takedown al giorno leva il meccanico di torno.

La generazione Wii ha segnato la disfatta dei titoli multipiattaforma sulle console Nintendo. Electronic Arts ha tentato un po' in tutti i modi di portare sulla console delle conversioni o titoli appositi che sopperissero alla mancanza di quelli più blasonati. L'esempio più immediato è rappresentato dalla serie di Need for Speed che è passata da un Carbon monco della localizzazione a titoli esplicitamente pensati per il WiiMote come Nitro. Le versioni di Hot Pursuit e The Run invece, pur mantenendo lo stesso nome, erano ben lontane dalle controparti ad alta definizione.

Con l'arrivo di Wii U è Criterion a far girare gli ingranaggi nel senso contrario. Need for Speed: Most Wanted, infatti, non è un porting passivo o qualcosa dal gameplay differente, ma una versione riveduta e corretta con aggiustamenti in chiave Nintendo. Le differenze con quanto già visto su Xbox 360, PS3 e PC, pur non riguardando in modo massiccio il codice, si fanno sentire e sono per lo più pensate per venire incontro a una fascia di giocatori meno smaliziati.

"Need for Speed Most Wanted U non è un porting passivo"

Per chi ancora non ne fosse al corrente, la struttura su cui si basa questo racing game spiccatamente arcade, vuole che in una città denominata Fairhaven i piloti più abili si diano battaglia allo scopo di scalare la lista dei dieci uomini più ricercati, mentre la polizia cerca di bloccarli in ogni modo. Come da titolo, il concetto viene ripreso dall'omonimo gioco del 2005 al quale questa creatura di Criterion si ispira, ma solo in parte; infatti le idee che al tempo furono di Black Box vengono ora mescolate con la serie Burnout, dando vita ad un titolo che per molti versi potrebbe figurare come il seguito spirituale di Burnout Paradise.

Rispetto ai classici Need for Speed, infatti, le parti non di gameplay vengono ridotte in favore di un'esperienza free roaming nuda e cruda, che sbatte in faccia al giocatore la libertà. Niente rifugi o negozi, nessun acquisto né tanto meno tuning, le auto sono tutte in giro per la città e per usarle basta trovarle. Le uniche modifiche apportabili sono di tipo prestazionale e si possono ottenere con dei buoni piazzamenti nelle gare specifiche per ogni auto.

A tal proposito si può evidenziare la prima differenza a cui si va incontro: sulle altre console tutte le auto erano sprovviste di nitro di default, costringendo il giocatore a raggiungere, partecipare e vincere almeno la prima gara per sbloccarlo su ogni macchina. Su Wii U è invece montato di base il Boost U, il quale dà la possibilità di utilizzare la nitro sin da subito e dona (con buona pace delle regole della meccanica) maggiore resistenza. Una soluzione che fa avvicinare ancor di più il titolo a Burnout e consente agli utenti Nintendo di buttarsi immediatamente nel traffico selvaggio, senza preoccuparsi troppo delle collisioni e divertendosi da subito, dando dunque l'opportunità di guidare liberamente senza gareggiare.

"In generale il lavoro svolto sembra per lo più improntato sul dare il maggior numero di possibilità ai giocatori"

All'interno del disco di gioco è compreso “L'ultimate speed pack” che dà accesso a cinque super car. I DLC già usciti sulle altre console potrebbero arrivare in base alle vendite di questa versione

In generale il lavoro svolto sembra per lo più improntato sul dare il maggior numero di possibilità ai giocatori: non è più necessario guidare sino al punto d'inizio delle gare almeno una volta ma le si può attivare in ogni momento, le auto possono essere cambiate direttamente dove ci si trova con un rapido caricamento senza dover ripartire ogni volta da un punto di scambio, durante le gare è possibile modificare le componenti dell'auto e mentre si è inseguiti si può iniziare una gara interrompendo gli assillanti poliziotti.

