Skip to main content

PixelJunk SideScroller - review

Uno sparatutto vecchio stampo per giocatori vecchio stampo.

Se non conoscete la serie PixelJunk, probabilmente vi siete persi alcuni dei migliori titoli scaricabarili dal PlayStation Network, come il puzzle gravitazionale "Eden" o lo strategico "Monster".

PixelJunk SideScroller (d'ora in avanti PJSS), è nato da una costola del precedente gioco "Shooter 2", ovvero un livello segreto sbloccabile solamente dopo aver ottenuto tutti i collezionabili sparsi nei 12 livelli che componevano l'avventura principale.

Il gioco è semplicemente uno shooter vecchia scuola a scorrimento orizzontale (alla "R-Type", giusto per intenderci), e richiede una discreta abilità da parte dal giocatore sin dalle prime fasi dell'avventura. Oltre alle solite navicelle, in PJSS avrete a che fare anche con una discreta varietà di nemici come cannoni spara lava, lanciarazzi, pipistrelli e pesci-robot (per la felicità degli amanti di G-Darius) e credetemi, vi daranno parecchio filo da torcere sopratutto nei livelli di difficoltà più alti, spuntando all'improvviso da qualsiasi angolo dello schermo.

A vostra disposizione avete 3 tipologie di armi: laser, bombe e machine gun. Quest'ultima apparentemente è anche la più letale per stendere le orde di nemici che incontrerete, ma ben presto vi accorgerete che un uso sapiente di tutti e tre gli attacchi risulterà fondamentale per proseguire.

Sconfiggendo alcuni nemici (di solito riconoscibili da un colore diverso dal resto della "truppa"), riceverete dei power-up per il vostro arsenale. Questi potenziamenti torneranno decisamente utili durante gli scontri con i boss di fine capitolo, dove i loro punti deboli sono collocati in zone parecchio difficili da raggiungere con un attacco standard..

PJSS si snoda su nove livelli classici, 3 boss, più il masochista livello finale con tanto di boss corazzato. Una volta completata l'avventura principale a livello normale, sbloccherete la difficoltà difficile dove la bastardaggine generale salirà a dismisura, sia per quanto riguarda il gameplay, che a livello grafico. Nelle modalità "hard" e "brutal" infatti, i colori sullo schermo vengono invertiti e creano un effetto visivo di grande impatto, rendendo difficile distinguere i proiettili nemici da quelli provenienti dalla propria navicella.

Per quanto riguarda il multiplayer, questo è presente solo in forma locale con un'altro giocatore. È un vero peccato che non ci sia una modalità di cooperazione online, anche perché in questo tipo di giochi il coop è decisamente apprezzato. Sono comunque disponibili le consuete classifiche per confrontare i propri punteggi con i giocatori da tutto il mondo.

Il comparto sonoro è, come al solito per i titoli di Q-Games, di altissima qualità, con tracce che spaziano dal funky, all'elettronica, alla musica ambient e sono composte dai bravissimi "High Frequency Bandwidth" (già autori delle soundtrack di PixelJunk Shooter 1 e 2).

PixelJunk SideScroller in movimento: avete una monetina da 100 Lire?

A livello grafico ci troviamo di fronte ad una vera gioia per gli occhi, con luci al neon ed effetti particellari a dir poco spettacolari. Non mancano nemmeno alcuni tocchi di classe, come la cornice dello schermo in stile tubo catodico e la scritta "insert coin" nella schermata principale, atti a sottolineare la natura "old school" del gioco.

SideScroller naturalmente non è esente da difetti. L'estrema difficoltà potrebbe scoraggiare anche i giocatori più temerari e non è decisamente il titolo più longevo in circolazione. Il fattore rigiocabilità è però garantito: trovare tutte le uova nascoste e ottenere la medaglia di grado più alto in ogni livello, vi costerà parecchia fatica.

Gli scontri con i boss poi, oltre ad essere parecchio ostici risultano eccessivamente lunghi. Se però, al contrario, siete degli amanti nostalgici degli sparatutto e vi piacciono le sfide impegnative, aggiungete pure un punto al voto finale in fondo alla pagina.

PixelJunk SideScroller è disponibile sul PlayStation Network di PS3 al prezzo di €7.99.

8 / 10
Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!