Pokémon Versione Nera/Bianca 2 - review
E vi parliamo anche di Pokémon RAdar!
È passato più di un anno e mezzo da quando il mondo dei Pokémon mi ha riaccolto tra le sue braccia coi primi capitoli delle versioni Bianca e Nera della serie. E ancora una volta ci ritroviamo a testimoniare l'ennesimo successo di questa saga immortale, che continua a polverizzare record in tutto il mondo e che si permette anche di tirare fuori spin-off decisamente particolari come quello che ha portato i piccoli mostriciattoli nel mondo di Nobunaga.
Pokémon Versione Nera/Bianca 2 torna su terreni ormai ben noti e ripropone una formula di gioco in gran parte mutuata dai suoi più diretti predecessori. Nessuno ovviamente si aspettava chissà quale rivoluzione in così poco tempo e, vista l'eccelsa qualità delle precedenti avventure, la base di partenza era già più che incoraggiante.
Diamo per scontato che tutti abbiamo sentito parlare almeno una volta dei Pokémon, ok? Sappiamo già tutti che lo scopo ultimo di questi giochi è catturare quanti più Pocket Monsters (per chi non lo ricordasse, questa era l'etimologia originale del titolo) per poi farli combattere contro quelli degli avversari di tutto il mondo e diventare i migliori allenatori di tutti gli universi conosciuti e non.
Questa semplice premessa con gli anni è stata arricchita da moltissime varianti di gameplay, che dapprima hanno investito il single-player e in seguito si sono allargate a macchia d'olio verso l'interazione con altri giocatori, per poi coinvolgere veri e propri aspetti "social" ormai immancabili in quasi tutti i giochi portatili.
Pokémon Versione Nera/Bianca 2 è un'evoluzione abbastanza corposa dei Poké-game usciti in precedenza e viene da chiedersi quanto margine di miglioramento ancora ci sia per questa serie, visto che ogni volta gli sviluppatori sembrano aver tirato fuori il massimo... salvo poi smentire tutti con qualche trovata che giustifica l'ennesimo acquisto.
"Pokémon Versione Nera/Bianca 2 è un'evoluzione abbastanza corposa dei Poké-game usciti in precedenza"
Gli eventi del gioco sono ambientati all'incirca un paio d'anni dopo quelli dei titoli precedenti e nonostante molte delle location abbiano cambiato in parte aspetto (sapete, la speculazione edilizia) i fan della saga non tarderanno a riconoscere molti posti familiari. A questi sono state aggiunte nuove location la cui dimensione media è, se possibile, ancora più grande di quella delle già grandi città di Nero/Bianco.
Ovviamente, se avete mancato almeno un paio di generazioni della saga, il senso di scoperta sarà nettamente maggiore visto che il salto, da due o tre anni a questa parte, è stato davvero notevole. Purtroppo il non aver giocato ai precedenti Bianco e Nero corrisponde anche a una leggera difficoltà nel capire la trama del gioco, direttamente collegata a quella dei predecessori.
Fortunatamente non stiamo parlando di un romanzo d'appendice o di film da festival, quindi le lacune che andrete ad incontrare non mineranno assolutamente la componente ludica di Pokémon Versione Nera/Bianca 2.
Ogni singolo aspetto del gioco è stato opera di aggiornamento, espansione o rivisitazione. Tutto, dall'esplorazione ai dialoghi, fino ai combattimenti, è stato reso più profondo, snello e veloce. Per prima cosa non si può non parlare di loro, gli indiscussi protagonisti, i Pokémon. Il loro numero ormai è incalcolabile e in questa ennesima uscita li ritroverete tutti, ma davvero tutti, fin dall'inizio. La cosa potrebbe spiazzare inizialmente, soprattutto chi è affetto da quella che molti chiamano "smania del collezionismo". Verrete letteralmente bombardati!
In termini di gameplay, una delle novità più interessanti è rappresentata... dal cinema. Ciò non significa che il gioco sia stato rivisitato "in stile Kojima", con filmati lunghi due ore intervallati da pochi minuti di esplorazione e combattimento. In questo caso si parla invece di una versione "pokémonesca" di Hollywood, che richiede ai giocatori di partecipare a veri e propri film nel corso dei quali, ovviamente, bisogna combattere a suon di colpi speciali.
"In termini di gameplay, una delle novità più interessanti è rappresentata... dal cinema"
Rispetto ai normali combattimenti del gioco è necessario rispettare alcune regole e raggiungere determinati obiettivi per contribuire al successo del film. Questi vanno dal semplice "elimina l'avversario con un solo attacco" a varianti decisamente più fantasiose e ovviamente difficili. L'aggiunta, come quasi tutte quelle apportate a questi due nuovi giochi, non è di quelle epocali, ma sicuramente contribuisce in maniera significativa a rendere l'esperienza di gioco più varia e divertente.
I malati dei combattimenti "estremi" (se così possono chiamarsi nel mondo dei Pokémon) avranno il loro bel da farsi nel Pokémon World Tournament, che amplia notevolmente il respiro di quanto visto e vissuto nel capitolo precedente. Nel corso di questo torneo avrete l'occasione di testare le vostre abilità contro una lunga serie di avversari tra i quali non manca qualche faccia ben nota, ma fate attenzione ai dettagli o rischiate di perdervi qualche chicca niente male.
Per i neofiti del genere o i malati totali è stata aggiunta, per la prima volta se la memoria non m'inganna, la possibilità di variare il livello di difficoltà del gioco, alzando o abbassando l'abilità degli avversari. Una nuova tecnica permette inoltre di avere una sorta di anteprima degli effetti che un nostro attacco potrebbe avere sul nemico di turno. Questa, insieme ad altre accortezze aggiunte al sistema di combattimento, fanno sì che ogni scontro sia al tempo stesso familiare ma anche "fresco".
