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From Dust

Sei ore da Dio.

Ovviamente per impedire che uno tsunami o la lava distruggano una manciata di capanne non bastano certo le capacità manipolative dell'avatar del giocatore, ma è necessario donare agli umani stessi il potere di sopravvivere autonomamente.

Per far questo in From Dust non si deve fare altro che condurre uno sciamano alla pietra spirituale di turno, dove potrà apprendere poteri sempre nuovi utili a vegliare sulla popolazione. Assistere per la prima volta all'arrivo di uno tsunami e vederlo “risparmiare” il villaggio dove gli indigeni cantano con aria febbrile magiche musiche tribali, lascia a bocca aperta così come molte delle situazioni che questo sorprendente Live Arcade è in grado di offrire.

Nello stesso modo in cui gli elementi naturali si supportano vicendevolmente, lo stesso accade tra l'Anelito e gli esseri umani, visto che il rapporto fra queste due entità è squisitamente simbiotico. Ogni volta che viene innalzato un villaggio, infatti, all'Anelito vengono garantiti poteri extra, indispensabili per portare a termine le missioni dei vari livelli.

Andando avanti con i livelli è spesso necessario gestire più cose contemporaneamente.

I poteri sono di vario tipo e spaziano dal classico aumento delle capacità di trasporto a cose più intriganti come la solidificazione delle acque, grazie alla quale è letteralmente possibile plasmare a piacimento intere porzioni di mare come se fossero gigantesche crème brûlée (basta con la dieta, Filippo! ndSS).

Questa fantastica esperienza è in grado di tenere il giocatore incollato al pad per circa 6 ore, che i programmatori hanno cercato di espandere attraverso una serie di sfide francamente trascurabili. Il fatto di dover affrontare le missioni dovendo tenere sotto controllo un limite di tempo, infatti, non solo non arricchisce il gameplay ma lo mortifica cercando di stravolgerlo senza motivo.

Consigliamo, quindi, di affrontare le sfide unicamente se volete sbloccare ad ogni costo tutti gli obiettivi del gioco.

Sul fronte puramente tecnico, From Dust si distingue per una fisica estremamente curata, che oltre a gestire in modo splendido il comportamento dei fluidi tiene conto di concetti come l'erosione, l'assorbimento dei liquidi, la diffusione degli incendi, la sedimentazione e via dicendo, con risultati sempre eccellenti. Il comparto audio, dal canto suo, offre una colonna sonora di ottimo livello che alterna pezzi orchestrali a litanie tribali a base di percussioni e didgeridoo perfettamente in linea con lo stile generale del titolo.

Oltre alle inutili sfide, l'unico vero punto debole di From Dust è l'Intelligenza Artificiale, che a volte non si comporta in modo esattamente “furbo”, magari facendo fermare i poveri indigeni di fronte a una minuscola pozzanghera (quando a pochi passi c'è un comodo ponte di sabbia), o perfino facendo ignorare loro un comando impartito dal giocatore (comportamento che in più di un'occasione ci è costato diverse vittime tranquillamente evitabili).

Per il resto ci troviamo di fronte a un ottimo titolo, carico di stile e dotato di una potenza espressiva straordinaria. Peccato solo per il rapporto prezzo-longevità, che forse potrebbe far vacillare qualche potenziale acquirente. D'altra parte spendere 1200 Microsoft Point inizia a diventare difficile, vista la quantità di giochi di qualità ormai disponibile su Xbox LIVE.

Se siete alla disperata ricerca di un'esperienza diversa dal solito, tuttavia, dovreste acquistare From Dust senza pensarci due volte.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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From Dust

PS3, Xbox 360, PC

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