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Ratchet & Clank: Nexus - review

Un finale breve ma intenso.

Mentre l'attenzione del mondo è concentrata sull'imminente lancio delle console di nuova generazione, Sony continua a far uscire titoli su PlayStation 3 consolidando la propria politica focalizzata sulle esclusive anche a lungo termine.

Il 20 novembre arriverà nei negozi Ratchet & Clank Nexus, ultimo capitolo dell'epopea ambientata nel futuro per l'acclamata saga sviluppata dai ragazzi di Insomniac Games.

L'avventura di Nexus si apre con la più classica delle introduzioni, durante la quale i due protagonisti impegnati a scortare in prigione due pericolosi criminali cadono in un'imboscata lasciandosi sfuggire la diabolica coppia, che approfitta immediatamente dell'occasione per liberare dalla dimensione parallela in cui era stata rinchiusa una pericolosa creatura in grado di annientare da sola l'intera galassia.

Sentendosi responsabili dell'accaduto Ratchet e il suo fedele compagno d'avventura Clank si fanno carico di affrontare la nuova minaccia, naturalmente con la preziosa collaborazione del giocatore. Dal punto di vista del gameplay sono davvero poche le modifiche apportate dagli sviluppatori.

Il potenziamento delle armi è sempre stato uno degli elementi più divertenti della serie e anche in Nexus non delude.

Ratchet è ancora in grado di sfruttare una gran quantità di armi liberamente potenziabili fino a diventare a dir poco devastanti. I ritmi piacevoli della serie rimangono quindi invariati anche in Nexus, complici combattimenti sempre frenetici che spingono l'utente a scegliere con cura l'arma più adatta a ogni situazione, alternando spesso e volentieri alle armi da fuoco l'inseparabile chiave inglese del protagonista.

"I ritmi piacevoli della serie rimangono invariati anche in Nexus"

Gli strumenti di distruzione a disposizione di Ratchet, inoltre, possono essere potenziati raccogliendo gli immancabili bolt sparsi per le colorate ambientazioni e lasciati cadere dai nemici sconfitti, favorendo la componente esplorativa che ha sempre accompagnato la serie.

Le risorse accumulate eliminando i nemici possono essere investite per potenziare le armi seguendo gli appositi diagrammi a esagoni che abbiamo imparato a conoscere nel corso degli anni, dando all'intera esperienza un senso di progressione piuttosto gradevole.

Le ambientazioni che devono essere affrontate nei cinque mondi che compongono l'avventura del gioco si distinguono per il look curato, sgargiante e ricco di dettagli tipico della serie, ma stavolta è impossibile non notare un evidente restringimento dei livelli, ora molto meno articolati che in passato.

Una volta completato il gioco si può rivivere l'avventura con alcuni extra e nuovi livelli di difficoltà.

Gli scorsi episodi di Ratchet & Clank non si sono mai distinti per una longevità particolarmente elevata, ma erano comunque in grado di intrattenere per un numero adeguato di ore (da 8 a 10, a seconda dell'abilità del giocatore).

"Sembra quasi che il team abbia completato il lavoro in fretta e furia"

Con Nexus sembra quasi che il team abbia completato il lavoro in fretta e furia per dedicare tutta la propria attenzione ai progetti in via di sviluppo per le console next-gen, a discapito della qualità globale dell'esperienza.

Non che il gioco risulti brutto, noioso o poco curato (anzi!), ma in generale è impossibile non provare la sensazione che gli sviluppatori lo abbiano considerato un progetto del tutto secondario. A rafforzare tale sospetto è la scarsa longevità di Nexus, che può essere completato in poco più di cinque ore senza troppo impegno.

Un po' poco per un gioco che dovrebbe mettere la parola fine a una saga storica apprezzata da milioni di appassionati in tutto il mondo. Lo stesso finale non è affatto soddisfacente e lascia aperta la finestra per la realizzazione di possibili episodi futuri (nulla di strano, ma avremmo preferito qualcosa di più epico e concreto a chiusura di una saga e, soprattutto, di un'intera generazione hardware).

Imparare a sfruttare tutti i gadget a disposizione del dinamico duo è fondamentale per affrontare alcune fasi di gioco.

Fortunatamente, però, al di là del semplice compitino c'è anche qualche nuovo elemento interessante introdotto in Nexus, a partire dai nemici che la coppia di eroi è chiamata ad affrontare. Appartenendo a un'altra dimensione, infatti, i rivali di Ratchet possono teletrasportarsi in un batter d'occhio, costringendo il giocatore a mantenere sempre alta la concentrazione e a studiare con cura la strategia per ogni scontro.

"Peccato solo per le dimensioni ridotte dell'esperienza"

L'altro elemento inedito legato al tema del gioco è rappresentato dalle fasi in cui il piccolo Clank entra nel Nexus per risolvere alcuni enigmi necessari a proseguire nell'avventura.

Giocando queste particolari sessioni non abbiamo potuto fare a meno di pensare allo splendido (e impegnativo!) VVVVVV, gioco Indie che ha saputo regalarci grandissime soddisfazioni in ogni sua incarnazione.

In queste fasi, infatti, usando lo stick analogico destro si può modificare la gravità e stravolgere completamente il punto di vista, permettendo a Clank di superare ostacoli altrimenti insormontabili. Pur non essendo mai eccessivamente complessi questi livelli offrono una sfida interessante e diversa dal solito, rimpiazzando alla grande le poco convincenti fasi legate all'alterazione del tempo viste in passato.

Grazie al versatile sistema di potenziamento è possibile creare l'arma più adatta al proprio stile di gioco.

Se a questo aggiungiamo una realizzazione tecnica estremamente gradevole e la presenza di un numero importante di gadget e armi con cui sperimentare e divertirsi, ecco che la formula che ha reso celebre Ratchet & Clank torna anche in Nexus.

Peccato solo per le dimensioni ridotte dell'esperienza, elemento che ci spinge a non consigliare l'acquisto dell'ultima avventura di Insomniac al day one. Molto meglio aspettare un calo di prezzo per godersi questo piccolo ma gradevole finale di stagione.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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