Benché possano risultare piccolezze, sono tutte modifiche volte a separare le gare dall'esplorazione. Quest'ultimo fattore è indubbiamente il punto cardine del gioco, e probabilmente i giocatori più hardcore passeranno ore girovagando per la città senza una vera e propria meta, cercando la massima velocità, sfondando cartelloni o spulciando ogni angolo in cerca di nuove auto; chi è invece alle prime armi potrebbe trovare noioso o ridondante dover "perdere tempo" per strada, preferendo gettarsi nella mischia delle competizioni nella maniera più rapida possibile. Sono tutti approcci che Most Wanted U consente, senza che sembrino forzati.

L'aspetto più interessante di questa conversione sta però nell'utilizzo delle caratteristiche peculiari della console Nintendo, ovvero quelle legate al GamePad. Mentre si guida liberamente per la città, la parte alta del touch screen dà la possibilità di dare sfogo alle nostre smanie di onnipotenza, in quanto sfiorandolo è possibile far sparire il traffico, passare dal giorno alla notte (che a conti fatti è un puro esercizio di stile) o, nel caso fossimo inseguiti, far andare in testacoda la volante più vicina.

"Gli sporadici cali di frame nei momenti più concitati, con tante macchine, detriti e fumo, sono completamente spariti e il tutto gira ancorato inossidabilmente a 30 FPS"

Most Wanted U è l'apoteosi del lens flare; viaggiare al tramonto o al crepuscolo è una goduria per gli occhi, tanto da fermarsi e postare uno screen sul Miiverse

Nella parte bassa trovano invece spazio le icone inerenti a capacità relativamente più terrene, in quanto si può cambiare auto al volo, accedere al pannello di gestione dei controlli o consultare la dettagliata mappa, la quale risulta estremamente utile nella ricerca di tutti i cancelli, cartelloni e auto. Se poi invece si vuole giocare liberi dal televisore, è sufficiente premere un tasto per trasportare l'audio sulle casse del GamePad e far apparire la schermata di gioco al posto delle sopracitate icone. Peccato per la risoluzione alquanto bassa dello schermo del controller, che in parte mortifica l'eccellente lavoro svolto.

È anche possibile collegare un secondo controller, che sia un Pro Controller o un WiiMote (sia libero che accompagnato da Nunchuk o Controller Tradizionale), con il quale guidare la stessa auto in compagnia di un amico, o meglio ancora, di un giocatore meno esperto, in quanto entrambi hanno il controllo della macchina ma i comandi impartiti da chi detiene il GamePad vengono letti come prioritari, in modo tale che si possa intervenire in caso di necessità; una specie di scuola guida.

Nonostante questa possibilità di co-pilotare probabilmente non troverà una reale utilità nelle partite della gran parte degli utenti finali, fa comunque capire quanto sia profondo il lavoro svolto da Criterion sui controlli. Questi includono un'ampia rosa di possibilità tra le quali il solo WiiMote che, impostato sui sensori di movimento, risulta egregiamente giocabile, fatte salve le situazioni in cui servirebbe precisione di manovra estrema. Per quel che riguarda il Miiverse è possibile visualizzare i messaggi provenienti dal gruppo dedicato al titolo, quando ci si ferma e il gioco va in nell'ormai classico standby artistico alla Criterion, con inquadrature in bianco e nero della città, accompagnate da musica rilassante.

"La mole grafica mossa non è indifferente, e questo dovrebbe rincuorare gli irriducibili Nintendo in vista delle produzioni future"

I rallentamenti che affliggevano le altre console quando c'era troppo caos su schermo sono del tutto spariti

Anche sul comparto tecnico non sembra che i ragazzi londinesi si siano risparmiati. La base di partenza sembra più quella PC che quella console, per via di texture più rifinite ed effetti più sofisticati. I dettagli di contorno, come montagne e rocce, ma anche l'asfalto e i palazzi risultano molto più dettagliati rispetto alle versioni per Xbox 360 e PS3. Anche i sporadici cali di frame nei momenti più concitati, con tante macchine, detriti e fumo su schermo, sono completamente spariti e il tutto gira ancorato a 30 FPS.

