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Puddle - review

Fluidodinamica per principianti.

Non lasciatevi trarre in inganno dai primi minuti di Puddle. Quell'innocuo bicchiere colmo di caffè fumante, immerso in una location non così diversa da molti noiosissimi uffici e cullata da una soave musica jazz di sottofondo, rappresenta il biglietto di sola andata per un inferno a base di fisica e princìpi Bernoulliani. Basta inclinare il GamePad per spedire l'instabile bicchiere "a gambe all'aria" e trasformare quegli accordi malinconici in un beat più energico dal sapore elettronico. Si alza il sipario, il prezioso caffè prende vita e Puddle, finalmente, si mostra davvero per quello che è.

Partorito dalle menti malate dei francesi di Neko, questo platform a matrice fisica racconta le vicissitudini delle più disparate sostanze fluide (acqua, diserbante, persino rifiuti biologici) mentre cercano di farsi strada attraverso dei livelli improbabili e poco ospitali. L'obiettivo, che ve lo dico a fare, è raggiungere il traguardo nel minor tempo preservando quanto più liquido possibile. Come riuscirci? Semplice: basta inclinare il mondo di gioco (grazie al giroscopio del GamePad) per permettere ai fluidi di scivolare sulle sue superfici in virtù di quella cosa chiamata gravità, saltellando da una trappola all'altra sino a raggiungere l'uscita designata.

Tale impresa sarà tuttavia facile solo a parole, considerando il sadismo di level designer abili nel trasformare proprietà caratteristiche di ogni sostanza (viscosità, temperatura d'evaporazione e via dicendo) in potenziali talloni d'Achille. L'acqua, ad esempio, ha quel brutto vizio di evaporare se portata ad una temperatura sufficientemente elevata: perché dunque non tappezzare gli scenari che la vedono "protagonista" con fiamme e altre diavolerie capaci di nebulizzarla al solo contatto?

"Puddle racconta le vicissitudini delle più disparate sostanze fluide "

Il sistema di controllo via GamePad non brilla per reattività e precisione. Uscire dalle situazioni più delicate finirà per richiedere più di qualche tentativo.

Più si procede nei livelli, più essi assumono una fisionomia articolata ed eterogenea, obbligando il giocatore a complessi passaggi intermedi necessari per raggiungere l'ambito traguardo. Superate le prime fasi, ad esempio, dovremo far evaporare una quantità d'acqua tale da generare una coltre gassosa sufficiente a far esplodere il boiler dove essa è contenuta, in virtù del significativo aumento della pressione. E io che pensavo d'essermi tolto di mezzo la chimica ai tempi del liceo!

Vale la pena spendere due parole sull'offerta del titolo di Neko, che a un prezzo ragionevolmente contenuto offre una sessantina di livelli che spaziano da laboratori futuristici a poco accoglienti condotti fognari, senza disdegnare una simpatica visita all'interno del copro umano (che potremo osservare in una comoda visione a raggi X). Non bastasse, preparatevi ad affrontare piante carnivore, laser, fiamme in ogni salsa e strane creaturine che faranno di tutto per farci sprecare parte del prezioso carico.

Per quanto riguarda i vari fluidi, essi si muovono con un comportamento ed una quantità di moto tutto sommato verosimile, seppur i rispettivi spostamenti avvengano con una lentezza a tratti così eccessiva da far apparire il tutto come un eterno slow motion a bassa gravità. Si tratta di un problema non trascurabile, se consideriamo che Puddle strizza non troppo velatamente l'occhio alla tanto temuta fisica e richiede spesso al giocatore una precisione al limite del chirurgico.

"La precisione purtroppo non trova eccessivo riscontro nel sistema di controllo"

Ogni fluido presenta delle caratteristiche “tecniche” peculiari, quali viscosità, temperatura di evaporazione o infiammabilità. Tenetele bene a mente quanto maneggerete la nitroglicerina!

Una precisione che, purtroppo, non trova eccessivo riscontro nel sistema di controllo. Il tilt sensor del GamePad soffre di una scarsa accuratezza e si dimostra in più di qualche occasione poco reattivo agli input del giocatore. Le situazioni più delicate, quelle dove anche solo un millimetro può fare la differenza, rischiano di trasformarsi in barriere insormontabili che richiederanno una serie di faticosi tentativi prima di essere superate. Fortunatamente l'offerta dei controlli non si esaurisce nel solo giroscopio ma permette di utilizzare lo stick analogico sinistro o, alternativamente, i dorsali ZR e ZL. E proprio quest'ultima soluzione, forte di una sensibilità maggiore rispetto alla concorrenza, pur non essendo la più divertente si conferma la più indicata.

