Rainbow Moon - review
Preparatevi ad una bella sorpresa!
Un team che si chiama SideQuest Studios secondo voi che tipo di giochi può sviluppare? Gestionali o strategici? Corse? Puzzle? Ovviamente no, non possono che essere dei giochi di ruolo e proprio questo è Rainbow Moon, un eccellente GdR che alla fine dell'anno potrebbe essere ricordato come una delle più grandi sorprese di questi 12 mesi.
Ho preferito scoprire subito le carte "qualitative" di questo titolo perché devo ammettere di essere rimasto incredibilmente sorpreso dalla qualità del prodotto, che in tutta sincerità non avevo sentito nominare quasi per niente negli ultimi tempi.
Bisogna ammettere che il gioco non possiede caratteristiche o spunti particolarmente originali, anzi la maggior parte del suo gameplay si basa su idee già viste e fortemente collaudate. Il suo merito più grande però è quello di fare tutto nel migliore dei modi, proponendo fra l'altro un comparto artistico davvero interessante.
Quello che ci si trova di fronte è un classico gioco di ruolo a turni, con uno spiccato orientamento verso la strategia e il cosiddetto "grinding & levelling". La sua trama non è molto originale e sfocia in alcuni casi nell'ingenuità, ma in fondo i GdR dei quali non si può dire la stessa cosa sono davvero molto, molto pochi. Rainbow Moon privilegia notevolmente il gameplay rispetto allo storytelling e, visto quello che se ne ricava, non mi sento assolutamente di criticare la scelta degli sviluppatori.
La cosa che per prima colpisce iniziando il gioco è appunto il comparto grafico, tanto semplice quanto accattivante e colorato. Il character design è una sorta di minestrone che miscela il classico stile fantasy con una generosa dose di sci-fi, per cui preparatevi a vedere mostri affiancati da mech, zombie e mille altre creature che a tutti gli effetti fanno parte di uno dei "bestiari" più variopinti che si siano visti ultimamente.
"Rainbow moon è un classico gioco di ruolo a turni, con uno spiccato orientamento verso la strategia e il grinding & levelling"
Per quanto riguarda il gameplay, ci troviamo di fronte ad un GDR che miscela i combattimenti "diretti" con i nemici visualizzati su schermo a quelli casuali che i fan di Final Fantasy conoscono decisamente bene. Fortunatamente questi ultimi non sono così numerosi come in alcuni famigerati capitoli della saga Square Enix, ma il loro numero è più che sufficiente per accontentare i fan del grinding.
Una volta entrati in battaglia il party a nostra disposizione, composto da un massimo di tre elementi, si ritrova a fronteggiare un numero di nemici variabile che può superare anche la decina. I combattimenti in sé non hanno granché di originale o particolarmente profondo, soprattutto per chi è cresciuto a pane e Final Fantasy Tactics. Gli scontri avvengono con un sistema ibrido a turni, su terreni "a griglia" che i fan dei GDR strategici conoscono come le proprie tasche.
La profondità dei combattimenti è aumentata solo parzialmente dalle differenti abilità dei protagonisti e dei nemici, ma nonostante non ci si trovi di fronte al gioco di ruolo tattico migliore di sempre, il tutto risulta comunque decisamente dinamico e piacevole.
Al di fuori dei combattimenti, poi, ci si trova di fronte a una miriade di opzioni di personalizzazione, rese ancora più varie dalla presenza non di uno ma di ben due sistemi di valuta virtuale, le Monete e le Perle. Le prime sono utili per acquistare oggetti, armi, accessori e abilità, mentre le seconde sono utili esclusivamente per potenziare determinati tipi di personaggi nelle loro più canoniche caratteristiche, dalla velocità alla potenza, passando per difesa, attacco e fortuna.
Come si diceva all'inizio, nulla di particolarmente originale vi travolgerà quando avrete a che fare con questo gioco, ma Rainbow Moon riesce a fare tutto quello che gli si chiede nel miglior modo possibile e in questo il lavoro del team di sviluppo è davvero ammirevole.
"Se tutti i giochi in uscita abbinassero una qualità simile a un tale prezzo, nessuno sentirebbe il desiderio di rivolgersi alla pirateria"
Se tutti i giochi in uscita abbinassero una qualità come quella sfoggiata da Rainbow Moon ad un prezzo simile, probabilmente nessuno (o quasi) sentirebbe il desiderio di rivolgersi al mercato nero o a pirati di qualsiasi genere. Se Square Enix, Namco o Nippon Ichi avessero messo in vendita un gioco simile nei negozi a 40 Euro avremmo applaudito tutti per ore e ci saremmo prodigati in complimenti per settimane.
Il fatto che a farlo sia stato il semi-sconosciuto team teutonico SideQuest Studios (che alcuni comunque ricorderanno per i due ottimi shooter della serie Soldner X) ad un prezzo addirittura inferiore ai 15 Euro, rende il tutto ancora più meritevole di attenzione. Se amate i GdR o più semplicemente volete un gran titolo con cui passare l'estate a poco meno del prezzo di una pizza, fatevi un favore e iniziate subito il download!