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Pro Foosball - review

Un gioco “da serie C3, che non c'è”…

Dopo essere apparso tiepidamente nei più svariati formati e praticamente su ogni console sul mercato, è tempo per il secondo sport più amato d'Italia di tirarsi a lucido ed apparire ancora una volta in questi ultimi scorci della generazione corrente. Il Calcio Balilla (o calcetto, come battezzato affettuosamente da molti) rappresenta uno dei terreni più fertili per la sperimentazione dei controlli di movimento, e chiunque abbia avuto modo di provare una delle precedenti incarnazioni per Wii saprà benissimo di cosa stiamo parlando.

Che si tratti di Wiimote o, come nella fattispecie, di PS Move, muovere le stecche o farle roteare come degli indemoniati (il leggendario mulinello, tanto odiato dai veterani ma da sempre arma segreta per tentare di ribaltare un risultato) è una manovra immediata e intuitiva, che permette anche ai meno avvezzi di scendere in campo senza tentennamenti. Forte di queste premesse, Pro Foosball rappresenta l'ultimo insediamento cronologico di uno dei passatempi più celebri del pianeta, rivolto in esclusiva ai possessori di PS3 e PS Move (seppur quest'ultimo non sia obbligatorio).

Pur non trovandoci di fronte al gioco definitivo, Pro Foosball si comporta in maniera egregia nella riproposizione dei movimenti propri della disciplina. Per muovere le barre basta avvicinare o allontanare Move dallo schermo, mentre ruotando il polso si imprime rotazione per effettuare passaggi o tiri in porta. Tutto come previsto, in sostanza. Il tutorial iniziale, nonostante non brilli per loquacità, introduce una delle caratteristiche principi del gioco, il cosiddetto passaggio perfetto. Basta premere il trigger posteriore della periferica e, come per magia, sarà possibile effettuare passaggi in linea orizzontale, utili per spiazzare difesa e portiere garantendosi una linea di tiro pulita. Tutto molto bello, se solo funzionasse.

Pro Foosball offre tre diverse telecamere, ciascuna capace a proprio modo di ostacolare il giocatore nei momenti meno opportuni.

Dire che alla pressione del trigger non corrisponda alcuna reazione precisa sarebbe però troppo poco. Delle tre tipologie di tiro che ne possono scaturire (Pull Shot o gancio per gli aficionado del calcio balilla, Push Shot e Snake Shot), difficilmente riuscirete a padroneggiarne una sola. Potrete ritenervi fortunati se il vostro ambito super passaggio in linea si tramuterà in un meno nobile tocco standard.

"Dire che alla pressione del trigger non corrisponda alcuna reazione precisa sarebbe troppo poco"

Tra le opzioni da segnalare, vale la pena spendere due parole sulla rotazione delle stecche, che può essere manuale o automatica. Che ci crediate o no, la gestione automatica funziona discretamente bene per la maggior parte del tempo, per poi dimostrarsi meno reattiva quando nell'aria c'è profumo di goal o quando la difesa è chiamata agli straordinari. Ritardare o anticipare il colpo di una frazione di secondo può cambiare la partita, specie quando il difensore tocca la palla di calcagno e la spedisce alle spalle del proprio portiere. Manco fossimo in Serie Piede a Banana.

Dall'altro lato, ruotare gli arnesi manualmente appare sì una soluzione interessante, ma all'atto pratico non è sempre funzionale e si rischia spesso di "afferrare" l'asta sbagliata o di essere troppo lenti nel cambio. Utilizzare due Move per gestire le due stecche più vicine alla palla appare invece la soluzione migliore, e seppur inizialmente richieda un rodaggio più intensivo, alla fine premia con un miglior controllo di palla. La cosa più divertente è scoprire non solo che Pro Foosball supporta il DualShock, ma che il controllo con quest'ultimo appare più fine e preciso, nonostante divertimento e immedesimazione ne escano drasticamente ridimensionati. Pad alla mano, basta usare lo stick analogico sinistro per la gestione della stecca e uno dei trigger posteriori, il tasto quadrato o lo stick destro per tirare.

Non aspettatevi celebrazioni gargantuesche, coriandoli e ballerine brasiliane in caso di vittoria.

Ma veniamo al secondo punto dolente di questa claudicante partita, la gestione delle telecamere. L'inquadratura di default è una camera aerea decentrata semi-isometrica, abile nel regalare lo stesso scorcio ben noto all'habitué del calcio balilla. Ancora una volta dovrebbe andare tutto a gonfie vele, se non fosse che tale inquadratura tende a muoversi lentamente e inesorabilmente lungo il campo. Allineare un tiro diventa spesso un'impresa affidata più alla cabala che alle abilità del giocatore, specie quando la palla è esattamente dalla parte opposta del campo.

