Rayman Origins - review
La mascotte di Ubisoft entra nelle nostre tasche con PS Vita.
Sono passati quasi 4 mesi da quando Rayman Origins è arrivato su PlayStation 3 e Xbox 360 e che ci crediate o no, lo sto ancora giocando per cercare di trovarne tutti i segreti, anche se gli ultimi sono dannatamente duri da raggiungere.
Ho dovuto interrompere temporaneamente questa impresa per mettere le mani sulla versione PlayStation Vita del gioco, che mi aveva già favorevolmente impressionato durante il breve test che avevo avuto modo di fare alla GamesWeek di Milano.
Inizio col dire che il parziale timore che l'esperienza di gioco originale potesse venire in qualche modo rovinata dalle ridotte dimensioni dello schermo PlayStation Vita sono state definitivamente spazzate via. Ci troviamo infatti di fronte a una versione pressoché indistinguibile da quelle uscite sulle console "maggiori".
L'unica differenza sta nel fatto che nel corso del gioco è possibile allargare o restringere la visuale con i controlli multi-touch a seconda della situazione. In alcuni momenti la visuale standard è perfetta per avere una visione d'insieme del livello, ma in altri è necessario "zoomare" per non perdere la precisione necessaria in alcuni salti o combattimenti.
A prescindere dalla modalità di visualizzazione scelta, il gioco mantiene una resa grafica eccellente e le animazioni sono ancora una volta lo stato dell'arte dei platform 2D. Rayman, Globox e gli altri protagonisti fanno di tutto per divertire chi si trova dall'altra parte dello schermo e l'irresistibile colonna sonora entrerà ancora una volta nelle vostre orecchie per non lasciarle più.
Per il resto ci troviamo di fronte ad una sfida piacevole ed impegnativa, anche se non quanto il primissimo capitolo della serie. I livelli iniziali fungono più che altro da tutorial per quelli successivi, che offrono un grado di difficoltà nettamente superiore. Il semplice superamento di ogni stage consente di andare avanti fino alla fine del gioco, cosa che può avvenire anche dopo 6/8 ore, ma chi vuole qualcosa di veramente serio dovrà dare molto, molto di più.
"È possibile allargare o restringere la visuale con i controlli multi-touch a seconda della situazione"
Trovare tutte le gabbie nascoste è infatti un'impresa che può essere più o meno paragonata al ritrovamento di tutte le monete dell'ultimo Super Mario, e oltre a questo ci sono i Time Trial e le sfide nascoste, che vi terranno impegnati per parecchie "ricariche" della vostra PS Vita.
Altre cose da dire non ce ne sono e quanto sottolineato finora dovrebbe in teoria condurre alla soglia della perfezione, giusto? Quasi. L'unico difetto di questa versione del gioco, infatti, è anche piuttosto grande ed è rappresentato dalla mancanza della modalità co-op fino a quattro giocatori, presente invece nelle edizioni precedenti.
Perché Ubisoft abbia deciso di tagliare una parte così importante di questo gioco rimane un assoluto mistero. Molti dei titoli di lancio PlayStation Vita supportano il multiplayer online e locale, quindi è inspiegabile perché Rayman Origins, che del co-op faceva una delle sue armi migliori, sia uscito così "menomato" in questa edizione portatile.
È stata aggiunta invece una modalità che permette di confrontarsi con i "ghost" degli altri giocatori, grazie all'applicazione Near di PlayStation Vita. La cosa risulta anche divertente ed è piacevole poter giocare più volte i livelli per migliorare i tempi grazie ai potenziamenti collezionabili... ma la mancanza del vero multiplayer si fa comunque sentire.
"Il vero difetto di questa versione è rappresentato dalla mancanza della modalità co-op fino a quattro giocatori"
Nonostante quest'ultima penalizzi un po' il voto finale, anche Rayman Origins è una piccola-grande gemma, un tesoro prezioso che gli appassionati dei platform vecchio stile dovrebbero custodire con gelosia. La domanda è: vale la pena acquistare la versione PlayStation Vita anche se si è giocato con quelle precedenti? Probabilmente no, ma veder girare questo gioco su una console portatile e potersi divertire in qualsiasi luogo senza vincoli, è una gioia per gli occhi e per il cuore.