Skip to main content

RAGE

Il futuro apocalittico secondo id Software.

In questo senso RAGE ha anche qualche punto in comune con Fallout 3, ma il suo gameplay è molto meno "ampio", in svariati sensi. Per gran parte del gioco si portano a termine missioni piuttosto corte, della durata media di circa 10 minuti.

Gran parte di esse vengono assegnate quasi sempre dagli stessi personaggi e il loro svolgimento è molto lineare: si raggiunge il posto a bordo di una macchina, si entra nel luogo prefissato, si fanno fuori tutti, si recupera/consegna l'oggetto richiesto e si torna indietro a darne notizia a chi ci aveva affidato la missione.

Le fasi FPS sono decisamente valide e intense, specialmente dopo le prime ore di gioco, che servono più che altro per sgranchirsi le nocche delle dita. Il confronto è, come al solito, impari per quanto riguarda il confronto numerico ma non risulta mai frustrante.

L'intelligenza artificiale si fa notare in parecchie occasioni per l'ottima varietà di situazioni a cui è in grado di dare vita. I nemici diventano aggressivi se fiancheggiati da qualche compagno, ma non tardano a battere in ritirata se le cose si mettono male. In un'occasione, giuro, ho visto un predone tentare di arrampicarsi su una scala per salvarsi la vita, ma vistosi perso mi è corso incontro sparando all'impazzata... davvero niente male!

Questo tizio soggiorna nel bar di Wellspring e non disdegna mai una partita a carte. Fategli visita, ma non fidatevi!
Venendo in possesso degli schemi è possibile creare armi, munizioni ed equipaggiamenti con i materiali trovati.

Tra un viaggio e una sparatoria si possono portare a termine compiti secondari per raggranellare qualche soldo od oggetto extra, e volendo ci si può distrarre con alcuni dei mini-game inseriti come variante da Carmack e soci. Questi consistono in un gioco di carte a metà tra Magic (ma mooolto semplificato) e scopa, un board-game su cui si possono puntare dei soldi e così via... carini, ma non rimarranno assolutamente nella storia come invece hanno fatto il Triple Triad di Final Fantasy VIII o il Pazaak di Knights of the Old Republic.

Le macchine a disposizione (ce ne sono circa 4-5 tipi differenti) possono essere utilizzate anche in gare di velocità di vario tipo. Basta andare dal tipo giusto, avere i requisiti che servono ed entrare in pista è uno scherzo. Si va dalle semplici corse in stile Motorstorm (la prima volta sembra proprio di trovarsi di fronte al gioco Sony) nelle quali si vince arrivando semplicemente primi dopo tre giri, a quelle in cui bisogna eliminare la concorrenza, passando per sfide all'ultimo checkpoint e similari.

La difficoltà di queste competizioni è piuttosto bassa, soprattutto all'inizio, e solo in una manciata di occasioni ho dovuto ripeterle più di una volta per arrivare primo. I circuiti sono piuttosto semplici e tendono a ripetere la morfologia di base allungando semplicemente il tragitto. Devo ammettere però che alcune di queste sfide sono piuttosto divertenti e, proprio per questo, non mi sarebbe dispiaciuto se il team di sviluppo avesse dato ancora più enfasi a questo aspetto del gioco.

Altre mini-sfide che "distraggono" dal gameplay principale sono rappresentate dai salti acrobatici con i mezzi, che garantiscono bonus sempre più importanti in base alla difficoltà, e gli immancabili collezionabili, presenti però in maniera meno massiccia rispetto ad altri titoli del recente passato.

Dal punto di vista grafico l'impatto con il gioco è assolutamente devastante, ma una volta tanto in positivo. Nonostante siano in gran parte desertici, gli scenari sono ricchi di dettagli e le texture hanno una resa globale assolutamente stupefacente... sebbene in qualche occasione ci sia un certo ritardo nel loro caricamento, anche con il gioco installato su HD.

Scopriamo i vantaggi della Anarchy Edition.