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Open Me! - review

Con la sola imposizione della mani...

Molti di voi avranno sicuramente giocato The Room, il rompicapo uscito su dispositivi iOS e Android lo scorso anno, in cui il giocatore veniva chiamato a scoprire i segreti nascosti dentro alcune scatole sapientemente sigillate con trabocchetti, tasti segreti e quant'altro.

Questo genere di titoli, tornato alla ribalta negli ultimi anni grazie ai touchscreen dei cellulari e dei tablet, non era però ancora arrivato sulla nuova console portatile di Sony, o almeno fino ad oggi. PlayStation C.A.M.P! dopo, aver terminato i lavori su Tokyo Jungle, si è messa al lavoro per realizzare Open Me!, gioco che riprende le caratteristiche di The Room (e dei suoi predecessori) e ne amplifica le funzionalità aggiungendo l'interessante interazione con la realtà aumentata.

Grazie alle carte AR incluse nella confezione è infatti possibile far prendere vita alle 50 scatole incluse nel pacchetto, ognuna con le sue caratteristiche, trappole e segreti. La cosa interessante è che per guardare attorno alle scatole non dovremo ruotarle con i tasti della console, ma bensì muovere la console intorno ad esse, operazione che, come avrete intuito, necessita di un po' di spazio per essere messa in pratica

Preparatevi ad imprecare come non mai. Questa scatola vi consumerà letteralmente le dita!

Lo scopo è tanto semplice quanto intrigante, ovvero trovare il contenuto nascosto in ogni scatola, anche se questo è sfortunatamente fine a se stesso. Alcuni puzzle possono essere completati in pochi, pochissimi secondi e non richiedono un grande sforzo per essere risolti, il problema è trovare l'interruttore giusto per aprire la scatola e spesso vi capiterà di rimanere basiti dall'estrema facilità di apertura di alcune di queste.

"Lo scopo è trovare il contenuto nascosto in ogni scatola"

La varietà degli enigmi è comunque abbastanza ampia da non annoiare quasi mai il giocatore. Lo schermo multi-touch della console assicura infatti momenti di grande divertimento con le scatole più complicate, tanto che addirittura abbiamo dovuto ricorrere alla nostra lingua poter portar a termine un paio di esse.

La precisione dei controlli non è però sempre al top, e capita ogni tanto di sbagliare una mossa a causa di un touch-screen che non sempre fa il suo dovere. Questo problema però non è da imputare allo schermo della console, quanto alla tecnologia della realtà aumentata che viene messa in gioco da una fotocamera a bassa risoluzione e che fa i capricci di tanto in tanto. Niente che comprometta l'esperienza generale, ma il nostro consiglio è sempre quello di giocare a titoli che sfruttano la RA in posti ben illuminati.

Il menu principale di Open Me! è semplice ed essenziale. Se vi aspettate la classe dei menu in stile Codemasters probabilmente rimarrete molto delusi.

Dopo aver completato un puzzle, una schermata riassuntiva ci informerà del tempo, del numero di mosse e dei tocchi impiegati in quel livello, che finiranno poi nelle classifiche online consultabili nel menu iniziale di Open Me! Per i collezionisti di trofei ci sono 12 obiettivi speciali da portare a termine, alcuni dei quali ottenibili abbastanza facilmente (a parte la prima, terribile scatola a pulsanti che si completa solo se si è dotati delle dita più veloci del west... e non solo).

"La varietà degli enigmi è abbastanza ampia da non annoiare quasi mai il giocatore"

Gli amanti del multiplayer saranno contenti di sapere che sono disponibili 6 scatole studiate appositamente per il gioco in coppia in locale, a patto però di possedere due copie del gioco. Non sappiamo se in futuro verranno rilasciati nuovi puzzle per il multiplayer, ma sinceramente gli sviluppatori potevano implementare qualche scatola in più. Tra le opzioni troviamo inoltre la modalità "Scatole Sfida", dove è possibile creare i propri puzzle e inviarli a propri amici e viceversa.

Portare a termine Open Me! richiederà solo una manciata di ore, a seconda dell'abilità e dell'uso della materia grigia di ogni giocatore. Noi abbiamo completato tutti i puzzle in poco meno di 4 (a parte il terribile rompicapo a bottoni di cui vi parlavamo poco fa), e sfortunatamente di motivi per affrontare di nuovo il gioco non ne abbiamo trovati, se non quello di ottenere la valutazione più alta in ogni scatola. Chiudono la lista dei contenuti disponibili 3 livelli speciali a tema: uno dedicato a Gravity Rush, uno a Tokyo Jungle e l'ultimo avente protagonista Toro, la mascotte giapponese di Sony

Nel gioco sono presenti una cinquantina di puzzle, inclusi tre livelli a tema con personaggi molti cari alla famiglia Sony.

La grafica è sicuramente un'elemento di contorno in Open Me!, e si presenta abbastanza sottotono con modelli poligonali appena sufficienti, menu essenziali, e un comparto sonoro quasi inesistente se non per una manciata di brani usciti dal più classico videogioco arcade giapponese.

Insomma, pur non avendo molto da offrire, l'ultimo titolo di PlayStation C.A.M.P! si dimostra divertente e offre un discreto livello di sfida. I giocatori in cerca di qualcosa di diverso troveranno in Open Me! dei buoni motivi per spendere qualche ora in compagnia di un gioco folle, e che necessita di un' po di materia grigia per essere portato a termine. L'unico piccolo ostacolo è rappresentato dai €7.99 necessari per poterlo scaricare, anche se fortunatamente è disponibile una versione demo per poter testare i primi 4 livelli del gioco.

7 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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Open Me!

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