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Orcs Must Die!

Tu… non puoi… passareeeee!!!!

La varietà dell'armeria non è solo estetica ma ha anche una precisa utilità tattica in relazione allo scenario in cui giochiamo: se muri di frecce, spuntoni, barili esplosivi, pozze di pece, lame rotanti e via discorrendo sono mezzi offensivi diretti, piattaforme a molla, catapulte a muro e teletrasporti possono essere efficacemente accoppiati a pozze di acido, strapiombi, fiamme e altri letali contorni al percorso degli orchi.

Oltre alle difese statiche, interessante è anche la possibilità di assoldare fanti, arcieri o maghi da posizionare in punti critici della mappa per assisterci nel contenimento.

Le zone calde sono parecchie, perché nelle fortezze di livello avanzato spesso si trovano più portoni d'accesso per gli invasori e più brecce d'uscita: poiché non è sempre possibile convogliarli in un'unica direzione, spesso ci capiterà di combattere su più fronti. In questo caso i teletrasporti che collegano vari punti del livello possono tornare molto utili per tenere sotto controllo l'evolversi della difesa in vari punti del livello.

Ovviamente non manca anche la componente tattica della gestione delle risorse in tempo reale: con le uccisioni accumuleremo soldini da investire in strutture difensive non solo tra un'ondata e l'altra ma anche nel bel mezzo dell'assalto. Mantenere la calma e posizionare la trappola nel punto giusto all'ultimo secondo fa spesso la differenza tra il successo e il fallimento, soprattutto nelle missioni finali.

È sempre una buona idea investire nelle armi a disposizione del nostro maghetto.
Le killzone migliori sono in genere quelle in prossimità degli angoli in cui è possibile creare zone di fuoco incrociato.

Sotto il profilo estetico, Orcs Must Die! è un gioco che non brillerà per chissà quale soluzione tecnica ma merita ugualmente il nostro plauso: il motore con cui è stato realizzato è leggerissimo e permette di giocare a 1920X1080 su schede video di fascia media persino con l'antialias 8X a sessanta fotogrammi al secondo fissi.

Il look cartoonesco viene quindi esaltato da un'eccellente pulizia dell'immagine, che contribuisce a mettere in risalto animazioni ed effetti: come potete vedere dai filmati a corredo dell'articolo, le situazioni più confuse con orchi massacrati in decine di modi diversi senza una minima incertezza del framerate, sono rese in maniera spettacolare.

A queste si aggiungono l'ottima caratterizzazione del personaggio e un sonoro perfetto per l'occasione, anche se le battute di spirito del nostro accolito alla lunga tendono a ripetersi un po' troppo.

Insomma, il gioco di Robot Entertainment ci è veramente piaciuto, non solo per il concept ibrido tra strategia e azione ma anche per il gameplay che permette di iniziare a triturare orchi senza nemmeno leggere le istruzioni. Il sistema di controllo poi è deliziosamente assimilabile da chi non è un fenomeno con il mouse e rende benissimo anche con un joypad in mano.

La trentina di fortezze affrontabili in tre livelli di difficoltà differenti garantiscono una longevità eccellente e giustificano parzialmente l'assenza del multiplayer che, con una modalità cooperativa, avrebbe sicuramente fatto sfracelli.

Se pensiamo che il prodotto viene venduto alla modica cifra di 10.99 Euro su Steam (o 1200 Microsoft Points sul Live Marketplace), si capisce che Orcs Must Die! è il tipo di gioco cui facciamo riferimento quando, in fase di valutazione di titoli mediocri, vi facciamo notare che su Steam è possibile trovare di meglio a molto meno.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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Orcs Must Die!

PS3, Xbox 360, PC

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