Discorso simile vale per il bilanciamento della difficoltà, piuttosto disomogeneo e destinato a subire un'impennata ragguardevole dopo il primo giro di boa. Già superata una manciata di livelli non passerà troppo tempo prima di imbattersi in scenari complessi e arzigogolati, al cui interno risulta difficile persino prevedere il comportamento del fluido in relazione alle mosse intraprese. Si finisce così per procedere per tentativi, investendo un paio di "giri di prova" per prendere le misure sino a quando, una volta metabolizzato il tutto, tagliare il traguardo diventa più abbordabile.

Quello che ne deriva è un approccio fortemente trial & error, che specie negli scenari più avanzati rischia di indurre frustrazione nel giocatore. Un livello di sfida adeguato è un aspetto estremamente positivo, soprattutto nella stirpe dei platform game fisici, ma Puddle colpisce troppo duro e in troppe occasioni. Non bastasse, la totale mancanza di un sistema di checkpoint all'interno del livello obbligherà a ripetere l'intero procedimento dall'inizio in caso di insuccesso, rendendo il tutto ulteriormente fastidioso.

"L'approccio fortemente trial & error rischia di indurre frustrazione nel giocatore"

L'ultimo nato di casa Neko vanta una sessantina di livelli ambientati nelle location più disparate. Queste ultime appaiono brillanti e intense anche nel piccolo schermo del GamePad.

Per nostra fortuna sarà possibile saltare in toto un massimo di quattro scenari distinti, qualora essi dovessero rivelarsi troppo impegnativi o particolarmente ostici. L'onore lascerà posto ad un meno dignitoso "piagnucolio", ma la garanzia di procedere con l'avventura in più di qualche caso saprà soppesare adeguatamente il compromesso col proprio orgoglio. Qualora il giocatore affrontasse e superasse uno degli scenari omessi in precedenza potrà utilizzare il "pianto" appena riconquistato.

Gli amanti del perfezionismo saranno lieti di sapere che Puddle offre un sistema di valutazione (bronzo, argento e oro) basato sul tempo impiegato per superare la sfida corrente e sulla quantità di liquido portata a destinazione. Se già il titolo si dimostra sufficientemente bastardo a un approccio "disinteressato", capirete da soli l'inferno che vi attende qualora l'obiettivo fosse l'oro. Non possono infine mancare un nugolo di sfide secondarie, che funzionano esattamente allo stesso modo dei trofei/achievement su PS3 e Xbox 360, e le classifiche online (globali o limitate ai soli amici in lista) utili per risvegliare ogni eventuale spirito agonistico sopito.

Sul fronte tecnologico, il titolo vanta una grafica piacevole dalla palette cromatica sgargiante, in linea con quanto visto su Xbox 360, PlayStation 3 e PS Vita. La promessa dei 60 fotogrammi al secondo è stata mantenuta anche in questa incarnazione Wii U, a meno di qualche sporadico calo di frame. Il risultato è convincente tanto sullo schermo del televisore quanto sulla contenuta diagonale del GamePad di Nintendo, ancora una volta pronto all'uso qualora il vostro salotto dovesse essere occupato.

"Sul fronte tecnologico, il titolo vanta una grafica piacevole dalla palette cromatica sgargiante"

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Tirando dunque le somme, non possiamo nascondere un certo rammarico per questo Puddle. Un concept immediato ed estremamente fruibile, un comparto grafico accattivante e un livello di sfida intrigante, seppur alle volte al limite dell'eccessivo, non bastano a risollevare completamente l'ultimo nato di casa Neko, ancora particolarmente acerbo nel suo gameplay in questa nuova declinazione per Wii U.

L'input del GamePad non riesce ad essere preciso e reattivo come dovrebbe, inducendo ad ulteriori passi falsi il giocatore che si troverà presto introdotto in una terribile spirale ti errori e tentativi. Allo stesso modo, la bontà del motore fisico viene ridimensionata da un'azione di gioco eccessivamente lenta e non sempre appropriata al liquido che si sta gestendo. Non sarà certo un buco nell'acqua ma pare proprio che Puddle si sia perso nel proverbiale bicchiere.

6 / 10
Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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