Need For Speed: The Run - review
Quanto è divertente la Cannonball virtuale di Electronic Arts?
Questa scelta di gameplay viene incontro al giocatore ma non sempre è foriera di aspetti positivi. Modificando il livello di difficoltà non si aumenta il tempo a disposizione, né si rallentano le auto avversarie o della polizia o si cambia la difficoltà degli script, diminuisce o aumenta solo il numero di checkpoint per ogni gara. Poiché il livello di difficoltà è mediamente abbastanza elevato, la frustrazione diventa spesso notevole. Prima è solo un sospetto ma, da metà del gioco in avanti, si tramuta in certezza il fatto che in realtà stiamo correndo contro il tempo e che i nostri avversari siano solo una variante poco aleatoria nell'economia della corsa.
Sbagliare qualche curva nelle fasi iniziali della prova (che sia una corsa a posizioni, a tempo o un testa a testa) rende spesso impossibile il recupero nelle fasi finali se non si usa un tentativo non appena si commette un errore. Oltre a questo, ci si accorge anche di come gli avversari, per tenere viva il più a lungo possibile la bagarre, accelerino simultaneamente insieme a noi anche quando stiamo usando una tanica piena di nitrossido, quando loro dovrebbero essere a secco. Ovviamente non perdono tempo ad allungare in occasione di un nostro piccolo errore o sorpasso sporco.
Ok, stiamo parlando di un simul-arcade la cui guidabilità è pensata per perdonare molto e mettere in condizione di disputare finali di gara da sguardo assassino, cosa che avviene molto spesso e che in più di un'occasione si rivela il pregio migliore di questo gioco. Resta il fatto che l'aleatorietà delle gare più tirate si applica solo alle prestazioni del giocatore e mai a quelle degli avversari, che non commettono quasi mai errori a dispetto della notevole mole del traffico civile e della Polizia presente nel gioco. E quando sbagliano, si ha la netta sensazione che ciò avvenga per uno script che ha sempre e solo un unico obiettivo: farci fare lo sparo finale con la vettura in testa negli ultimi cinquecento metri.
Completare il coast to coast di Need For Speed: The Run è comunque una sfida impegnativa che ha un effetto secondario di notevole importanza: lo sblocco di tracciati da giocare fuori dalla corsa vera e propria, e di vetture con cui familiarizzare per prepararsi come si deve al multiplayer. Il parco macchine è ampio e variegato, e vede parecchie marche contendersi il palcoscenico suddivise essenzialmente tra muscle car americane per le gare in extraurbano, le exotic car giapponesi per i cittadini e le supersportive europee come mix tra le due.
"L'implementazione della fisica da parte di Black Box lascia qualche perplessità."
La guidabilità varia ovviamente da modello a modello, e provando e riprovando non è difficile trovare il mezzo che soddisfi le proprie necessità in ogni situazione, anche se qualche dubbio permane sulla coerenza della fisica implementata da Black Box. Vedere una Lamborghini Aventador nettamente più lenta nell'inserimento in curva di una Shelby GT 500 mi ha fatto partire un embolo, fortunatamente non giunto a destinazione.
Graficamente il gioco è sicuramente piacevole da vedere anche grazie alle qualità del Frostbite 2.0 che abbiamo appena visto all'opera in Battlefield 3. Sensazione di velocità, begli effetti e una notevole devastabilità dei mezzi (sopratutto il nostro) sono i punti di forza di un gioco che, su PC, che gira al massimo del dettaglio senza particolari difficoltà.
Grande sforzo è stato fatto per proporre ambientazioni sempre diverse basate su quelli che sono i reali scenari americani che ci troveremo ad attraversare, con elementi di contorno devastabili e animati come treni, cascate, aerei ecc.. L'unica vera pecca riguarda l'impossibilità di attivare un qualsiasi tipo di filtro antialias che avrebbe eliminato ogni genere di scalettatura, evidente sopratutto nelle inquadrature laterali in occasione delle cutscene.
In conclusione, Need For Speed: The Run è un gioco a tratti divertente ma caratterizzato da una serie di difetti che gli impediscono di svelare il suo vero potenziale. Da una parte possiamo dire che il numero di macchine e di tracciati presenti invogliano ad arrivare in fondo a questa Cannonball virtuale, soprattutto grazie alle fughe dai mafiosi e dalle forze dell'ordine. I Quick Time Event spezzano un filo il ritmo, ma non sono molti e se devono contribuire a caratterizzare in modo dinamico una trama tutto sommato decente non creano particolari fastidi, perlomeno al sottoscritto.
"Need For Speed: The Run è un gioco divertente che però non riesce a svelare appieno il suo vero potenziale."
Quello che fa girare i rotori è invece la gestione dell'intelligenza artificiale degli avversari e di come questa si ripercuota in modo pretestuoso sulle nostre prestazioni, anche a prescindere dall'uso che facciamo della nitro o dei retry a nostra disposizione. Stesso fastidio lo provocano le molte vetture non ben riprodotte nelle loro caratteristiche di fondo, che penalizzano spesso la maneggevolezza e un comparto grafico di alto livello.
Il multiplayer e il sistema di lobby dell'Autolog riescono ad ovviare al comportamento ingessato dei bot in single player, e concorrono nel rendere Need For Speed: The Run un titolo degno di un'occhiata (anche due) da parte di tutti i patiti del genere. Con la consapevolezza, però, che i fasti di Most Wanted e Underground 2 sono purtroppo ancora lontani.