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Plants vs. Zombies 2 - review

La natura di prima mano. Armata.

Mi resi conto del successo di Plants vs. Zombies quando nel 2009 un mio amico, notoriamente refrattario ai videogiochi, una sera arrivo tardi perché si era perso dietro un'app sul cellulare. Stupito, gli chiesi quale gioco fosse ed ovviamente era proprio il titolo PopCap. Adesso, cinque anni dopo lo strabiliante successo di questo rivoluzionario tower defense, eccoci di fronte a Plants vs. Zombies 2, uscito in Italia proprio a Ferragosto, solo per i dispositivi iOS e con una politica di business improntata al free-to-play, con relativi acquisti in-app.

Se vi sembra una politica perfetta per chi cerca di fallire il prima possibile, non siete così tanto nel torto. Real Racing 3, pur essendo il miglior titolo della serie, ha lasciato l'amaro in bocca a parecchi giocatori quando e diventato free-to-play e ha scelto la rovinosa strategia del "o spendi soldi oppure per riparare la macchina e giocare devi aspettare qualche giorno". Fortunatamente, però, PopCap s'è mossa in maniera più saggia.

Tutto ciò che avete apprezzato nel primo episodio è rimasto sostanzialmente invariato, così come le meccaniche di base, ossia piantare i girasoli, raccogliere i soli, proteggere le piante e lasciare ogni corsia ben sorvegliata. Tuttavia sono state inserite nuove piante, nuovi zombi, nuovi poteri speciali e nuove ambientazioni che vi faranno perdere altre decine di ore chini sullo schermo del vostro dispositivo iOS.

Ecco gli effetti del ricostituente in grado di trasformare un tower defense nell'imitazione di un danmaku.

Il primo cambiamento è nella struttura dei livelli, non più lineare ma con una mappa vagamente ispirata a Super Mario, in cui sono presenti passaggi secondari, sbloccabili con stelle e chiavi che si ottengono durante i livelli, superando determinati mini-giochi o pagando, che portano a livelli e piante bonus. Inoltre, l'azione non si svolge più intorno alla nostra casa, ma in tre distinti universi: l'antico Egitto, il mondo dei pirati e il West, ognuno corredato di zombie a tema con relative abilità e livelli speciali. Una volta completato il percorso principale dei uno dei mondi, si sbloccherà la possibilità di rigiocare tutti gli schemi passati con determinate regole che, se rispettate, garantiranno altre stelle.

"Le vere novità sono rappresentate dal ricostituente e dai poteri speciali"

Le vere novità tuttavia sono senza dubbio rappresentate dal ricostituente e dai poteri speciali. Il primo può essere comprato con i soldi del gioco o uccidendo determinati zombie, e permette di potenziare una pianta per un breve lasso di tempo, garantendo una cadenza di fuoco maggiore, colpi più potenti o, nel caso dei girasoli, una produzione di soli accelerata.

La sua introduzione è senza dubbio un'aggiunta gradita, perché sapere come e quando utilizzarlo è la chiave del successo nei livelli più difficili, visto che permette di risolvere la situazione anche quando sembra irrimediabilmente compromessa.

La mappa dei livelli: vi ricorda qualche gioco in particolare?

I poteri, sempre acquistabili con i soldi del gioco e, a dire il vero, un po' cari, sono invece basati sulle gesture. Il primo permette di tagliare la testa agli zombi unendo due dita in un pizzicotto, il secondo invece vi chiederà di spazzarli via usando un dito e il terzo vi permetterà di folgorarli tenendo il dito premuto sullo schermo.

"Quanto incide il free-to-play? Fortunatamente, non tanto"

Arriviamo dunque al nodo della questione: quanto incide il free-to-play in Plants vs. Zombies 2? Fortunatamente, non tanto. Certo, alcune piante sono disponibili solo spendendo soldi veri, ma non sono molte e sono quasi tutte vecchie conoscenze ampiamente sostituibili con le piante gratuite. Ogni tanto potrebbe poi far comodo comprare una chiave o qualche stella, ma personalmente non mi sono mai sentito spinto a comprarle, non mi sono mai trovato davanti al bivio "o spendi o smetti di giocare", e ho sempre avuto qualche moneta in tasca per comprare un ricostituente o un potere speciale.

Tuttavia, vuoi per soddisfare la sete di sfida dei giocatori più esigenti, vuoi per spingerci sottilmente all'acquisto dei boost, Plants vs. Zombies 2 è un po' più difficile del suo predecessore. Non tanto, ma abbastanza da farvi venire la tentazione di aprire il portafoglio.

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Di fatto, spendere soldi in PvZ 2 è soltanto un modo per rendere le cose più veloci, sbloccando ad esempio tutti i livelli, o più semplicemente, acquistando dei boost iniziali che fanno partire con più soli, esattamente come dovrebbe essere ogni volta che un gioco sceglie la strada del free-to-play.

Ovviamente, visto che il gioco può essere aggiornato in ogni momento, EA potrebbe sempre stravolgere le cose e aggiungere livelli e piante fondamentali a pagamento, ma per il momento è giusto riconoscere i meriti a una compagnia che sembra aver imparato dai propri errori, e che ha fatto di Plants vs. Zombies 2 un download obbligato per chiunque abbia un dispositivo iOS. È tutto ciò che era il primo capitolo ma più in grande, una terribile macchina mangia tempo cui sinceramente non si potrebbe chiedere di più.

9 / 10