"Allineare un tiro diventa spesso un'impresa affidata più alla cabala che alle abilità del giocatore"

Poco male, sono disponibili due telecamere alternative. La prima è una variante zoomata della precedente, con in più una spiccata vocazione alla mobilità che le farà inseguire l'azione di gioco. Bella da vedere ma il frequente tearing che la contraddistingue farà cambiare idea rapidamente. La seconda è la più classica delle viste aeree statiche, una soluzione in apparenza migliore ma ahinoi disturbata dalla comparsa di scritte e messaggi che, nella loro apparizione nel corso della partita, rischiano di ostacolare la visuale nei frangenti più delicati. Verrebbe da domandarsi per quale motivo nessuno se ne sia accorto in fase di sviluppo.

Meglio parlare delle tre modalità di gioco disponibili. Kick About è il classico match d'esibizione, che permette al giocatore di decidere arena, squadra e tipo di palla. È possibile modificare il tetto massimo di goal per incontro, ma per farlo dovrete recarvi al menù Opzioni Principali prima di avviare l'incontro.

L'inquadratura ravvicinata porta alla luce una buona cura dei dettagli, ma soffre di un tearing troppo evidente che ne pregiudica il ricorso.

Foos Championship catapulta l'aspirante goleador in un torneo su 15 incontri. Più si procede, più l'IA avversaria si raffina (del resto si sa, il mondo del calcio non perdona chi cilecca) e allo stesso modo sale il numero di goal richiesti per chiudere il match. Non aspettatevi celebrazioni gargantuesche per le vittorie ottenute. Pro Foosball si congratula a malapena nel caso riusciate a finire la competizione, elargendovi un paio di scenari da sfruttare nella modalità esibizione. Inutile raccontarvi di come si tratti di un effimero e disperato tentativo di ingraziarsi il giocatore, nonostante la noia si faccia sentire già dopo i primi incontri.

"Foos Championship catapulta l'aspirante goleador in un torneo su 15 incontri"

Foos Madness rappresenta invece quel mix di genio e sregolatezza che differenzia positivamente Pro Foosball dalla genia di titoli dedicati al calcetto (senza contare che, con buona probabilità, finirà per rappresentare l'unico motivo che vi spingerà a provare nuovamente il titolo). Avviato il match è possibile scegliere una coppia di "modificatori", il cui scopo è quello di alterare determinati parametri fisici del sistema. Si va dai palloni iper-rimbalzanti alla bassa gravità, dallo scarso attrito a tipologie estreme di "campo" (senza sponde o, ad esempio, lungo quasi come quello di Holly e Benji).

Seppur alcune combinazioni siano incompatibili e quindi vietate, la loro introduzione è un autentico toccasana per il morale generale. E considerando lo spasso che deriva da alcune di queste, la decisione di tralasciarle interamente nella modalità Championship è fonte di qualche ragionevole dubbio.

Progredendo nella Championship sarà possibile sbloccare nuovi scenari e tavoli speciali. Un piccolo omaggio ai giocatori più tenaci che riusciranno a salire sul gradino più alto.

Qualora abbiate tra le mani qualche amico con del tempo libero, sappiate che Pro Foosball supporta un multiplayer locale per 4 giocatori armati di Move o, alternativamente, una combinazione di questi con un massimo di due DualShock. A fianco dell'ovvio multiplayer presente in Kick About e Foos Madness, è possibile affrontare anche l'intera Championship in modalità cooperativa. Nel caso doveste ritrovarvi da soli, tuttavia, sarebbe stato bello poter estendere ulteriormente l'avventura della coppa con una modalità interamente online. Il condizionale purtroppo parla già da sé.

"Pro Foosball non genera semplice frustrazione, ma qualcosa al limite dell'istinto omicida"

Se le prime battute di Pro Foosball fanno crescere l'aspettativa nei confronti di un titolo che, sulla carta, potrebbe offrire del sano divertimento e qualche minuto di follia con la modalità Madness, basta poco per accorgersi di come quest'ultima rappresenti l'unico acuto sufficiente dell'intera produzione. Telecamere inaffidabili, un passaggio orizzontale decantato come non plus ultra ma che tutto è tranne che perfetto e, non ultima, una gestione automatica delle stecche che sembra giustiziare il giocatore proprio negli istanti più delicati non generano semplice frustrazione, ma qualcosa al limite dell'istinto omicida.

Dalla sua, va ricordato che Pro Foosball è disponibile ad un prezzo abbordabile (4,99€). Chiunque fosse alla ricerca di un multi locale senza troppi impegni potrebbe addirittura trovare qualche spunto interessante, ma per l'ennesima volta sbatterà il muso contro un Move sfruttato nel peggiore dei modi. Potrete anche amare il calcio balilla alla follia, ma il rischio di dare forfait prima di terminare la coppa non è così remoto.

4 / 10
Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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