Trova spazio anche un rinnovato sistema di illuminazione che, oltre a dare una migliore consistenza all'ambiente, inonda lo schermo di lens flare, sun shaft ed effetti molto artistici, oltre alle proverbiali sfiammate e scintille che illuminano a giorno le strade più buie. Tenuto conto che il gioco può anche girare contemporaneamente sia sul televisore che sul GamePad, la mole grafica mossa non è indifferente, e questo dovrebbe rincuorare gli irriducibili Nintendo in vista delle produzioni future. Le uniche pecche sono da ricercare in pop-in e pop-out che si rivelano alle velocità più alte, i quali però non inficiano in nessuno modo la giocabilità.

Al netto di tutte le modifiche tecniche e d'interfaccia, l'esperienza di gioco è rimasta identica, arcade fino al midollo, con un gameplay che premia la guida pulita con velocità più alte e tempi migliori, ma istiga a giocare sporco sportellando gli avversari per avere più nitro, oppure a cercare ogni possibile scorciatoia che Fairheaven mette a disposizione.

"La versione Wii U di Need for Speed: Most Wanted è indubbiamente quella meglio riuscita dal punto di vista tecnico tra quelle console"

Oltre ai dettagli di contorno sono stati migliorati anche i modelli delle auto. Non si arriva mai ai livelli di Forza, ma il colpo d'occhio resta comunque stupefacente

Finita la scalata alla classifica dei Most Wanted, che non richiederà molto tempo, sarete sufficientemente temprati per accedere al vero pezzo forte del gioco: l'online. Dopo il download di una patch necessaria per connettersi da 195mb (che ricordiamo può proseguire in background mentre si gioca liberamente), potrete unirvi con altri cinque giocatori da tutto il mondo per darvi battaglia nelle più improbabili competizioni, per nulla dissimili da quanto visto a novembre dell'anno scorso e per certi versi neanche da Burnout Paradise.

Purtroppo il numero di giocatori massimi per sessione scende, e se già prima otto potevano sembrare pochi per tutto quel che c'è da fare per strada, i soli sei di questa versione per Wii U risulteranno veramente pochi e non sapranno generare il giusto caos che la città meriterebbe. Al fine di migliorare la cooperazione è possibile comunicare grazie al microfono integrato nel GamePad, il quale però, a conti fatti registra ad una qualità pessima; è quindi consigliabile munirsi di apposite cuffie se si vuole realmente imbastire una comunicazione seria. Chicca per gli utenti Nintendo più incalliti, al posto del tanto odiato online pass, nella custodia trovano posto i punti stella.

La versione Wii U di Need for Speed: Most Wanted è indubbiamente quella meglio riuscita dal punto di vista tecnico tra quelle console, e il maggior dinamismo dell'interfaccia va ad eliminare i tempi morti e i momenti di maggiore frustrazione che tanto sono stati criticati nella versione originale. Se siete utenti Nintendo alla ricerca di un titolo adrenalinico, avete trovato pane per i vostri denti da non lasciavi scappare (anche vista la mancanza di concorrenti di peso come Forza Horizon o Motorstorm); se già avete avuto modo di giocarlo non troverete niente di diverso nel gameplay che ne giustifichi un nuovo acquisto.

9 / 10
Avatar di Paolo Gimondi
Paolo Gimondi: Dopo le esperienze in tenera età con Commodore 64 e NES, amplia il suo sguardo verso altri orizzonti e altri esseri umani. Decide di voler far parte dell’editoria videoludica iniziando una scalata che lo porta in breve tempo, e con tanto entusiasmo, a Eurogamer.

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In this article

Need for Speed: Most Wanted (2012)

iOS, PS3, Xbox 360, PlayStation Vita, Nintendo Wii U, PC

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