RAGE
Carmack spreme la current-gen.
L’armeria di RAGE non è ovviamente un semplice salto nel passato ma anche una piacevole collezione d’innovazioni: il boomerang trilama fa saltare le teste che è un piacere (e continua a tornare indietro!) ma è nella possibilità di cambiare tipologia di munizioni che si creano le situazioni più spassose e tatticamente interessanti.
Oltre a vari generi di proiettili (a ricerca, perforanti, ecc.), degno di nota è il dardo esplosivo con kit di controllo mentale: basta centrare il malcapitato in pieno cranio e per qualche secondo sarà possibile scarrozzarlo in giro per lo scenario, magari in mezzo a un nugolo di sentinelle tra le quali esploderà nella consueta cascata di sangue e gib.
Non parliamo poi del lanciarazzi: sono anni che state impazzendo con lanciamissili lenti e ingombranti? La potenza e la rapidità di fuoco dell’arma messa a punto da Tim Willits e soci sarà magari fuori moda, ma vi possiamo garantire che alla prima raffica di missili rimpiangete sicuramente i bei tempi andati.
Un altro aspetto del gameplay di cui non avevamo parlato in prima battuta era la gestione della salute del protagonista: non siamo tornati ai medikit che in passato tante soddisfazioni hanno dato agli hardcore gamer (in certe situazioni erano come un chiosco di chinotto ghiacciato in mezzo al deserto) ma a una versione riveduta e corretta del concetto di “aspetta un attimo che tiro il fiato dietro a questo riparo, che poi ricomincio”.
Prima di passare definitivamente a miglior vita è infatti possibile autopraticare un intervento di rianimazione, una sorta di minigioco in cui bisogna allineare perfettamente i sensori del defibrillatore. Diversamente dalla versione PC, che richiede solo l’uso di un tasto, su console occorre usare le due levette analogiche per giocare al Grey’s Anatomy di sé stessi: nel caso riusciate ad accumulare parecchia carica, non solo vi rimetterete in piedi in men che non si dica, ma darete anche una bella scossa a tutti gli scagnozzi che già stavano ballando intorno al vostro cadavere.
Insomma, quello che abbiamo potuto vedere di RAGE per console ci ha pienamente soddisfatti: nonostante le considerazioni iniziali sulla parte tecnica, la sensazione è che id Software sia riuscita a svolgere un ottimo lavoro anche su piattaforme e lei non particolarmente congeniali.
Certo, non attendetevi le altissime risoluzioni di un supercomputer moderno ma se volete uno sparatutto vecchio stile capace di spingere al massimo la vostra console, allora l’impressione è che il prossimo sette ottobre, il vostro salvadanaio potrebbe correre grossi rischi.