"È stata aggiunta la possibilità di variare il livello di difficoltà del gioco"
Elencare tutte le piccole aggiunte che Game Freak ha apportato a Pokémon Versione Nera/Bianca 2 è un'impresa davvero ardua, anche perché alcune di queste sono talmente "inglobate" nel gameplay da risultare inizialmente quasi impercettibili, ma comunque in qualche modo utili o piacevoli ai fini del gameplay. Come nel caso del sistema di Obiettivi interni al gioco, che poco aggiungono allo svolgimento del gioco in sé, ma tanto fanno per stimolare il giocatore a provare qualche cosa di nuovo per accaparrarsi medaglie extra da mostrare agli amici.
Anche il semplice design delle palestre è stato reso molto più accattivante rispetto al passato, al punto da assomigliare quasi ai dungeon dei vecchi Zelda "portatili". Tranquilli, non dovrete esplorarli per ore risolvendo enigmi e combattendo a colpi di boomerang e bombe: lo scopo finale sarà sempre quello di sconfiggere il capo-palestra ma questa volta lo farete con molto più stile!
Nel caso abbiate conservato i salvataggi dei giochi precedenti, un'apposita opzione vi permetterà di recuperarli per sbloccare nuovi contenuti in questi sequel, compresi alcuni filmati che vi spiegheranno gli eventi accaduti nei due anni passati. Il sottoscritto, sfortunatamente, non ne era provvisto avendo giocato su una console diversa (il 3DS), quindi non posso garantire sull'effettiva validità dei contenuti.
Il discorso appena fatto mi permette di fare una piccola ma doverosa precisazione. Pokémon Versione Nera/Bianca 2 non cambia in alcun modo se giocato sull'ultimo hardware portatile Nintendo. Il 3D non è cosa per lui e non osate sperare in qualche miglioramento grafico: il risultato è lo stesso, identico, che si ottiene su un "vecchio" DS.
Il fatto che questi due titoli siano usciti su DS piuttosto che 3DS ha permesso a Nintendo di partire da una base "installata" di console nettamente superiore, ma al tempo stesso non ha consentito alla casa madre di spingersi molto più in là dal punto di vista tecnico.
Grafica e sonoro non si distaccano molto da quelli dei precedenti episodi "monocromatici", ma anche in questo caso non si può certo gridare allo scandalo. Il passaggio al 3D dei "vecchi" Bianco e Nero aveva già rappresentato un salto notevole e non si poteva certo pretendere chissà cosa, visto che questi nuovi titoli girano su un hardware che ha ormai la bellezza di quasi 8 anni.
"Per quanto riguarda la longevità, il discorso è quasi superfluo da fare"
Per quanto riguarda la longevità, il discorso è quasi superfluo da fare. Se anche deciderete per pura follia di tirare dritto e completare il gioco senza provare nulla dei corposi contorni single e multiplayer pensati dall'ormai collaudatissimo team Game Freak, sarebbero assicurate sicuramente almeno 30/35 ore di gioco. Se al contrario vorrete sedervi a tavola per gustare l'intero banchetto, quel numero è destinato come minimo a raddoppiarsi.
La "generosità" di Nintendo mi ha anche permesso di provare un secondo gioco, uno spin-off della serie scaricabile da qualche giorno da eShop: Pokémon RAdar. Il titolo che avete appena letto non è stato scritto male. L'originale si intitola Pokémon Dream Radar, ma visto che in Italia siamo dei geni creativi, la parola "radar" con le prime due lettere maiuscole sta ad indicare che il gioco in questione sfrutta le caratteristiche 3DS dedicate alla Realtà Aumentata.
In cosa consiste? Semplice, trattasi di una sorta di mini-gioco che permette di catturare dei Pokémon inquadrando il mondo (reale) che ci circonda. Una volta portata a termine la caccia, il mostriciattolo catturato può poi essere trasportato all'interno di Pokémon Versione Nera/Bianca 2 e utilizzato come qualsiasi altro personaggio.
Perché cimentarsi anche in questa ennesima fatica? Beh, perché i fan più accaniti della saga avranno l'opportunità di catturare alcuni Pokémon leggendari nelle loro forme più speciali, dei trofei "viventi" altrimenti impossibili da ottenere. Ad accompagnarvi in questa nuova avventura ci sarà l'affascinante Professoressa Burnet, ennesima laureata in "Pokémonologia".
Prima di poter mettere le mani su un Pokémon, però, dovrete sparare a delle simpatiche nuvolette che appariranno sullo schermo e che vi garantiranno degli speciali globi colorati che rappresentano la moneta del gioco. Come avrete già intuito, questa potrà essere poi usata per comprare utili potenziamenti.
Pokémon RAdar in realtà non può essere considerato un gioco a sé, visto che utilizzarlo senza Pokémon Versione Nera/Bianca 2 è pressoché inutile. Se, in caso contrario, avete intenzione di acquistare i giochi in questione, la sua aggiunta rappresenta un ulteriore "plus" nell'esperienza garantita dal gioco Nintendo.
"Pokémon RAdar in realtà non può essere considerato un gioco a sé"
Ancora una volta risulta dannatamente difficile pensare a futuri (e praticamente certi) nuovi capitoli della serie Pokémon migliori di questo. È molto probabile che ipotetici Bianco/Nero 3 (o qualsiasi altro colore vi venga in mente) arrivino su Nintendo 3DS, ma il testamento lasciato da questa saga su DS è qualcosa di molto prossimo alla perfezione assoluta.